Come coltivare i fagioli: il fagiolo è una pianta annuale a rapido sviluppo, con apparato radicale molto ramificato e piuttosto superficiale, steli angolosi, di altezza e portamento variabilissimo, da nani a rampicanti. I fagioli nani sono i più adatti alla coltura di pieno campo. I rampicanti si prestano bene alla coltura ortense dove la raccolta è scalare e manuale.
Le prime foglie sono semplici, le altre trifogliate con foglioline cuoriformi. I fiori sono riuniti a grappoli in numero da 4 a 10 all’ascella delle foglie, e sono di colore per lo più bianco.
Il frutto è un legume pendulo, pluriseminato, di forma, colore e dimensioni assai variabili: compressi o cilindrici, verdi o gialli, lunghi da 60 a 220 mm, diritti o incurvati. Un carattere anatomico importante è la presenza o l’assenza nel baccello dei tessuti fibrosi che ne determinano il tipo di utilizzazione.
Varietà
Le molte varietà di fagiolo possono suddividersi, in base al portamento, in nani e rampicanti. Entrambi i gruppi comprendono fagioli mangiatutto a baccelli verdi, gialli o viola, e fagioli da sgranare con differente colore dei semi (bianco, rosso, nero, screziato).
Le piante possono distinguersi anche in base al ciclo produttivo, che può essere precoce, semiprecoce o tardivo.
Come coltivare i fagioli: clima e terreno
E’ una tipica coltura dei paesi a clima temperato-caldo necessita di almeno 10°C per la germinazione, 15°C per la fioritura, 18°C per la maturazione. A 1-2°C le piante muoiono. Molto dannose per la coltura risultano poi gelate, venti asciutti e persistenti, piogge prolungate e nebbie.
Predilige terreno di medio impasto, profondo, fresco, ben drenato, ricco di sostanza organica umificata con pH 5,5-7. Si ottengono risultati scadenti se coltivato in terreni calcarei, compatti, argillosi, freddi, soggetti a ristagni d’acqua oppure in terreni sciolti e non irrigui.
Il fagiolo ama molto la fertilità residua della precedente coltura, se ben letamata. In questo caso, non è necessario alcun nuovo apporto nutritivo. In caso contrario, utilizzate 2-2,5 kg di compost ben maturo ogni mq (acquista su Amazon).
Dopo la semina può essere di grande aiuto la distribuzione di 50-100 g di cenere (ricca di fosforo e potassio)(acquista su Amazon) ogni mq di superficie.
Come coltivare i fagioli: semina e trapianto
Il fagiolo va seminato quando non c’è più il pericolo di gelate tardive. La semina si effettua in periodi diversi secondo il clima sia in semenzaio sia in coltura protetta o in pieno campo. Al sud si semina, direttamente nell’orto, a fine inverno; al nord a primavera avanzata. Il periodo più adatto alla semina è il terzo giorno dopo il primo quarto di luna. La quantità di seme (acquista su Amazon) per ettaro è di circa 100- 200 Kg.
La distanza di semina varia con le varietà. Nelle varietà nane la distanza tra le file è circa 60 cm, 7 -8 cm sulle file. Le varietà rampicanti richiedono 1 m tra la fila e 20 cm sulla fila.
In entrambi i casi la profondità di semina è di 4 -5 cm. Dopo la semina è consigliabile effettuare una rullatura del terreno.
Per favorire la crescita delle piantine si può ricorrere alla pregerminazione, tenendo per qualche giorno i semi in acqua tiepida e seminando appena si evidenzia la radichetta: in questo caso, il terreno che accoglie il seme deve essere ben umido.
Se seminate fagioli nani, non servono tutori o reti di sostegno (acquista su Amazon), necessari invece per le varietà rampicanti.
Video: Coltivazione fagioli (by giardinaggio.it)
Come coltivare i fagioli: pratiche colturali
Annaffiatura
Innaffiate in maniera costante, perché l’apparato radicale della pianta è corto e si sviluppa poco in profondità. Innaffiature regolari, non troppo abbondanti ma costanti. Il periodo in cui è maggiore il fabbisogno d’acqua è quello compreso tra l’inizio della fioritura e la fase di ingrossamento dei baccelli.
Nel periodo della fioritura, le irrigazioni devono essere diradate: troppa acqua ostacolerebbe infatti lo sviluppo del frutto.
E’ preferibile l’irrigazione a scorrimento che quella per aspersione, per evitare un’azione battente, che può danneggiare i fiori rendendoli più vulnerabili alla diffusione di numerose batteriosi e crittogame.
