Come coltivare le melanzaneCome coltivare le melanzane: la melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di 1 m. I fiori grandi e solitari sono violacei o anche bianchi. Le foglie ampie, pelose (tomentose) sopra e glabre sotto. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente violacee, che si mangiano esclusivamente cotte.
Se il clima in cui vengono coltivate è mite e il terreno corretto, queste piante possono dare i loro frutti fino all’arrivo dei primi freddi.

Varietà

Esistono diverse varietà di melanzane che si distinguono dalla forma del frutto, tonda, ovoidale, allungata, ma anche dal colore della buccia: viola chiaro, lilla, viola scuro, viola tendente nero. Ecco le più coltivate:

  • violetta lunga palermitana;
  • violetta lunga delle cascine;
  • violetta nana precoce;
  • melanzana di Murcia;
  • mostruosa di New York;
  • tonda comune di Firenze.

Il ciclo biologico dura all’incirca 180 giorni, e comprende la fase vegetativa, quella che va dal trapianto della piantina fino alla nascita del primo fiore (50-80 giorni) alla fase produttiva.

Come coltivare le melanzane: clima e terreno

Clima

E’ una pianta tipica degli ambienti a clima temperato-caldo ed è fra le solanacee (pomodoro, peperone, patata, ecc.) quella con le più elevate esigenze termiche; teme il freddo e l’umidità (ottimale 65-75%).
Le condizioni ottimali di vegetazione si realizzano con temperature tra 16 e 25°C. Sotto i 10-12°C la crescita è rallentata e con temperature prossime allo zero e prolungate nel tempo presenterà danni irreversibili. Temperature superiori ai 28-30°C rallentano la crescita e lo sviluppo e determinano cascola fiorale, deformazioni e ingiallimenti fogliari
Una ridotta luminosità può esercitare effetti negativi sulla fruttificazione. E’ molto sensibile anche agli sbalzi termici, in presenza dei quali si registra un notevole arresto del suo sviluppo.


Per tutte queste ragioni la melanzana è coltivata in pieno campo solamente nel Centro-Sud o in quelle zone del Nord che godono di particolari condizioni climatiche.

Terreno

Nelle piccole superfici, le melanzane vengono coltivate in quasi tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli di medio impasto, tendenzialmente sciolti e con una buona freschezza di fondo. Validi risultati si ottengono anche in terreni sabbiosi. Sono da evitare i terreni compatti e asfittici e situazioni di eccesso idrico che ne compromettono la capacità produttiva e le caratteristiche organolettiche dei frutti.

Il terreno deve essere preparato alcuni mesi prima della semina o della messa a dimora, in modo che abbia il tempo di assorbire gli elementi nutritivi. Si procede quindi con una vangatura piuttosto profonda (circa 30 cm).
Deve essere molto accurata, specie nei terreni pesanti, per garantire una struttura ottimale e lo sgrondo delle acque in eccesso. Nel caso di terreni argillosi può essere utile la formazione di aiuole rialzate, rispetto al piano di campagna.

La vangatura, in funzione della grandezza del sito e della destinazione della coltura, può essere eseguita manualmente con la vanga, aiutandovi con un piccone in presenza di terreno molto duro, o con la motozappa.

Concimazione

Deve essere abbondante, specie quella organica a base di letame maturo o compost (da 2 a 5 kg/mq)(acquista su Amazon), da distribuire durante la preparazione del terreno. Nei terreni sabbiosi o sciolti, specie se la sostanza organica è scarsa, risultano indispensabili delle concimazioni di copertura a base di azoto.

Procedete in questo modo:

  1. dopo aver tracciato il primo solco, distribuite nello stesso, a spaglio, lo stallatico maturo, utilizzando una forca;
  2. utilizzate le zolle del secondo solco (parallelo al primo) per coprire il letame collocato nel primo solco;
  3. distribuite letame nel secondo solco e copritelo con le zolle del terzo, e così via, fino a completare l’intero appezzamento.

Lasciate riposare il terreno così lavorato fino al momento della semina.

