Come coltivare le caroteCome coltivare le carote: la carota è una pianta biennale, appartenente alla Famiglia delle Ombrellifere, coltivata per le sue radici ingrossate, di colore rosso, giallo-arancio o anche bianco. Presenta foglie profondamente laciniate, nel primo anno disposte a rosetta sulla “testa” della radice. Se lasciata salire a fiore, nel secondo anno emette uno stelo ramificato, alto fino a 1,5 metri, portante piccoli fiori bianchi riuniti a due a due in infiorescenze a ombrella composta. I semi sono piccoli (1.000 semi pesano 1,4 g), grigio-bruni, piano-convessi, dal forte odore aromatico.

La parte commestibile della carota, che si coltiva due volte l’anno, è la radice (sviluppata a cono rovesciato): le carote precoci vengono raccolte dopo circa quattro mesi, le tardive dopo circa sei. In base al tempo di coltivazione la loro lunghezza può variare da un minimo di 3 cm. a un massimo di 20 cm.


Le foglie basali e le radici sono commestibili ed hanno le stesse proprietà della carota. È considerata pianta infestante e si trova facilmente in estate in posti assolati e in zone aride e sassose, in ambienti rurali e perfino nelle periferie cittadine.

Varietà

Secondo la varietà, che sono più di un centinaio, la carota può essere più o meno tozza o allungata e misurare da 6 a 90 cm di lunghezza e da 1 a 6 cm di diametro. Può essere di colore arancio, bianco, giallo, rosso, porpora o nero. I principali paesi produttori di carote sono la Cina, il Giappone, gli Stati Uniti, la Polonia, la Francia e l’Inghilterra.
Le varietà più coltivate negli orti sono quelle rosse, ossia tutte le carote a radice rossa o arancio.

Tra le più diffuse (oltre agli ibridi) si ricordano:

  • mezza lunga di Nantes;
  • rossa d’Olanda;
  • Chantenay;
  • rossa di Parigi;
  • mezza lunga di Touchor.

Come coltivare le carote: clima e terreno

Clima

Predilige il clima temperato, vegeta bene con estati non troppo umide e fredde, né eccessivamente calde e asciutte. Amano temperature comprese tra i 15 e i 25°C. Gli sbalzi termici sono causa di interruzione dell’accrescimento. La crescita e la colorazione del fittone è infatti influenzata sia dal clima sia dalle ore di luce giornaliere a disposizione. Un freddo eccessivo, seguito da un forte calore, stimola invece la montata a seme della piantina e la mancanza di radici adatte al consumo.

Terreno

La carota si sviluppa bene in terreni profondi, ben drenati, privi di scheletro, tessitura con prevalenza di sabbia e limo, argilla non oltre il 27%. Il pH deve essere compreso tra 6,5 e 7,5, calcare attivo < 10%, buon contenuto di sostanza organica. Sono da evitare terreni argillosi, mal drenati, compatti, ricchi di residui vegetali o di scheletro, che provocano ostacoli alle radici durante l’accrescimento e comportano la formazione di radici doppie.
La carota è sensibile alla salinità del terreno, con un valore soglia di 1 dS/m, al di sopra del quale la produzione diminuisce del 14% per ogni dS/m.


E’ buona norma un’accurata sistemazione del terreno per facilitare lo sgrondo delle acque ed evitare ristagni idrici cui la coltura è molto sensibile. Il terreno deve essere soffice per garantire un buono sviluppo della radice. La preparazione del letto di semina non deve sminuzzare troppo finemente il terreno per evitare la formazione di crosta superficiale, un inconveniente che ostacola l’emergenza della coltura.

Di estrema importanza, per una buona dose di riuscita della coltura, è la perfetta pulizia del terreno, necessari per ostacolare lo sviluppo delle infestanti.

