Radioterapia seno quanto tempo dopo interventoRadioterapia seno quanto tempo dopo intervento: il tempo ottimale per iniziare la radioterapia si colloca tra la quinta e l’ottava settimana dopo l’intervento, evitando comunque di superare il limite di tre mesi. Tale intervallo può essere allungato oltre le 12 settimane dall’intervento fino a 6 mesi se la paziente si sottopone anche ad una chemioterapia adiuvante (ad esempio, qualora sia in corso una chemioterapia con antracicline e/o taxani).

Le stazioni linfonodali di regola non vengono irradiate (salvo situazioni particolari) e pertanto non c’è alcuna incompatibilità nell’esecuzione contemporanea di chemioterapia e radioterapia.

Radioterapia seno quanto tempo dopo intervento: radioterapia intraoperatoria

Ove si disponga di un particolare acceleratore lineare emittente elettroni, collocato nella stessa sala operatoria, è possibile attuare la radioterapia nel corso della stessa seduta chirurgica, subito dopo l’ablazione del tumore mammario, purché di piccole dimensioni, fino a 2 cm di diametro. Mediante un cono centrato sul letto tumorale, a ferita aperta, viene erogata in seduta unica una dose di circa 20 Gy in pochi minuti con paziente in anestesia generale. Questo trattamento evita l’impegno delle 6 settimane di radioterapia.


Uno dei vantaggi di questa tecnica è di poter erogare le radiazioni direttamente sul bersaglio risparmiando le strutture sane.

Radioterapia seno quanto tempo dopo intervento: efficacia

L’irradiazione del seno operato dopo chirurgia conservativa, sia essa quadrantectomia, ampia escissione o tumorectomia semplice, è indispensabile completamento dell’atto chirurgico. A 10 anni dalla chirurgia l’incidenza delle recidive scende infatti dal 20-30% al 5-6 % grazie alla radioterapia locale. Anche nelle pazienti con più di 70 anni è stato recentemente confermato il significativo beneficio della radioterapia, in particolare anche nel sottogruppo che si poteva avvalere della terapia ormonale.

La radioterapia viene effettuata con fotoni di 5-6 MeV emessi da un acceleratore lineare. Di regola viene irradiato l’intero seno operato mediante due campi contrapposti, tangenti alla parete toracica. La dose giornaliera è di 2 Gy fino ad un totale di 50 Gy (25 sedute in 5 settimane), mentre nella sesta settimana solo il letto tumorale, sede della neoplasia rimossa, riceve una dose addizionale di 10 Gy con fotoni o elettroni.

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