Come seminare il pratoPreparazione del terreno

Prima di imparare come seminare il prato, per ottenerne uno ben curato, è essenziale procedere a un’adeguata preparazione del terreno. Si deve predisporre la superficie destinata al prato liberandola da pietre, dai residui legnosi, dalla vegetazione infestante e da altri materiali di scarto, fino a ottenere un terreno soffice, ben rimescolato e livellato, in modo che la semente possa produrre un’adeguata germinazione.

Per preparare il terreno, che non dovrà essere né troppo bagnato né completamente asciutto, si può utilizzare una vanga (acquista su Amazon), ma se possediamo una motozappa (acquista su Amazon) il lavoro sarà più veloce. Usando questo utile strumento, dovremo prima regolare lo sperone per scavare leggermente, in modo da rompere radici ed erbacce; poi, dopo aver eliminato i residui con il rastrello (acquista su Amazon), passeremo di nuovo la motozappa, ma regolandola in modo che scavi un po’ più in profondità, in modo che affiorino le radici e i sassi rimasti. Passiamo di nuovo il rastrello per eliminare i residui e avremo ottenuto una terra soffice e ben rimescolata.

Usando la riga metallica, possiamo spianare eventuali ondulazioni del terreno che, se particolarmente “difficili”, potremo compattare e appianare attraverso una leggera rullatura (acquista su Amazon), fino a realizzare un terreno omogeneo, ben sminuzzato e livellato. Per il livellamento finale, utilizziamo ancora il rastrello, a passaggi incrociati, sgretolando le zolle più grandi e rimuovendo le ultime disuguaglianze della superficie.


Bisognerà anche considerare lo sgrondo delle acque, che non deve essere troppo veloce nei terreni declivi ed evitare dannosi ristagni d’acqua. Prevedendo una leggera pendenza al prato verso i bordi, si potrà evitare il ristagno idrico e favorire il deflusso delle acque.

Preparato il terreno, prima della semina è opportuno cospargere la terra con dei concimi ad alto contenuto di fosforo, che possano favorire lo sviluppo delle radici e delle piantine. Per un risultato più sicuro, si potrà analizzare la composizione del terreno per, eventualmente, integrare la sua struttura con prodotti correttivi, fertilizzanti, ammendanti, ecc., in modo da migliorarne la fertilità e la tenuta nel tempo.

Come seminare il prato: semina

Per la scelta della semente (acquista su Amazon), i fattori limitanti sono il tipo di terreno, la giacitura del prato, l’esposizione e il clima della zona. In commercio sono presenti svariati tipi di miscuglio per prato adatti a qualsiasi caratteristica pedo-climatica e idonei al calpestio, oppure a crescita lenta o rapida per soddisfare qualsiasi esigenza. Di solito si utilizzano combinazioni di semente formate da 4-5 specie. Ad esempio: per un tappeto fine, Agrostis tenuis (20%) e Festuca rubra (80%); per un tappeto a sviluppo rapido, Lolium perenne (65%), Festuca rubra 20%) e Poa pratensis (15%); e così di seguito per i tappeti per climi freddi, per zone calde, per tagli limitati, ecc.
E’ importante anche che s’impieghi la giusta quantità di semente, che normalmente corrisponde a circa 35-40 grammi di seme per ogni metro quadro.

La semina in settembre è preferibile, perché il clima è più caldo e i mesi successivi è più probabile portino pioggia e umidità. In questo periodo è anche più difficile la proliferazione di erbe infestanti.

Come seminare il prato: tecniche

La semina può essere effettuata con tecnica a spaglio, a mano, oppure, in superfici estese, utilizzando l’apposito macchinario (acquista su Amazon una seminatrice) che permette una migliore e più uniforme distribuzione della semente.
Se la semina viene eseguita a spaglio, è essenziale che la distribuzione del seme avvenga dall’esterno verso l’interno, lanciando il seme controvento, in modo che la semente possa distribuirsi omogeneamente sul terreno. Se si eseguisse il movimento contrario, la semente si distribuirebbe ad archi, in modo meno uniforme e con la concreta possibilità che gli accumuli possano generare eccessiva concorrenza (tra le nuove piantine), ammuffimenti e ingiallimenti durante la fase di crescita.


Il seme va poi interrato con una leggera rastrellatura, anche per impedirne la vista ai passeracei ghiotti di ogni tipo di granaglie. Se il terreno è asciutto, conviene passare un rullo sulla superficie o batterla con la parte piatta del badile per far meglio aderire i semi allo strato umido e favorire la germinazione.
Terminata questa fase, si procede con l’irrigazione (acquista su Amazon), che nei primi tempi dovrà essere molto frequente e utilizzando una piccola quantità d’acqua, per evitare sia che l’acqua, scorrendo sul terreno, porti via i semi distribuiti sia fenomeni di ruscellamenti ed erosione.

Quando cominciano a nascere i primi fili d’erba, la frequenza d’irrigazione dovrà ridursi, incrementando contestualmente la quantità d’acqua utilizzata. Dopo il primo taglio, da effettuarsi quando i fili d’erba raggiungono l’altezza di almeno 10 cm (tosarne i primi 3-4 cm), l’irrigazione acquisirà le normali caratteristiche in uso per i tappeti erbosi: si praticherà una volta ogni due o tre giorni.

Usare un tosaerba dotato di cestello di raccolta dell’erba (acquista su Amazon), in modo da non lasciare il prodotto di taglio sul terreno, che deve rimanere il più possibile pulito al fine di ricevere così al massimo luce e aria.
Dopo aver eseguito il primo taglio, effettuare un’altra leggera semina a spaglio.
Controllare regolarmente il prato, in modo da eliminare le erbe infestanti o i parassiti che potrebbero danneggiarlo.

Video: Preparare e seminare il prato (by Leroy Merlin)

Se avete imparato come seminare il prato, ora vorrete conoscere i tempi della semina.

Il prato: letture consigliate

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