Concimazione

La carota esige una ricca concimazione organica (3-4 kg di letame/mq)(acquista su Amazon), ma è molto sensibile all’eccesso di azoto e alla sostanza organica non sufficientemente decomposta, la cui presenza favorisce lo sviluppo di numerose crittogame, attira la mosca e può determinare macchie, marcescenze, biforcazioni e rugosità sulle radici. Per queste ragioni è necessario che la somministrazione di concime venga praticata sulla coltura precedente.

Nei casi di estremo bisogno è comunque possibile effettuare un apporto moderato di compost (1-3 kg/mq) ben maturo. Per le carote invernali (semina tra giugno e luglio) si può utilizzare un concime verde (per esempio, miscuglio di veccia-avena) seminato in primavera o meglio ancora nell’autunno precedente.

Come coltivare le carote: semina

Si possono effettuare due cicli di semina, in primavera e in autunno. La semina può essere a spaglio o su file, profonde 1 cm. Se si vuole indurre la pregerminazione si possono immergere i semi in acqua, avvolti in uno straccio (qualche ora prima della semina). Acquista i semi di carota su Amazon
Per crescere bene le carote vanno coltivate in terreni ben concimati, leggeri e privi di sassi. Se concimate il terreno fatelo con largo anticipo: seminare in un terreno appena concimato può produrre carote con radici ruvide e pelose o radici biforcate.

Lavorate molto finemente il suolo, per una profondità di 30­-40 cm, in modo che le radici della carota possano crescere lunghe e formose.

Per la semina a file: fate nel terreno delle righe, profonde 1 cm, nelle quali posizionerete i semi leggermente coperti con una distanza di almeno 5 cm tra una piantina e l’altra e 15­-20 cm di distanza tra ciascuna fila. Se seminate in primavera in pieno campo fatelo quando le temperature si stabilizzano attorno a 10 °C, altrimenti è consigliata la semina protetta (tunnel, cassoni o serra).

Per semine autunnali e invernali è consigliabile l’utilizzo di una copertura con teli in tessuto-non tessuto da rimuovere quando le temperature sono stabilizzate nei range ottimali. La durata della germinazione dipende dalla temperatura del terreno e dall’umidità. In buone condizioni i semi germinano in 5-6 giorni durante l’estate, e in 2-3 settimane nel caso di semine precoci a metà febbraio.

Video: Semina carote (by Giardinaggio Portale)

Come coltivare le carote: pratiche colturali

Man mano che le carote crescono, rincalzate la terra sulle radici (se notate che si stanno scoprendo). Eviterete così di avere carote con spalle e il colletto verde.
La carota teme i ristagni idrici, per cui è opportuno innaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto.

Effettuate inoltre sarchiatura (lavorazione superficiale del terreno)(acquista un sarchiatore su Amazon) e zappettature (acquista una zappa su Amazon) per eliminare le infestanti, che entrano in competizione a causa della crescita lenta della carota e per rendere il terreno più arieggiato.

Se il terreno è stato adeguatamente fertilizzato con letame maturo durante la preventiva preparazione, non sono necessari interventi di concimazione durante l’intera stagione vegetativa.

Il ciclo colturale della carota va da 70 ai ­120 giorni.

Tecnica colturale

Avvicendamento: la carota cresce meglio in seguito a una coltura di cui può sfruttare la fertilità residua; perfetto coltivare la carota in un terreno che precedentemente ha ospitato: pomodoro, patata, pisello, aglio, porro. Si consiglia di non utilizzare lo stesso sito prima che siano trascorsi 3-4 anni, durante i quali il campo sia stato destinato a colture avide di fertilizzanti, come pomodori, ravanelli, piselli.

Consociazione: buone le consociazioni con lattuga, ravanello, spinaci e piselli. È noto che l’associazione con aglio, cipolla e scalogno diminuisce l’attacco della mosca della carota, così come la vicinanza tra porro e carota allontana il verme del porro e la mosca della carota.

Come coltivare le carote: raccolta

La raccolta delle carote è scalare e dipende dal periodo di semina. Raccogliete le carote mediante estirpazione. Le radici presenti nel terreno nel periodo autunnale devono essere raccolte quando inizia a piovere, poiché altrimenti possono marcire.