Come coltivare le melanzane: semina e trapianto

Semina

Si effettua in gennaio-febbraio a Sud, in febbraio-marzo a Nord, in letto caldo o semenzaio ben riparato. Per la buona riuscita della semina è necessaria una temperatura di almeno 18°C. Per favorire la germinazione (che in genere dura 10-15 giorni), prima di interrare i semi potete conservarli in un panno umido per circa 8-10 giorni.
Sono sufficienti 1-2 g di seme/mq di semenzaio, da cui si ricavano le piantine necessarie per coprire 100 mq di superficie. Acquista i semi su Amazon

Trapianto

Potete acquistare piantine già cresciute in negozi specializzati. In questo caso, fate molta attenzione quando le trapiantate in vaso o in piena terra, perché sono molto delicate.


Prima della messa a dimora delle piantine, procedete a un intervento di sarchiatura (lavorazione superficiale del terreno), in modo da eliminare le erbe infestanti che nel frattempo saranno cresciute nel terreno.
L’epoca di trapianto va da fine aprile alla prima quindicina di maggio in pieno campo. Va effettuato quando la temperatura si è stabilizzata e non ci sono più rischi di gelate.

Le file dovranno essere tracciate alla distanza di 70-90 cm tra di loro, mentre le piantine verranno distanziate di circa 40-50 cm l’una dall’altra; in questo modo si avranno circa 2-4 piante/mq.
Praticate una piccola buca di 7-8 cm di profondità e deponete la piantina con il suo pane di terra integro, quindi accostate il terreno ai suoi piedi, senza soffocarla. Fate attenzione a non sistemare la piantina troppo in profondità, per evitare fitopatie al colletto.
Utilizzate piantine alla quarta-quinta foglia vera con pane di terra.

Terminata questa operazione, piantate accanto a ogni piantina un tutore in legno o in ferro, alto circa un metro, che servirà a sostenerla quando comincerà la sua produzione.

Come coltivare le melanzane: pratiche colturali

Annaffiature

Nei primi giorni dopo il trapianto sarà necessario che gli apporti idrici siano frequenti (2 o 3 volte alla settimana), anche se di quantità ridotta. Effettuate le innaffiature nei momenti più freschi della giornata e fate attenzione a non bagnare le foglie, per evitare la proliferazione di parassiti (bagnate solo il terreno). Successivamente, potrete procedere all’innaffiatura solo nel caso il terreno sia asciutto.
Prima dell’allegagione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti) si annaffia con frequenza.

Abbondanti e frequenti innaffiature nel periodo estivo portano grandi benefici alla pianta, che altrimenti andrebbe incontro a ustioni a fusto e foglie, scongiurando anche la caduta dei fiori o dei piccoli frutti.

Sarchiatura

Eliminate le erbe infestanti con regolari sarchiature (smuovere il terreno con una zappa), che hanno anche lo scopo di rendere il terreno più arieggiato (acquista un sarchiatore su Amazon).

Concimazione

Se avete eseguito con cura e in modo appropriato la concimazione durante la preparazione del terreno, potete evitare di concimare durante l’intero ciclo produttivo. Comunque, per stimolare la crescita si può distribuire, subito dopo il trapianto, macerato di ortica (acquista su Amazon) diluito al 20%.

Potatura

Le piantine, raggiunti i 25 cm di altezza vanno cimate. Eliminate manualmente foglie e rami secchi, iniziando con quelli più vicini al terreno (acquista su Amazon le cesoie per potatura).

Rincalzatura

Spesso si esegue una leggera rincalzatura (ammucchiare terra attorno al piede delle piante) che, oltre a permettere di innaffiare meglio il terreno, fornisce alla pianta sostegno e ancoraggio.

Pacciamatura

La pacciamatura estiva con paglia, fieno o compost maturo riduce la presenza di erbe infestanti e conserva fresco il terreno durante i periodi più caldi.

Legatura

Un aspetto molto importante per la coltivazione di questo ortaggio è la legatura. Quando il fusto della pianta di melanzana comincia ad essere di 10 cm dovrete inserire vicino alla base una canna o un bastone su cui legare la melanzana durante la crescita. Questa tecnica, oltre che a evitare la rottura della pianta, permette di tenere i frutti sollevati dal terreno evitando che siano a contatto con l’acqua riuscendo così a conservarli meglio.

