Conosciuto anche come Cuccumus citrullus o Citrullus vulgaris è una pianta annuale con fusto erbaceo, strisciante, foglie pelose e picciolate, fiori gialli a corolla campanulata.
Il frutto è un peponide a forma varia: dallo sferico all’ovoidale, e buccia di colore che va dal verde scuro al biancastro, polpa rossa (in alcune varietà rosea) di buon sapore dolce.
Varietà
Il vulgaris maximus è enorme, mentre alcune varietà ibride sono a frutto piccolo (20 cm). Può essere sferico, ovale, oblungo, color verde scuro, verde chiaro, striato, con polpa rossa, rosea, giallastra; può essere a ciclo precoce, semiprecoce o tardivo.
Il Crimson sweet è medio-precoce con frutti di dimensione media., lo Sugar baby F1 è precoce, il Charleston gray 133 a frutto oblungo è tardivo, il Blue Belle F1 è rotondo e molto produttivo, L’Imperial F1 rotondo e precoce.
Molto diffusi il Florida Giant, il Blue Ribbon, l’Ashai Miyako F1 precoce con frutto rotondo.
Le varietà più diffuse in Italia sono il cocomero di Pistoia e di Faenza, l’ibrido Sugar Baby molto resistente alle malattie, il Crimson Sweet, il Black Diamond e il Klondike Blue Ribbon a frutto oblungo grande.
Come coltivare il cocomero: clima e terreno
Clima
Le zone migliori per la crescita del cocomero sono quelle dal clima temperato-caldo e non troppo piovose: le precipitazioni piovose durante il periodo di maturazione del frutto possono comprometterne lo sviluppo ottimale. Le esigenze termiche del cocomero sono molto alte: la temperatura minima di germinazione è di 15 °C, il che impone di seminarlo solo a primavera avanzata (aprile-maggio) per essere raccolto in piena estate. Poiché le produzioni precoci hanno un valore economico molto elevato, il cocomero si coltiva spesso in campo in coltura semiforzata: la più semplice forma di forzatura è la pacciamatura del terreno con film plastico, una forma più intensiva prevede, oltre alla pacciamatura, la copertura delle file con piccoli tunnel anch’essi di film plastico. L’effetto termico di queste coperture nelle prime settimane di crescita consente di anticipare di diversi giorni l’inizio della raccolta.
Terreno
Utilizzate un terreno a medio impasto, soffice e permeabile, ben drenato, concimato con stallatico (acquista su Amazon) o concime a lento rilascio (acquista su Amazon) ricco in potassio e fosforo. E’ importante che il terreno sia leggero, per consentire alle delicate radici del frutto di svilupparsi senza difficoltà.
Prima di seminare, verso settembre, lavorate il terreno in profondità (circa 35 cm), utilizzando una vanga (acquista su Amazon) o una motozappa (acquista su Amazon). Durante questa operazione, aggiungete stallatico maturo (circa 2,5 kg per mq). Verso marzo, potete affinare il terreno con un rullone, preparandolo alla semina.
Come coltivare il cocomero: semina e trapianto
L’impianto si fa con semina (acquista i semi su Amazon) diretta in campo o con trapianto di piantine allevate in fìtocella: il primo metodo è quello che si adotta sia per la coltura in pien’aria sia per la coltura forzata, il secondo solo per la coltura forzata per anticipare ulteriormente il momento della raccolta. Un sistema di semina molto usato è quello a postarelle. Si seminano 4-5 semi vicini, in una buchetta, per poi diradare le piantine nate lasciandone al massimo 2 per postarella.
Per il trapianto si utilizzano le piantine di 3-4 foglie che è preferibile mettere a dimora sulla parte alta del terreno sistemato a prose con una densità d’impianto di 0,5-1 pianta per metro quadrato. Il periodo di messa a dimora deve essere abbastanza avanzato nella buona stagione, quando le temperature minime superano i 15 gradi. Per avere una buona produzione si consiglia di piantare agli inizi di maggio per avere i frutti da fine luglio ad agosto.
La concimazione deve tenere conto delle forti asportazioni di potassio e azoto e della forte produttività della coltura. In base alle asportazioni dei i principali elementi nutritivi che si attestano su un rapporto 1 : 0,4 : 1,3 (N,P,K) si renderà necessaria una concimazione che comprenda 2-3 Kg/mq di compost organico (acquista su Amazon), 50 gr/mq di Solfato Potassico (mai cloruro)(acquista su Amazon) , e 30 gr./mq di fosfato triplo. Durante la coltivazione, ma solo dopo l’allegagione quando i frutticini sono grandi come una noce si potrà intervenire con due o tre somministrazioni di azoto sottoforma di nitrato potassico o guano (acquista su Amazon), per chi volesse utilizzare un prodotto di origine naturale. La somministrazione di azoto sottoforma organica o minerale deve essere fatta con molta attenzione in quanto se in eccesso la pianta tenderà a produrre più foglie che frutti.
Video: Coltivazione cocomero (by giardinaggio.it)
Come coltivare il cocomero: pratiche colturali
Annaffiatura
L’anguria è una pianta che per crescere bene ha bisogno di molta acqua: le annaffiature devono quindi essere frequenti e abbondanti. L’essenziale è però che il terreno abbia un efficace drenaggio, per evitare che l’acqua ristagni e faccia marcire le radici delle piantine in crescita. Abbiate cura, quindi, di mantenere il terreno sempre umido, senza che sia inzuppato d’acqua.
Se il terreno è molto bagnato, un buon rimedio può essere quello di tenere sollevata la pianta da terra, frapponendo fra lei e il terreno della paglia, delle foglie o un telo di plastica, in modo che resti isolata dall’umidità.
