GarofanoIl garofano, per i botanici Dianthus, ha un’area di diffusione vastissima, che si estende dall’Europa all’Asia e all’Africa, anche se la maggior parte delle 300 specie è originaria dell’Europa mediterranea.

Annuali, biennali o perenni, il garofano è di facile coltivazione. Si presenta con fusti eretti, rigidi e foglie coriacee dalla forma lanceolata; entrambi di colore verde grigiastro. Ha fiori di colore vario (rosa, rosso, giallo, cremisi, multicolore, ecc.). Le piante possono raggiungere un’altezza di 20-25 cm.
Tra le specie più diffuse, il sinensis o garofano della Cina, che vanta molti ibridi, il caryophyllus, adatto per coltivazioni in vaso nei terrazzi, e il barbatus.


Alcune specie sono adatte per formare giardini rocciosi: alpinus e glacialis.

Il periodo di fioritura è tra giugno e luglio, ma viene coltivato in serra tutto l’anno.

Garofano: terreno e concimazione

Per crescere rigogliosi, i garofani necessitano di un terreno calcareo ben drenato e ricco di materia organica; non amano, invece, avere un substrato acido. Si può utilizzare un terriccio universale (acquista su Amazon) con sabbia e terriccio di foglie, ma è adatta anche una terra sabbiosa arricchita di letame maturo.

I garofani vanno concimati in primavera ogni 20 giorni con concime specifico per piante da fiore (acquista su Amazon), diluito nell’acqua delle annaffiature, oppure ogni 3-4 mesi con concime granulare a lento rilascio.

Garofano: esposizione e irrigazione

I garofani amano i luoghi soleggiati riparati dai venti e il clima mite. Importante è che la zona risulti secca, assolutamente non umida. Vi sono differenze tra una varietà e l’altra. In generale, però, non sono piante particolarmente esigenti e necessitano di irrigazioni poco frequenti. Bisogna invece evitare assolutamente ogni tipo di ristagno idrico. Se coltivati in vaso quindi bisogna approntare sul fondo uno spesso strato drenante.

Garofano: messa a dimora

  • Evitate terreni particolarmente compatti e crostosi, meglio un substrato ricco di sostanza organica composto di una parte di sabbia, in modo da favorire il drenaggio.
  • Vangate il terreno per togliere le erbacce.
  • Immergete i vasi in un secchio d’acqua prima della messa a dimora.
  • Fate una buca di due volte il volume del vaso.
  • Piantate la zolla con la parte superiore al livello del suolo.
  • Riempite la buca, comprimendo poi leggermente il terreno.
  • Innaffiate per assestare naturalmente la terra.

Garofano: rinvasatura e potatura

I garofani allevati in vaso richiedono contenitori più grandi quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua di scolo. Il rinvaso si effettua all’inizio della primavera utilizzando del nuovo terriccio universale. Video: Rinvaso di un garofano (by Federico Billo)

I garofani vivono per anni senza richiedere cure particolari. Togliere gli steli di fiori appassiti man mano che appaiono per stimolare le fioriture future. I garofani comuni e i garofani piumosi possono avere bisogno di tutori discreti per sostenere gli steli florali che piegano con il peso dei fiori.
Non è necessaria alcuna potatura particolare, una leggera pulizia dei ciuffi a fine inverno è sufficiente, togliendo le parti disseccate.

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Garofano: coltivazione in vaso

Utilizzate un terreno a base di terra vegetale, sabbia molto grossolana e terriccio. Innaffiate costantemente durante la primavera, in modo che il terreno non rimanga mai asciutto.
Ogni venti giorni circa, sempre durante la primavera, concimate con un fertilizzante specifico (acquista su Amazon), diluendolo nell’acqua dell’irrigazione. Se invece scegliete un concime granulare, somministratelo ogni 3 o 4 mesi.


Man mano che appaiono, togliete gli steli appassiti, così da stimolare le successive fioriture.
Durante l’inverno collocate la piante in un luogo riparato e verificate che la temperatura non superi i 20 gradi.

Garofano: riproduzione

I garofani si seminano all’inizio della stagione mite, tenendo presente che le nuove piante fioriranno nella primavera successiva, talvolta sviluppano molti fiori ma pochi germogli laterali, per cui è bene sfoltirli.

A fine estate si può procedere per talea, ricavandone alcune di circa 8 cm dai germogli laterali più vigorosi della pianta. Si piantano in una zona umida e a mezz’ombra. Per favorire l’attecchimento della talea nella terra è bene eliminarne le foglie finali prima di piantarla.

Per ottenere fiori particolarmente grandi, si può far sviluppare un solo stelo floreale per pianta. Con alcune varietà si possono avere fiori che raggiungono anche gli 8 cm di diametro.

Garofano: cure

Il garofano è molto soggetto all’aggressione di un fungo che proprio da lui prende il nome, l’Alternaria dianthi. Esso causa il rattrappimento delle foglie e la mancata fioritura di tutta la pianta. La pianta colpita va estirpata e bruciata, inoltre il terreno deve essere disinfettato con poltiglia bordolese all’1% per almeno 7 giorni. Acquista su Amazon un fungicida contro l’Alternaria

E’ soggetto ad attacchi da parte degli afidi (acquista su Amazon l’antiafide) su apici e foglie, può presentare macchie del ragnetto rosso (acquista su Amazon l’anti ragnetto rosso), macchie biancastre sui petali causate dai tripidi (acquista su Amazon un anti tripide), pustole brune sulle foglie causate dalla ruggine (acquista su Amazon un anti ruggine).

Le lumache sono ghiotte delle foglie aromatiche del garofano. Acquista su Amazon una trappola per lumache

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