Video: Legatura piante di melanzana (by Garden Park Italia)

Tecnica colturale

Avvicendamento: non ripetete la coltura nello stesso terreno prima di tre anni. E’ adatta a iniziare una rotazione agraria: si può considerare una pianta da rinnovo, cioè un ortaggio che rinnova un ciclo colturale, per cui può essere posta all’inizio di una rotazione.
Consociazione: si trova bene con cavoli, finocchi e lattughe

Video: Coltivare le melanzane (by Giardinaggio Portale)

Come coltivare le melanzane: raccolta

La raccolta si effettua quando i frutti hanno raggiunto le dimensioni e il colore tipici della varietà. Importante non ritardare troppo la raccolta (i semi non devono ancora essersi ben formati e i frutti non pienamente maturi) in quanto i frutti diverrebbero molto coriacei, con semi di sapore amaro e buccia decolorata.

L’operazione si esegue con forbici da potatura (acquista su Amazon) e con guanti da lavoro (acquista su Amazon). Per ogni 10 mq di superficie si possono produrre 40-50 kg di frutti.

Video: Raccolta delle  melanzane (by Casa ATuttoNet)

Come coltivare le melanzane: conservazione

Dopo averle affettate, potete conservare le melanzane in freezer, in contenitori rigidi, crude o leggermente sbollentate. Al momento dell’uso, non si scongelano e si cuociono per 6-8 minuti. Potete anche conservarle sott’olio o sott’aceto in vasi di vetro.
Devono essere sempre cotte per eliminare il sapore sgradevole e la solanina che è tossica. Potete friggerle, grigliarle o bollirle. La melanzana è ipotensiva e diuretica.

Come coltivare le melanzane: malattie e parassiti

Così come le altre solanacee (patate, peperoni e pomodori), la melanzana è esposta a parassiti quali dorifora, tripidi, aleurodidi, vaiolo, ragnetto rosso, afidi e cimici.
Evitate i ristagni d’acqua, che possono generare malattie crittogamiche quali botrite e marciumi basali: limitatele evitando ristagni di umidità nel terreno e sulle foglie e seminando rado.

Un clima troppo umido può generare la comparsa di alternariosi, un fungo che in genere colpisce le piante adulte, provocando su foglie e frutti macchie necrotiche lacerate al centro.

Come coltivare le melanzane in vasoCome coltivare le melanzane in vaso

Per la coltivazione in vaso, tenete conto delle indicazioni fornite per la messa a dimora in terra.
Prevedete un vaso largo e profondo (acquista su Amazon) almeno 40 cm. Utilizzate piantine già pronte, da collocare nei vasi (una per ogni vaso) non prima della metà di aprile, quando la temperatura esterna, compresa quella notturna, si è intiepidita.

Il materiale migliore è la terracotta (acquista su Amazon), che trattiene meglio il calore e, grazie al suo peso, sostiene maggiormente il carico della melanzana matura.

Il vaso deve possedere dei fori di drenaggio, che consentono la fuoriuscita d’acqua e l’aerazione delle radici, riducendo il rischio di marciume radicale. Lavate i vasi con acqua calda e sapone, per rimuovere eventuali uova di insetti e batteri dannosi per la pianta.

Utilizzate un terriccio di medio impasto e ben concimato con un fertilizzante completo, per fornire alle melanzane tutti gli elementi nutritivi necessari. Praticate un foro nel terriccio e inserite la piantina con il pane di terra delicatamente, stabilizzandola premendole della terra intorno ai piedi.

Per sostenere la pianta, prevedete un tutore di ferro o di legno alto almeno 50 cm (acquista su Amazon), al quale andrà legato il fusto con un filo di rafia incrociato a 8.

Collocate il vaso in una zona soleggiata: le melanzane amano i climi caldi e le esposizioni protette e soleggiate. Le innaffiature devono essere profonde e costanti ma non sulle foglie, per non favorire lo sviluppo di malattie crittogamiche.

Durante la crescita è particolarmente utile una somministrazione di macerato d’ortica oppure di un fertilizzante a pronto effetto (ogni una o due settimane).

Quando la pianta ha raggiunto i 40 cm di altezza, l’estremità del fusto va cimata e vanno anche tolti i germogli ascellari.

Raccogliete i frutti prima della maturazione completa, quando non si sono ancora ben formati i semi. Tagliate le melanzane dal fusto con le forbici, lasciando solo uno stelo corto sul frutto.

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