Dopo la raccolta, lasciate essiccare le carote stendendole in un locale aerato, dopodiché ripulitele dal terriccio e conservatele in un ambiente nel quale la temperatura non scenda sottozero, in cassette, oppure stratificate nella sabbia.

Se preferite carote di piccole dimensioni, raccoglietele già poco tempo dopo il diradamento.

Le carote coltivate in inverno impiegano da 80 a 100 giorni per essere pronte. Le carote seminate in primavera impiegano invece da 120 a 140 giorni. La coltura estiva invece è pronta verso l’autunno, in non meno di 180 giorni, producendo però radici conservabili per buona parte dell’inverno.

La raccolta si effettua aiutandosi con un forcone, sollevando tutta la zolla e liberando le radici tirando il fogliame.

Se volete conservare le carote per il periodi freddi sarà bene lasciarle almeno una mezza giornata al sole, in modo che perdano umidità e non si corra il pericolo che insorgano muffe.

Per mantenerle a lungo potete predisporre delle cassette riempite con sabbia ben asciutta. Disponete le carote al loro interno, evitando che si tocchino una con l’altra. Ponetele in un locale fresco, aerato, al riparo dal gelo e dall’eccessiva umidità.

Come coltivare le carote: conservazione

Si possono conservare in freezer, dopo averle mondate, tagliate a fette grosse, sbollentate per due minuti e messe negli appositi sacchetti. Al momento dell’uso vanno cotte, ancora congelate, per 8-10 minuti. Le radici più fresche e sane si possono conservare sott’aceto in vasetti di vetro.

Proprietà terapeutiche

Le carote hanno innumerevoli proprietà nutritive e curative. Consumate crude, hanno azione trofica sulla cute, rinforzano le difese immunitarie e depurano l’organismo. Sono efficaci nella prevenzione dei tumori e dell’infarto, utilissime agli anziani, ai bambini e ai convalescenti per il loro apporto di vitamine A, B, C, Betacarotene e minerali.

La carota è la fonte più ricca di provitamina A dalle potenti proprietà antiossidanti. Due-tre carote grandi (300-400g) forniscono circa il quadruplo della dose quotidiana raccomandata di vitamina A, importante antiossidante che combatte i radicali liberi, presiede alla crescita di ossa e cartilagini, previene e cura lesioni pre-cancerose dei tessuti, protegge la cornea e migliora l’acutezza visiva.

La carota è indicata per patologie d’interesse oculistico come la cataratta, la degenerazione maculare e altre malattie dell’occhio. Inoltre, il Betacarotene si è dimostrato efficace contro l’aterosclerosi, protegge la pelle dai raggi ultravioletti, previene l’invecchiamento e favorisce la visione crepuscolare. La cottura della carota non distrugge il Betacarotene; cotta, la carota svolge un’azione lenitiva nei confronti dell’apparato digerente e regolarizza le funzioni intestinali.

In cosmesi, si utilizza la polpa per sanare piaghe, scottature, foruncoli, dermatosi e screpolature della pelle.

Le carote contengono anche notevoli quantità di minerali: soprattutto ferro, calcio, magnesio, rame e zinco.

Il centrifugato di carota ha azione espettorante; il passato di carote è un ottimo rimedio per le diarree infantili.

Per usufruire al meglio dell’apporto benefico di questa radice, l’ottimale è consumarla cruda, senza asportare la parte esterna, pulendola semplicemente con uno spazzolino per asportare nitrati, antiparassitari ed eventuali altre sostanze nocive.

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Come coltivare le carote: malattie e parassiti

Mosca della carota

La mosca della carota (Psila rosae) è il parassita più difficile da controllare e contro il quale non sono stati individuati metodi dall’efficacia ed affidabilità soddisfacenti. L’insetto compie 3 generazioni l’anno: una in maggio/giugno, una in luglio/agosto, una in settembre/ottobre; le coltivazioni più danneggiate sono quelle estive; lo stadio nocivo è quello larvale, che vive nel terreno nutrendosi a spese delle radici della carota e di specie appartenenti alla famiglia delle ombrellifere.

