Marciume radicalePer marciume radicale si intende una malattia causata da funghi, batteri o nematodi che colpisce l’apparato radicale o altre parti delle piante. L’attacco degli agenti patogeni provoca la disgregazione degli organi della pianta deputati all’assorbimento e conduzione delle sostanze nutritive. La pianta va incontro a deperimento più o meno generalizzato. Le foglie delle piante dopo la comparsa di macchie scure tendono rapidamente a ingiallire. Le radici assumono un colore nerastro, marciscono e la chioma della pianta non sorretta più dall’apparato radicale si piega afflosciandosi fino a morire.

I deperimenti delle piante possono consistere nella morte di rami o branche e possono predisporre le stesse ad attacchi di parassiti secondari. È una malattia che può essere causata da agenti polifagi che attaccano numerosi generi di piante.


Questo patogeno è attivo per quasi tutti i mesi dell’anno, colpisce soprattutto piante già debilitate o che presentano lacerazioni sul tronco.

Spesso i marciumi delle radici sono causate dai funghi appartenenti ai generi Armillaria e Rosellinia, seguiti dai generi Phytophthora e Pythium.

Le cause del marciume radicale e del colletto sono da imputarsi a:

  • irrigazioni eccessive;
  • ristagni idrici;
  • contatti con altre pinte infette;
  • impiego di terricci inquinati da funghi sporigeni.

Marciume radicale : piante minacciate

Le piante colpite dal marciume radicale fibroso sono tante e di origine molto diversa tra loro. Tra queste troviamo: primule, viole, rapunzia, bella di notte, rododendro, azalee, piante rampicanti come la wisteria, melo, pero, albicocco, pesco, ciliegio, vite, olivo, pioppo, ecc.

Marciume radicale: difesa

Se la patologia ha attaccato la pianta ancora in modo lieve, rimuovete e bruciate i rami colpiti: una volta messe a nudo le parti sensibili che vengono attaccate dal fungo bisogna immediatamente eliminare le parti del micelio raschiando fino a togliere gran parte dalla superficie ma senza scoprire l’eventuale legno vivo e sano. L’operazione successiva è di sterilizzazione e richiede l’impiego di prodotti tipo sali di rame o ferro che serviranno per inibire l’azione del fungo bloccandone la crescita e portandolo alla morte.
Se invece la pianta è già fortemente compromessa, è indispensabile estirparla completamente, per evitare che la malattia si diffonda sulle piante adiacenti. Disinfettate scrupolosamente il terreno con prodotti a base di zolfo.

Se l’infezione non è in una fase avanzata di sviluppo, potete ricorrere anche a fungicidi (acquista su Amazon) e altri prodotti esistenti in commercio (acquista su Amazon). In casi di gravi infestazioni si può ricorrere all’aiuto di ditte specializzate che con l’impiego di fumigazioni possono debellare definitivamente il fungo evitando contagi nelle colture successive.

Marciume radicale: prevenzione

Gran parte dei problemi radicali possono essere prevenuti provvedendo un buon drenaggio del suolo. La maggior parte delle piante viene attaccata alle radici da patogeni fungini che provocano marciumi quando la base della pianta e delle radici permane per molte ore un ristagno idrico. Questo è particolarmente vero durante la tarda primavera e i mesi estivi, quando gli organismi patogeni sono molto attivi.


Problemi di ristagno superficiale possono essere prevenuti facilmente modellando adeguatamente le pendenze. La superficie del suolo deve essere sempre inclinata via dagli edifici. Aree più basse qualche volta causano problemi perché non possono essere modellate per favorire uno scorrimento superficiale delle acque adeguato. In tali casi ci sarà bisogno di costruire dei canali di scolo o fognature sotterranee.

Per particolari alberi o arbusti, nei terreni compattati o con strati impermeabili, vengono fatte delle buche di piantagione provviste di drenaggi al fine di fornire le condizioni per la loro sopravvivenza. Queste di solito sono misure prese in casi speciali, ma per la buona crescita della pianta in tali luoghi, sono necessarie.

Altri trattamenti che possono aiutare sono:

  • evitare le irrigazioni eccessive;
  • durante i periodi caldi o asciutti non concimare le piante;
  • migliorare le condizioni del suolo applicando tecniche di pacciamatura (che accelera il drenaggio dell’acqua) e aerazione profonda.
  • annaffiare regolarmente e a sufficienza le piante che hanno sempre bisogno d’acqua, come le sempreverdi e le conifere;
  • usare del terriccio nuovo, in quanto le spore potrebbero aver infettato il terreno.

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