Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto diffuso causato dalla risalita dell’acido gastrico dallo stomaco verso l’esofago. I sintomi più comuni sono una sensazione di bruciore dietro lo sterno, acidità, rigurgito, raucedine, ecc.
Nella sua forma più lieve, questo disagio può essere risolto attraverso una dieta alimentare specifica e uno stile di vita sano.
Reflusso gastroesofageo e dieta: alimenti consigliati
- frutta e verdura: mela, banana, carote, cavolo, piselli, fagioli, broccoli, patate al forno;
- acqua
- latte o yogurt scremati o parzialmente scremati;
- pesce (limitare il consumo di pesci grassi come l’anguilla o il salmone);
- molluschi e crostacei (una volta a settimana);
- prosciutto crudo, cotto, affettati di tacchino, bresaola, speck;
- carne di tacchino, pollo, coniglio, maiale (nei tagli più magri), vitello;
- formaggi: formaggi parzialmente decremati, formaggio spalmabile magro, formaggio di capra, fiocchi di latte, feta, primo sale;
- olio extra-vergine di oliva a crudo.
Cibi da evitare: grassi, fritti e soffritti, cioccolato, caffeina, cibi piccanti, menta, bevande gassate, alcolici, margarina, burro, strutto, dolci con crema, manzo tritato, spalla di manzo.
Le bibite gassate e l’abitudine di masticare chewingum possono favorire la risalita dell’acido gastrico verso l’esofago, perché aumentano la presenza di aria nella sacca gastrica, incrementando la pressione all’interno dello stomaco.
Reflusso gastroesofageo e dieta: consigli generali
- Un primo suggerimento è di mangiare lentamente, per facilitare l’attività gastrica di digestione: triturare bene il cibo accelera la digestione, perché i bocconi più grandi fanno sì che si allunghi il tempo di permanenza del cibo nello stomaco;
- non abusare di alcuni farmaci quali ad esempio i FANS (ibuprofene, aspirina, ecc.). Rivolgersi al medico per farsi eventualmente prescrivere delle alternative che non includano questi prodotti;
- posizionare un rialzo sotto il materasso per alzare la testiera del letto, in modo che la forza di gravità ostacoli la risalita degli acidi; Acquista su Amazon un cuscino antireflusso.
- astenersi dal compiere movimenti che aumentano la pressione addominale ed evitare di indossare cinture o abiti troppo stretti in vita;
- evitare di andare a letto prima che siano trascorse almeno 2-3 ore dai pasti.
- smettere di fumare: la nicotina provoca ipotonia nella ghiandola esofagea inferiore (LES), aumenta la secrezione dell’acido cloridrico nello stomaco e riduce la salivazione, diminuendo la capacità di rimozione delle impurità dell’esofago. Acquista su Amazon il libro più venduto al mondo e più efficace per smettere di fumare: E’ facile smettere di fumare se sai come farlo.
- bere molto: per diluire il materiale acido, rendendolo meno efficace
- non consumare pasti abbondanti: optare per 4-5 piccoli pasti giornalieri piuttosto che per due, perché un pasto abbondante necessita di una produzione maggiore di acido per digerire;
- perdere il peso in eccesso: il calo ponderale riduce la pressione endoaddominale e, di conseguenza, gli episodi di reflusso;
- il latte, essendo un alimento alcalino, contrasta l’acidità del reflusso, ma se si esagera con la quantità, apporterà solo del sollievo iniziale per poi generare una ricomparsa dei sintomi;
- ridurre lo stress: cercare di rallentare i ritmi di vita frenetici ritagliandosi degli spazi di silenzio e meditazione.
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