Come coltivare i pomodoriCome coltivare i pomodori: il pomodoro è una pianta erbacea annuale alta da 0,7 a 2 metri, eretta quando è giovane ma che tende a diventare prostrata sotto il peso dei frutti. Il fusto e le foglie sono ricoperte di peluria. I fiori sono gialli a forma di calice. La bacca del pomodoro è la parte commestibile della pianta e ha forme, dimensioni e colori diversi secondo la varietà. La polpa è carnosa con piccoli semi piatti bianchi e la buccia è liscia, più o meno sottile. Il pomodoro può essere di svariate forme: tondo, a peretta, ovale, costoluto, a grappolo, ecc.

Varietà

Le cultivar più adatte al consumo fresco sono quelle con frutti rotondi, lisci, di media grandezza, con polpa soda, pochi semi, poco succo e buccia resistente alla spaccatura. Le più diffuse con queste caratteristiche sono:

  • Caramba
  • Carmelo
  • Carson
  • Cuore di bue
  • Fandango
  • Giulia
  • Marmande
  • Marglobe
  • Montecarlo
  • San Pietro

Le cultivar più adatte alla preparazione casalinga di salse e pelati sono invece quelle che, dopo essere state brevemente immerse in acqua bollente, si pelano con maggiore facilità: tra queste San Marzano, Parmigiano rosso a gran frutto. Tra le varietà a ciliegino: Carminio, Cherelino, Naomi.

Come coltivare i pomodori: clima e terreno

Clima

Il pomodoro necessita di un clima caldo, non sopporta il freddo né il secco eccessivo. Di solito si coltiva al Nord dopo la fine di marzo, per evitargli sbalzi di temperatura. Al Sud, se fa più caldo, il pomodoro inizia il suo ciclo ai primi di febbraio, mentre in serra o tunnel si coltiva per tutto l’anno, anche nelle regioni più fredde. Cresce male negli ambienti umidi che favoriscono le malattie e i marciumi: i migliori ambienti sono quelli a clima piuttosto secco, con terreni a grande capacità di ritenzione idrica o con possibilità di irrigazione.
La temperatura minima per la germinazione è di 12°C e per la fioritura di 21°C. Temperature superiori a 30°C, o che restano su valori elevati sia di giorno sia di notte, provocano difetti di allegazione o difetti di colorazione e di consistenza dei frutti.

Terreno

Il pomodoro non è una pianta molto esigente. Preferisce terreni profondi, ricchi di sostanza organica, anche compatti ma ben drenati, allo scopo di evitare il ristagno d’acqua, molto dannoso soprattutto nelle delicate fasi del trapianto e del post-trapianto. La preparazione deve essere eseguita con la massima cura, assicurando un buon effetto diserbante, un buon drenaggio e un interramento dei concimi organici.


Una prima lavorazione superficiale (10-15 cm) è necessaria per l’interramento dei residui della coltura precedente, a fine estate. Una seconda lavorazione va eseguita a una maggiore profondità (25-30 cm), in autunno, per interrare i concimi organici.

I pomodori preferiscono un terreno con pH 6-6,8. Per correggere una carenza di calcio (che può provocare la decomposizione dei fiori) potete preparare una soluzione idonea:

Portate a ebollizione 4 litri d’acqua con 15 ml di succo di limone; aggiungete 6 cucchiai di farina di ossa (ricca di calcio e fosforo) all’acqua, mescolate bene e cuocete per 30 minuti affinché si sciolga. Fate raffreddare la soluzione e annaffiate ogni pianta sulle foglie e sulle radici con circa 1 litro di questo preparato liquido. Ripetete il trattamento una seconda volta dopo 4-5 giorni.

Concimazione

L’apparato radicale del pomodoro è molto profondo (anche 130 cm), ama un terreno ricco di humus e ha bisogno di una grande quantità di elementi nutritivi per esprimere al meglio le sue potenzialità produttive.

