Prato senza manutenzione: con la vita frenetica e movimentata di oggi, oberati da molteplici impegni quotidiani, che ci sottraggono quasi tutto il tempo a nostra disposizione, tanto che, molte volte ci impedisce di portare a termine gli stessi compiti giornalieri, per questi motivi di solito, favoriamo quelle opere che tollerano una manutenzione ridotta o addirittura inesistente.
La scelta di alcune piante erbacee può aiutarci nel nostro obiettivo di avere un prato verde e godibile che non ci costi un alto dispiego di energie per mantenerlo.
Prato senza manutenzione: Dichondra repens
Dichondra repens è un’erbacea a portamento strisciante, appartenente alla famiglia delle Convolvulacee. I fusti prostrati, sui quali si inseriscono le tenere foglioline tondeggianti, ramificano molto velocemente e permettono alla pianta di propagarsi con estrema rapidità conferendole, in condizioni climatiche favorevoli, le caratteristiche di una vera e propria pianta infestante. Predilige le alte temperature, ma si può coltivare in quasi tutte le fasce climatiche del nostro territorio. Con le condizioni climatiche migliori, vegeta costantemente per 12 mesi all’anno, su suoli acidi o alcalini, ma preferibilmente freschi e poco compatti.
E’ una specie molto richiesta per la formazione di tappeti erbosi a bassa manutenzione, grazie alle sue peculiarità morfologiche (non raggiunge mai altezze superiori a 4-5 cm) e alle esigenze idriche e nutrizionali relativamente contenute. Forma cuscini soffici e uniformi, particolarmente compatti quando esposti al sole, mentre tende a diradarsi e a “filare” verso l’alto nei luoghi ombrosi. Nel primo caso gli internodi tendono a raccorciarsi, i piccioli fogliari sono più brevi e le foglie sono più piccole e coriacee formando un tappeto che, a differenza di quanto comunemente creduto, non solo è in grado di sopportare un frequente ed intenso calpestio, ma è anche in grado di “autoriparare” eventuali danni inflitti.
La Dichondra si moltiplica soprattutto per seme (ma ora si possono trovare in commercio le zolle precoltivate). Per realizzare un buon tappeto, occorre una certa attenzione. Il terreno va preparato in modo appropriato, attraverso una lavorazione preliminare profonda (vangatura) ed eventualmente un’aggiunta di sabbia e/o sostanza organica se il terreno è troppo compatto. Alla vangatura devono seguire la rastrellatura, lo spianamento, la rullatura.
Il seme (abbastanza costoso) deve essere distribuito a spaglio (circa 40-50 gr/mq) e poi ricoperto da un sottile strato ti terriccio fine o sabbia o torba, rullando dopo la semina.
Mantenete la superficie costantemente umida fino alla germinazione, dopodiché riducete progressivamente le innaffiature.
Prato senza manutenzione: Lippia nodiflora
Phyla nodiflora o Lippia è perfetta per sostituire la classica erba del prato: cresce più in fretta, si taglia una, massimo due volte all’anno, consolida il suolo grazie a radici profonde, non teme siccità né umidità, tollera terreni secchi e salini.
Lippia raggiunge i 4-10 cm di altezza, ha foglie dal verde al blu-verde, ovali, con margine frastagliato e, da maggio a settembre, infiorescenze bianco-rosacee profumate che attirano api e farfalle. La pianta è adatta come tappezzante per prati, scarpate (protegge il terreno limitandone l’erosione dovuta al ruscellamento dell’acqua superficiale), muretti a secco, nell’inerbimento di frutteti e oliveti e nei tetti verdi.
Prato senza manutenzione: vantaggi Lippia nodiflora
- Non è necessario tagliarla: in luogo soleggiato arriva a 4 cm di altezza, all’ombra sfiora al massimo i 10 cm.
- Si sviluppa molto rapidamente in senso orizzontatale, rendendola una delle migliori erbe tappezzanti.
- Resiste benissimo alla siccità, dunque non dovrete preoccuparvi dell’irrigazione.
- Resiste molto bene al calpestio, che al massimo ne interromperà la crescita, ma non la presenza.
- La sua forte aderenza e compattezza, rende difficile la crescita delle infestanti.
- Non si “aggrappa” alle altre piante, quindi non ci si deve preoccupare dei cespugli fioriti.
- E’ molto resistente alle malattie.
Prato senza manutenzione: preparazione terreno Lippia nodiflora
Scegliete una posizione soleggiata, anche se si adatta bene alla mezz’ombra.
Procedete a una “falsa semina”, cioè lavorate il terreno come se doveste seminare e poi innaffiate abbondantemente. Dopo circa una settimana, cominceranno a spuntare le erbe infestanti, che eliminerete manualmente o con un diserbante.
Dopo un paio di giorni potete iniziare con la messa a dimora della Lippia nodiflora: piantate 5-15 piantine ogni metro quadrato, secondo l’effetto che volete raggiungere. Irrigate abbondantemente fino a quando le piantine non hanno attecchito completamente e poi riducete progressivamente le innaffiature fiso a interromperle (soccorrendole, eventualmente, solo nei periodi più siccitosi).
Prato senza manutenzione: manutenzione minima Lippia nodiflora
Può essere consigliabile applicare in primavera un concime granulare (acquista su Amazon). Operazione, che, se ripetuta in autunno, può rendere le piante più tolleranti al freddo invernale. Durante l’anno, valutate se un suo eccessivo rinvigorimento necessita di un intervento, o se la prolificazione di infestanti richiede un taglio dell’erba.
Il prato: letture consigliate
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