Linfoma di Hodgkin recidiva tardivaLinfoma di Hodgkin recidiva tardiva: il linfoma di Hodgkin è un carcinoma del sistema linfatico. Si forma attraverso una crescita incontrollata di linfociti tumorali all’interno dei linfonodi. Successivamente, queste cellule cancerogene possono raggiungere altri linfonodi o la circolazione sanguigna stessa, invadendo altri organi.

Attualmente, grazie ai progressi della scienza medica, la percentuale di successo delle terapie messe in atto per contrastare questo tipo di linfoma è di oltre l’80%.

L’utilizzo di anticorpi monoclonali, che stimolano il sistema immunitario del paziente ad aggredire le cellule tumorali, delle nuove molecole biologiche e la diminuzione della tossicità dei farmaci, ha migliorato di molto la prognosi e le probabilità di guarigione.

Linfoma di Hodgkin recidiva tardiva

Generalmente, il rischio di recidiva è minore quanto più tempo è passato dalla fine del trattamento. La migliore e unica prevenzione è l’adozione di stili di vita adeguati. Astenersi dal fumo di sigarette, mantenere un peso forma idoneo alla propria altezza e svolgere un’attività fisica appropriata sono, ad esempio, scelte salutari che possono agire positivamente sulla prognosi e sul rischio di ricadute.


Attualmente, comunque, anche se il linfoma di Hodgkin dovesse recidivare, la prognosi rimane ottima. Gli interventi, in seconda battuta, che consentono di nutrire ottime speranze si basano su:

  • procedure di trapianto innovative quali il trapianto di cellule staminali da donatore aploidentico (cioè, identico a metà); la possibilità, infatti, di poter utilizzare un consanguineo che condivide con il paziente non tutti ma solo alcuni antigeni di istocompatibilità, aumenta la possibilità di reperire un donatore idoneo e di conseguenza le probabilità di successo terapeutico;
  • farmaci convenzionali quali la bendamustina;
  • farmaci di nuova generazione (brentuximab).

Linfoma di Hodgkin recidiva tardiva: definizioni

Lo stato della patologia al termine del trattamento può consistere in:

  • remissione completa: gli esami TAC e PET mostrano la totale scomparsa dei linfonodi tumorali; si intraprendono verifiche cliniche con l’obiettivo di individuare precocemente eventuali recidive;
  • remissione parziale: la dimensione dei linfonodi tumorali si è ridotta, ma si riscontra ancora del materiale neoplastico in alcune aree;
  • progressione: si nota un incremento delle dimensioni dei linfonodi: si dovrà tentare una nuova terapia con farmaci diversi;
  • recidiva: gli esami indicano una ripresa della patologia; se avviene dopo un anno, si parla di recidiva tardiva, se prima, di recidiva precoce.

Il rischio di recidiva è più alto durante il primo anno. Dopo 5 anni in remissione completa, di solito il soggetto è guarito.

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