Il concime essenziale è il letame (o compost)(acquista su Amazon). Eseguite in autunno la prima concimazione organica, con zappatura profonda, con letame o compost anche fresco. Per 100 mq:

  • Sostanza organica (letame o compost): 4-500 kg;
  • Perfosfato minerale: 19%; 5-6 kg;
  • Solfato potassico: 3-4 kg;
  • Azoto: 2 kg.

Procedete in questo modo:

  1. dopo aver tracciato il primo solco, distribuite nello stesso, a spaglio, il letame, utilizzando una forca;
  2. utilizzate le zolle del secondo solco (parallelo al primo) per coprire lo stallatico collocato nel primo solco;
  3. distribuite letame nel secondo solco e copritelo con le zolle del terzo, e così via, fino a completare l’intero appezzamento.

Lasciate riposare il terreno così lavorato fino al momento della semina.

Come coltivare i pomodori: semina e trapianto

Semina

La semina si esegue in semenzaio a letto caldo, in contenitori alveolati da 40-50 fori, a fine inverno, procedendo poi al trapianto in marzo in tunnel per colture anticipate o in aprile-maggio direttamente a dimora nell’orto (acquista i semi su Amazon). Con l’aiuto di uno stuzzicadenti o di una pinzetta ponete un singolo seme per ogni alveolo; in seguito ricoprite con 2-3 mm di terriccio; i contenitori vanno quindi posti in luoghi chiusi.


La semina in semenzaio assicura diversi vantaggi: guadagno di tempo, maggior precocità, maggiore uniformità, risparmio di seme (che nel caso di ibridi F1 è estremamente costoso).

Trapianto

Potete acquistare piantine già cresciute in negozi specializzati. In questo caso, fate molta attenzione quando le trapiantate in vaso o in piena terra, perché sono molto delicate.

Ottenute piantine con 4-6 foglie vere (cioè, a 50-70 giorni dalla semina, verso fine aprile-primi di maggio; altezza delle piantine: 100-150 mm)), procedete al trapianto. Le condizioni ottimali di crescita si hanno con temperature di 20-24°C.

Come coltivare i pomodori: tutoriIn aiuola, tracciate file a una distanza di circa 70-100 cm (dipende dalla varietà del frutto) e scavate una buchetta ogni 35-45 cm sulla fila. Praticate una piccola buca e deponete la piantina con il suo pane di terra integro, quindi accostate il terreno ai suoi piedi, senza soffocarla. Fate attenzione a non sistemare la piantina troppo in profondità, per evitare fitopatie al colletto.
Distribuite vicino alla piantina una piccola quantità d’acqua tiepida (circa 25°C) per permetterle di superare i primi stress idrici post-trapianto.

Predisponete tutori in bambù, plastica o metallo (acquista su Amazon), ai quali le piante possano appoggiarsi. Durante la crescita di tanto in tanto è necessario legare la vegetazione con legacci di rafia o plastica. Decidete se usare un palo alto o una gabbia per pomodori.
Il palo dovrebbe essere alto circa 2 metri. Piantatelo ad almeno 5 cm dalla pianta, per circa 40-50 cm in profondità.
Se piantate una gabbia (acquista su Amazon), tirate con attenzione le foglie e gli steli secondari all’interno di essa man mano che la pianta cresce.

Video: Costruire un sostegno per pomodori (by Giardinaggio Portale)

Come coltivare i pomodori: pratiche colturali

Annaffiatura

Le innaffiature del terreno devono essere più modeste nelle fasi iniziali della coltura fino alla formazione dei frutticini. Quindi, anche per il sopraggiungere della stagione estiva, si innaffia con le stesse quantità, ma con maggiore frequenza. Questo per evitare la spaccatura e/o la screpolatura dei frutti.

Se la temperatura superasse i 35°C, ombreggiate la parte alta di ogni pianta dalle 11:00 alle 15:00, per limitare le “scottature” provocate dalla combinazione di calore e luce del sole.

Rincalzatura

Spesso si esegue una leggera rincalzatura (ammucchiare terra attorno al piede delle piante) qualche settimana dopo il trapianto, per proteggere il colletto dall’attacco di malattie fungine e per stimolare l’emissione di radici avventizie.

