Risultati mammografia dopo quanto tempo: i tempi dipendono dalle diverse situazioni per cui si chiede l’esame. Nel caso degli screening gratuiti organizzati dalle Asl, i tempi di risposta si aggirano, se l’esito è negativo (cioè se non viene evidenziato alcun problema), intorno alle 3-6 settimane (in base alle varie regioni italiane).
Ad esempio, il servizio sanitario regionale Emilia-Romagna, fornisce queste indicazioni sui tempi:
“Durante l’esecuzione dell’esame non è prevista la visita medica; la mammografia viene valutata separatamente da due medici radiologi per garantire una maggior accuratezza nella diagnosi. Questa doppia valutazione può allungare i tempi di risposta. Se l’esito è negativo, se cioè non evidenzia problemi, la risposta è comunicata per lettera entro un mese dall’esame. Se la mammografia fornisce un esito positivo o dubbio (ad esempio, se si riscontrano alterazioni cellulari non necessariamente di origine tumorale), la donna viene contattata telefonicamente per eseguire gli accertamenti diagnostici necessari e per programmare le eventuali cure. Tutto il percorso di diagnosi e cura è gratuito”.
Se si dovesse ricevere una telefonata, non ci si deve allarmare, potrebbe trattarsi di un invito a ripresentarsi per eventuali approfondimenti, quali ad esempio un’ecografia di integrazione.
Considerando che si tratta di un esame effettuato senza particolari indicazioni di urgenza, sono tempistiche accettabili. Il discorso cambierebbe, e di molto, se si trattasse di dover attendere tanto a seguito di precise indicazioni del medico o dello specialista alla luce di sintomatologie o sospetti.
In questo caso, le risposte possono essere date immediatamente (negli ambulatori privati o negli ospedali, se ben organizzati).
Risultati mammografia dopo quanto tempo: telefonata
La Regione Abruzzo fornisce queste informazioni sull’eventualità di una telefonata in cui si invita la donna a ripresentarsi. Nel caso in cui la mammografia eseguita nell’ambito dello screening dovesse evidenziare una situazione da studiare in maniera più approfondita, la donna verrà invitata telefonicamente dalla segreteria dello screening a effettuare ulteriori esami. Questa eventualità non deve spaventare: l’invito a eseguire questi esami di approfondimento può, effettivamente, provocare ansia e timore; tuttavia va tenuto presente che, nella maggior parte dei casi, tali accertamenti escludono la presenza di un tumore. Solo in una piccola percentuale delle donne richiamate viene riscontrato un tumore che, tre volte su quattro, è in fase iniziale e quindi guaribile.
Gli eventuali esami di approfondimento sono totalmente gratuiti e gli appuntamenti per effettuarli vengono fissati direttamente dalla segreteria dello screening. La donna interessata non deve preoccuparsi di nulla.
Come mai la mammografia non è stata sufficiente per effettuare una diagnosi precisa?
La mammografia è l’esame più efficace attualmente disponibile per diagnosticare precocemente i tumori al seno. Tuttavia, la mammografia non è sempre sufficiente per una diagnosi definitiva in quanto le caratteristiche del tessuto della mammella possono non permettere una identificazione chiara di una eventuale lesione. In caso di esito dubbio, la donna viene richiamata telefonicamente per eseguire ulteriori accertamenti che consentano di escludere o confermare la presenza di alterazioni.
Cosa devo fare dopo gli esami di approfondimento?
Nella grande maggioranza dei casi il percorso di approfondimento della diagnosi termina con un risultato rassicurante per la donna. Potranno essere necessari controlli ravvicinati sempre gratuiti (follow-up) per un periodo limitato prima di rientrare nel routinario percorso di screening con l’invito ogni due anni ad eseguire gratuitamente una mammografia. Solo in alcuni casi, i controlli eseguiti potranno suggerire la necessità di un approfondimento chirurgico.
Se invece i risultati degli esami eseguiti avranno confermato il sospetto iniziale della possibile presenza del tumore, il medico provvederà a procurare alla donna un appuntamento presso il Centro di chirurgia a indirizzo senologico della Asl Lanciano Vasto Chieti attivo presso l’ospedale “G. Bernabeo” di Ortona. Contestualmente la donna verrà inserita nel percorso clinico organizzato per la cura del tumore al seno.
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