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Sarchiatura e rincalzatura
Eseguite la sarchiatura (acquista un sarchiatore su Amazon) per controllare lo sviluppo delle erbe infestanti, ridurre l’evaporazione dell’acqua dal suolo e arieggiare il terreno. Effettuatela appena le piantine emergono e ripetetela dopo due settimane. Usate però molta cautela, tenendo conto dello sviluppo estremamente superficiale delle radici.
Quando le piantine raggiungono un’altezza di circa 15 cm, eseguite una rincalzatura, facendo anche in questo caso molta attenzione a non recare danno alle radici.
Tecniche colturali
Avvicendamento: può essere impiegato come coltura principale da rinnovo oppure in coltura intercalare.
Consociazione: può essere consociato, negli orti di limitata estensione, con mais, canapa, ricino o qualsiasi altra specie orticola. Nelle coltivazioni di pieno campo è preferibile la coltura pura.
Come coltivare i fagioli: raccolta e conservazione
I fagioli hanno un ciclo vitale piuttosto lungo, soprattutto le varietà rampicanti. Si possono quindi fare più raccolte durante l’anno: la prima si può effettuare dopo circa due mesi dalla semina. Dopo la prima raccolta, se ne possono fare altre per almeno tre mesi. Si raccomanda di nutrire le piante con un fertilizzante a base di potassio dopo la prima raccolta, per fare in modo che i fagioli tornino ad avere gli elementi nutritivi necessari. I baccelli devono essere raccolti quando sono ben maturi, prima che diventino gialli.
A quel punto, si possono sgranare raccogliendo i legumi che contengono, che possono a loro volta essere conservati in un luogo fresco, oppure seccati. Se si decide di seccarli, è bene lavarli prima di procedere all’operazione: devono poi essere posti in un luogo caldo (ma non esposti alla luce diretta del sole) per alcuni giorni, avendo cura di ripararli all’interno quando cala la notte (la condensa notturna tornerebbe infatti a bagnarli). Una volta secchi (processo che richiede qualche giorno) si possono conservare in sacchetti di tela, posti in un luogo asciutto e con ricambio d’aria.
Come coltivare i fagioli: malattie e parassiti
Tra i parassiti animali del fagiolo troviamo: tonchio, afidi, cecidomia, cimici, tripidi, altiche e nottue; tra le crittogame: la muffa grigia, il mal del piede e l’antracnosi. Lo sviluppo di quest’ultimo fungo è favorito da tempo fresco e umido. L’umidità agevola anche gli attacchi di ruggine, più frequenti nelle varietà nane.
Un’altra malattia che colpisce questa pianta è il virus del mosaico, che si manifesta con pustole gialle sulle foglie.
Come coltivare i fagioli in vaso
Per la coltivazione in vaso, è preferibile scegliere una varietà rampicante, come il Borlotto lingua di fuoco o lo Spagna bianco.
Il clima più adatto per una crescita ottimale è quello temperato-caldo. Resistono al caldo ma soffrono il freddo, il vento e l’umidità.
Nelle zone più calde i fagioli si possono seminare all’inizio primavera; al Nord è meglio aspettare la primavera inoltrata. Seminateli direttamente a dimora in un vaso largo e profondo almeno 45 cm, inserendo 2-3 semi in una buchetta.
Potete anche seminarli in vasetti di torba da tenere in casa e interrare poi nel vaso definitivo al momento opportuno.
Utilizzate un substrato di medio impasto (acquista su Amazon), soffice e fresco, annaffiato abbondantemente, ma evitando i ristagli idrici. Fate attenzione a non bagnare le foglie, per non favorire l’insorgere di malattie.
Durante lo sviluppo, somministrate fertilizzante ricco di fosforo e potassio (acquista su Amazon).
Per le varietà rampicanti è necessario utilizzare un tutore o un graticcio (acquista su Amazon) alto almeno 1,5 metri (anche la ringhiera del balcone potrebbe essere idonea): i fagioli si arrampicheranno spontaneamente.
Raccogliete i fagioli a più riprese, dopo circa 80-120 giorni dalla semina, quando il baccello è ancora tenero ma i semi si sono completamente ingrossati.
Dopo due o tre raccolte la pianta cesserà di fiorire e andrà estirpata.
Fagioli: uso in cucina e proprietà terapeutiche
Lessi, al sugo con la pasta o il riso, in minestre e minestroni.
Il fagiolo è ipotensivo, diuretico, emolliente e antinfiammatorio.
I baccelli di fagiolo, in compresse o in infuso, sono efficaci per curare l’ipertensione, per abbassare il livello di colesterolo, per abbassare il livello della glicemia e nella cura del sovrappeso e dell’obesità, perché riducono il senso di fame e anche l’assorbimento dei principi nutritivi.
Sono anche alleati di apparato cardiaco e circolazione sanguigna.
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