Sfemminellatura

La sfemminellatura (o “scacchiatura”) consiste nella rimozione dei germogli che si sviluppano all’ascella delle foglie (quando presentano una lunghezza inferiore ai 10 cm: femminelle) e ha lo scopo di non disperdere le fonti nutrizionali della pianta in vegetazione inutile e di farla crescere su un unico stelo.

Video: Sfemminellatura (by Dall’Orto ai Fornelli)

Sarchiatura

Eliminate le erbe infestanti con regolari sarchiature (smuovere il terreno con una zappa), che hanno anche lo scopo di rendere il terreno più arieggiato (acquista un sarchiatore su Amazon).

Sfogliatura

Eliminate foglie e rami secchi che si trovano alla base delle piante, per consentire di migliorare la colorazione delle bacche e l’arieggiamento delle piante, riducendo i rischi di marciume.

Scuotere i supporti

Scuotete delicatamente i pali o le gabbie un paio di volte a settimana per circa 5 secondi dopo la fioritura: secondo la National Gardening Association, scuotere le piante di pomodori aumenta la produzione di frutti, distribuendo il polline in maniera più uniforme.

Concimazione

Al trapianto si riempiono i solchi di buon compost maturo (acquista su Amazon), facendo attenzione a non farlo entrare in contatto con le radici delle piantine. In seguito, favorendo una buona fruttificazione, il pomodoro necessita di ulteriori apporti fertilizzanti. Adatto a questo scopo è il liquame bovino diluito o il macerato di ortica (acquista su Amazon) arricchito con farina di oscorna (acquista su Amazon).

E’ opportuno inoltre integrare il letame con una concimazione fogliare con prodotti liquidi o in polvere a base di alghe (5-6 g/mq) o altri prodotti naturali stimolanti.

Potatura

Si esegue la cimatura con la pianta a 5-6 palchi fiorali asportando il germoglio apicale al fine di rinvigorire i germogli laterali e anticipare la maturazione delle bacche.
Potatura del grappolo: viene effettuata in prevalenza nelle cultivar il cui grappolo viene raccolto intero. Serve a ridurre la differenza di maturazione tra i frutti prossimali (che maturano per primi) e quelli distali, soprattutto nel caso in cui il grappolo abbia una lunghezza considerevole (acquista su Amazon le cesoie per potatura).

Pacciamatura

La pacciamatura si esegue (una settimana o due dopo il trapianto) con paglia, erba secca, aghi di pino o film plastico nero (acquista su Amazon) allo scopo di mantenere l’umidità del terreno, inibire lo sviluppo delle infestanti e impedire che i frutti dei palchi più bassi vengano a diretto contatto con il terreno. Lo strato dovrebbe essere spesso circa 2,5 cm e circondare il gambo della pianta per circa 30 cm.

Tecnica colturale

Avvicendamento: è una pianta da rinnovo, quindi può aprire una rotazione. Può essere coltivata prima di cipolle, spinaci e lattughe. E’ sconsigliabile ripeterne la coltura sullo stesso terreno a intervalli troppo brevi, attendete almeno 3-4 anni.

Consociazione: va d’accordo con radicchio, cavolo, lattuga, sedano e prezzemolo.

Video: Coltivare i pomodori (by giardinaggio.it)

Come coltivare i pomodori: raccolta

La raccolta, al Nord, inizia con la prima decade di luglio. Al Sud, se coltivati in serra fredda, le prime produzioni si hanno già da maggio. In media, da 10 mq di terreno si possono ottenere circa 40-60 kg di pomodori.
I pomodori vanno staccati delicatamente per evitare di danneggiare i frutti vicini, ma non ancora maturi, o addirittura la stessa pianta.

Come coltivare i pomodori: conservazione

I pomodori di piccola pezzatura si possono congelare freschi. Altrimenti si può congelare il passato o il succo. Una volta scongelati, i pomodori devono essere cotti. Si possono invasare la salsa, la conserva e il succo, come è nella tradizione italiana.