La difesa da Psila rosae è molto difficile perché l’azione di controllo esercitata dai suoi nemici naturali è limitata e le larve non sono raggiungibili dagli insetticidi ammessi in agricoltura biologica.

Il controllo è solo agronomico e non sempre affidabile e prevede:

  • la coltivazione di ombrellifere a distanza di almeno 4 anni;
  • la raccolta e distruzione delle carote attaccate dalle larve per ridurre l’inoculo;
  • la protezione della coltura con rete anti-insetto a maglie da 1,5 mm o con tessuto non tessuto;
  • l’esecuzione di sarchiature per disturbare le uova, deposte nel terreno vicino alle carote;
  • la coltivazione della carota in un campo collocato in posizione ventosa (gli adulti della mosca non sono buoni volatori) e lontano da una siepe (rifugio notturno per gli adulti);
  • la consociazione con cipolle o trifoglio.

Non si annoverano varietà resistenti/tolleranti a questo parassita.

Afidi, tripidi e ragnetto rosso

Nelle coltivazioni biologiche questi organismi sono un problema solo occasionalmente, in genere quando le estati sono siccitose (tripidi e ragnetto) e, soprattutto, laddove le infrastrutture ecologiche (quali habitat per il rifugio e la moltiplicazione dei loro nemici naturali) sono assenti o poco efficienti e il controllo naturale, quindi, stenta ad attivarsi.

Marciume e sclerotinia

Effettuare una rotazione lunga delle colture (3-4 anni) e curare lo sgrondo delle acque dal terreno; porre attenzione nella distribuzione del letame e contenere le concimazioni; asportare i residui colturali.

Alternaria

Concimazioni non abbondanti; non tenere le piante troppo fitte; eseguire eventualmente dei trattamenti a base di ossicloruro di rame.

Come coltivare le carote in vasoCome coltivare le carote in vaso

Coltivare le carote in vaso è una buona alternativa se non avete un orto a disposizione. L’importante è che i vostri vasi destinati alle carote siano abbastanza profondi, in modo da ottenere ortaggi di dimensioni soddisfacenti.

La carota preferisce un terreno soffice e sciolto, ricco di nutrienti, si avranno i risultati migliori con pH intorno a 6,5. Terreni troppo compatti o con troppi sassi provocano malformazioni alle radici. Per avere carote ben sviluppate serviranno vasi profondi almeno 40 cm (acquista su Amazon). Nel periodo estivo è consigliabile l’uso dei sottovasi (acquista su Amazon) per lasciare assimilare lentamente l’acqua d’innaffiatura. Si manterrà così il terreno fresco, importantissimo per ottenere tenere carote.

I semi della carota sono piuttosto piccoli, quindi serve preparare a dovere il terreno lasciando la superficie di semina uniforme e pulita. Bastano pochi millimetri di copertura. Formate delle piccole cavità in cui interrare i semi premendo sul terriccio con le dita o utilizzando una bacchetta per creare dei solchi. A semina avvenuta, inumidite il terreno annaffiando con uno spruzzino. Fertilizzate possibilmente in presemina mescolando elementi naturali ricchi in fosforo e potassio (guano di pipistrello: acquista su Amazon) e cornunghia naturale: acquista su Amazon).

Se seminate a file e usate vasi rettangolari, lasciate 10­-15 cm di distanza tra loro e 4­5 cm tra le piante nella stessa fila. Se invece preferite contenitori tondi, seminate a spaglio considerando 5×5 cm di spazio per ogni seme. Non riempite fino al bordo i contenitori: probabilmente servirà aggiungere un po’ di terra in un secondo tempo.

Quando arriverà il momento di raccogliere le carote, fatelo con delicatezza, non strappatele dal vaso, ma spostate le terra ai lati ed estraetele gentilmente. Per proteggere le carote dai parassiti nel vostro orto sul balcone potrete piantare in ogni vaso un paio di spicchi d’aglio.

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