Cimatura
Alla comparsa della quarta-quinta foglia si cima il tralcio per favorire l’emissione di getti ascellari dai quali ottenere più frutti che, comunque, dovrebbero essere, al massimo, 3-4 per pianta. Video: Cimatura cocomero (by I consigli di Nonno Vincenzo)
Sarchiatura e scacchiatura
Se non si pacciama occorre tenere sotto controllo le erbacce e zappettare il terreno intorno alle angurie periodicamente per ossigenarlo e mantenerlo drenante (acquista un sarchiatore su Amazon).
Eseguite la scacchiatura per eliminare i germogli secondari inutili.
Pacciamatura
L’anguria beneficia molto dalla pacciamatura (acquista su Amazon). Oltre al risparmio di lavoro nel sarchiare le erbe infestanti pacciamando si scalda il terreno, inoltre si evita che il frutto si appoggi per terra salvaguardandolo sia dal marciume che da eventuali parassiti.
Nel caso di coltura pacciamata il film plastico trasparente viene steso dopo la semina e, giunto il momento, il diradamento si esegue attraverso tagli opportunamente fatti sul film.
Tecnica colturale
Avvicendamento: è opportuno attendere qualche anno prima di ripetere la coltura sullo stesso terreno. L’anguria è da rinnovo.
Consociazione: si sposa con cipolle, carote, lattuga, ravanelli, spinaci, pomodori e piselli.
Come coltivare il cocomero: raccolta
A scalare durante l’estate: solo l’esperienza permette di staccare il frutto a maturazione ideale. indicativamente il viticcio del peduncolo deve presentarsi secco, 90-150 giorni dopo la semina.
Imparare a riconoscere qualche giorno prima della raccolta quale sia il momento giusto per sospendere le irrigazioni all’anguria non è semplice ma è necessario: se si tarda con la raccolta, infatti, il contenuto zuccherino del frutto aumenta in modo eccessivo e l’anguria perde quella croccantezza che la rende fragrante.
Per non raccogliere troppo tardi si possono monitorare alcuni sintomi che accompagnano la maturazione del frutto: la pruina superficiale, la colorazione e il viticcio opposto al peduncolo. La maturazione si avvicina quando:
- la pruina, quella patina cerosa che riveste il frutto e lo rende impermeabile, inizia a scomparire in modo graduale;
- il tipico colore che caratterizza il guscio esterno dell’anguria inizia a sbiadire leggermente e la buccia a contatto con la terra inizia a virare dal verde al giallo;
- il viticcio situato sulla parte opposta del peduncolo che tiene il frutto, inizia a disseccarsi.
I buoni intenditori riescono a valutare il grado di maturazione anche dal suono del frutto. Se, percuotendo il cocomero con le nocche, ne esce un suono sordo, siamo in effetti al giusto punto di maturazione.
Video: Raccolta del cocomero (by I consigli di Nonno Vincenzo)
Come coltivare il cocomero: conservazione
Potete conservare i cocomeri per circa 2 settimane a temperatura ambiente (in ambienti ventilati e freschi). Se desiderate conservarli più a lungo, la bassa temperatura non dovrà superare i 10°C, in condizioni di elevata umidità.
Come coltivare il cocomero: malattie e parassiti
La pianta di anguria se non curata è soggetta all’attacco di: afidi, maggiolino, nematodi, grillotalpa, peronospora, le crittogame, muffa e nerume, tutto questo prevenibile evitando ristagni d’acqua.
Come coltivare il cocomero in vaso
Per la coltivazione del cocomero in vaso, ciò che è importante non è tanto la dimensione del vaso, che comunque dovrà avere un diametro minimo di 30 cm e una profondità simile, ma il traliccio che andrà utilizzato per dare modo alla pianta di arrampicarsi in verticale.
In primavera, quando la temperatura sarà intorno ai 19°C potrete iniziare la coltivazione, piantando 3 o 4 semi nel contenitore scelto. La germinazione della pianta avviene entro 6-10 giorni dal momento della semina; quando spunteranno le piantine, rimuovete quelle più deboli, mantenendo solo quelle sane e forti, che avranno più probabilità di uno sviluppo ottimale.
Scegliete una zona molto soleggiata dove collocare il vaso e preparate un traliccio alto circa 120 cm e abbastanza robusto da sostenere il peso dei frutti che vi cresceranno sopra.
Il terreno ideale è composto da una miscela di sabbia e argilla (troppa argilla interferirà sul corretto sviluppo della pianta). Il pH dovrà essere compreso tra 6 e 6,8. Al momento della semina è opportuno aggiungere una parte di letame maturo.
L’irrigazione è fondamentale: mantenete il terreno sempre umido, innaffiando una volta al giorno, due nelle giornate più calde. Una volta che le angurie iniziano a crescere, potrete diradare le innaffiature, in modo da aumentare la concentrazione di zuccheri e quindi migliorare il sapore del frutto.
Per la concimazione, utilizzate prima un fertilizzante completo e dopo, quando comparirà prima il fiore e poi il frutto, un concime a basso dosaggio di azoto; ottimo è un fertilizzante liquido a base di alghe (acquista su Amazon).
Il momento giusto per la raccolta dipende da molteplici fattori, il clima, la stagione, la varietà, ecc. Generalmente il raccolto avviene entro 80-90 giorni dalla semina o 30-50 giorni dalla fioritura.
Cocomero: uso in cucina e proprietà terapeutiche
Oltre al naturale l’anguria può essere utilizzata per macedonie, marmellate e dolci.
In cosmesi si utilizza la polpa per preparare maschere rinfrescanti e idratanti. Composta al 95% d’acqua, l’anguria ha una notevole capacità dissetante e svolge una buona azione diuretica.
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