Proprietà terapeutiche

Il pomodoro ha proprietà terapeutiche notevoli: è antiartritico, calmante e rinfrescante. Le foglie fresche delle piante si applicano per lenire le punture degli insetti. Una fetta di pomodoro sulla pelle scottata dal sole calma il bruciore.
E’ anche uno dei più potenti rimedi contro i radicali liberi, grazie al licopene, un carotenoide contenuto anche nel melone.

Come coltivare i pomodori: malattie e parassiti

  • Afidi: solo se in presenza di forti attacchi intervenite con prodotti a base di piretrine naturali (6-8 g/10 litri d0acqua).
  • Virosi: per prevenirla ricorrete a varietà resistenti come Carmelo e Fandango.
  • Nematodi: eseguite ampie rotazioni (3-4 anni) prima di coltivare nuovamente pomodoro sulla stessa aiuola. Varietà resistenti: Carmelo, Caramba, Carminio, Carson, Fandango e Murano.
  • Peronospora: la più temibile tra le crittogame; si previene utilizzando seme sano, prevedendo ampie rotazioni (4 anni), assicurando alle colture drenaggio e arieggiamento ed eliminando subito i frutti infetti.
  • Marciume apicale: favorito da squilibri idrici, ristagni d’acqua e concimazioni non corrette.
  • Predatori: ponete un sacchetto di plastica con chiusura zip sopra il frutto quasi maturo per proteggere i frutti che stanno maturando dai predatori. Lasciate un piccolo passaggio per l’aria (eventualmente, praticate anche altri fori nel sacchetto).

Come coltivare i pomodori in vasoCome coltivare i pomodori in vaso

Per la coltivazione in vaso, tenete conto delle indicazioni fornite per la messa a dimora in terra.
Prevedete un vaso largo e profondo (acquista su Amazon) almeno 50-60 cm. Utilizzate piantine già pronte, da collocare nei vasi (una per ogni vaso) non prima della metà di aprile, quando la temperatura esterna, compresa quella notturna, si è intiepidita.

Il materiale migliore è la terracotta (acquista su Amazon), che trattiene meglio il calore e, grazie al suo peso, sostiene maggiormente il carico dei pomodori maturi.

Il vaso deve possedere dei fori di drenaggio, che consentono la fuoriuscita d’acqua e l’aerazione delle radici, riducendo il rischio di marciume radicale. Lavate i vasi con acqua calda e sapone, per rimuovere eventuali uova di insetti e batteri dannosi per la pianta.

Non riempite i vasi all’orlo; lasciate un margine di 2-5 cm per il pacciame: utilizzate cortecce, cortecce frantumate, o compost. Il pacciame riduce la perdita di umidità e aiuta a tenere bassa la temperatura del suolo.

Utilizzate un terriccio di medio impasto e ben fornito di argilla e di humus (acquista su Amazon).
Praticate un foro nel terriccio e inserite la piantina con il pane di terra delicatamente, stabilizzandola premendole della terra intorno ai piedi.

Le annaffiature devono essere regolari per evitare che i frutti si spacchino; in estate può essere necessario innaffiarli anche 2 volte al giorno, ma senza bagnare le foglie. Essendo un ortaggio a ciclo lungo, il pomodoro si avvantaggia di una concimazione supplementare (acquista su Amazon).

Le varietà “determinate” formano un cespuglio di altezza limitata e non richiedono tutori, mentre le varietà “indeterminate” continuano a crescere in altezza per tutto il ciclo vegetativo e vanno sostenute con supporti di vario genere: canne di bambù, graticci, fili metallici fissati al muro, ringhiere. Man mano che cresce, lo stelo di queste varietà deve essere fissato ai sostegni con un nodo a forma di 8 fatto sotto una foglia.

Collocate il vaso in una zona soleggiata: i pomodori amano i climi caldi e le esposizioni protette e soleggiate.

La raccolta dei frutti inizia dopo circa 2 mesi dal trapianto e prosegue per parecchie settimane. Per gustarne il sapore, cogliete i pomodori quando sono completamente maturi e consumateli subito. A fine stagione invece si raccolgono ancora acerbi e si mettono a maturare in un locale fresco.

Video: Coltivare pomodori in vaso (by Giardinaggio Portale)

Leggi anche: Pomodori: coltivazione senza acqua

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