Nei mesi estivi, con prolungamenti anche in autunno, le colture orticole sono esposte agli attacchi larvali delle nottue (nome che accomuna molte specie di lepidotteri). Le larve di queste farfalle, simili a grossi bruchi, restano inattive nel terreno durante il giorno ed escono allo scoperto di notte, attaccando generalmente il colletto delle piante e scavando all’interno dei fusti, ma aggrediscono anche foglie e frutti.
Di solito le minuscole uova sono di colore giallo, mentre le larve hanno i toni del marrone con striature più scure irregolari su tutto il corpo: entrambe si trovano sul terreno. L’adulto è attivo da aprile a giugno ed è di colore scuro tendente al grigio, con un corpo visibilmente peloso.
Per fare alcuni esempi le larve Heliothis armigera si nutrono di foglie, fiori e frutti, di orticole, piante ornamentali, tabacco, mais; Mamestra brassicae ama divorare il fogliame delle brassicacee; Agrotis segetam (e altre specie) prediligono invece le radici, e in genere si annidano quindi nel terreno, ai piedi delle piante.
Fra le larve più dannose, quelle dell’oziorrinco, che si nutrono delle radici e del colletto di tutti i vegetali che incontrano; gli adulti da maggio all’autunno inoltrato fuoriescono del terreno nelle ore notturne per mangiare le foglie. L’adulto dell’oziorrinco è privo di ali e provvisto di un evidente rostro di colore bruno.
Particolarmente dannosa è la nottua che attacca il carciofo: depone le uova in prossimità del colletto e da queste fuoriescono larve che scavano gallerie all’interno delle nervature principali delle foglie per poi passare all’interno del fusto, fino ad arrivare alla base dei capolini. I danni possono essere ingenti e, in caso di forte infestazione, le piante devono essere distrutte.
Nottue: danni causati
I frutti aggrediti da queste larve marciscono o rallentano la maturazione sino a interromperla. Sulla pianta potete rinvenire le sostanze di rifiuto di questi insetti, che spesso da origine anche a muffe scure, portando alla perdita del raccolto. Fusto, radici e colletto presentano gallerie che le nottue scavano di notte e utilizzano di giorno per nascondersi.
Nottue: piante minacciate
Attaccano diverse specie ortive e diverse piante, come cavoli, cicorie, spinaci, patate, lattuga, bietole, cetrioli, mais, pomodori, fagioli, ravanelli, carote, piante ornamentali (garofano, gladiolo, rose, ecc.), alberi da frutto, girasole, ecc.
Nottue: difesa
Si può ricorrere a diverse soluzioni:
- distruzione delle parti lese;
- esche avvelenate (a base di metiocarb);
- trattamenti a base di infuso di assenzio e, in casi particolarmente gravi, piretro o altre sostanze (Acquista su Amazon);
- impiego di Bacillus thuringiensis: ha dato buoni risultati nella lotta alle nottue (acquista su Amazon).
Considerate che, una volta che le larve riescono a penetrare all’interno del fusto della pianta, gli insetticidi potrebbero non riuscire a raggiungerle e non avere più effetto.
Nella scelta dei prodotti commerciali da inserire in strategia dovete tenere conto degli effetti collaterali su altri insetti presenti, quali tripidi, aleurodidi, fillominatori, richiedendo pertanto un’attenta valutazione caso per caso, quasi serra per serra.
Le sostanze attualmente in commercio sono diverse:
- Regolatori della crescita (lufenuron, metoxifenozide, ecc).
- Larvicidi: soprattutto i piretroidi (cipermetrina, alfa-cipermetrina, ecc.), che offrono un ampio spettro d’azione e un elevato potere abbattente. Oltre i piretroidi sono buoni larvicidi anche indoxacarb e metaflumizone. Acquista su Amazon
Tra i larvicidi, anche clorantraniliprole ed emamectina benzoato, che agiscono sulla muscolatura dell’insetto, non sul sistema nervoso. - Prodotti biologici: diversi formulati contengono Bacillus thuringiensis, le cui tossine operano un ottimo controllo sulle larve dei lepidotteri, senza incidere sul profilo residuale dei raccolti (acquista su Amazon).
Azadiractina, ottenuta dalla pianta di Neem (anche se la sua azione non è stata studiata a sufficienza).
Helicoverpa armigera nucleopoliedrovirus: un baculovirus specifico contro Heliothis.
Spinosad: utilizzabile in agricoltura biologica perché deriva dal batterio Saccharopolispora spinosa; controlla nottue e altri insetti, tra cui il tripide.
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Nottue: prevenzione
Per evitare la presenza di queste voraci larve potete zappare la terra intorno alle coltivazioni, oppure proteggere il colletto della pianta mediante collari di cartone. Potete anche procedere a periodiche sarchiature del terreno, smuovendo il terreno con un rastrello, per portate in superficie larve e uova di questo insetto e procedere alla loro eliminazione.
Alcuni rimedi naturali, come gli infusi di timo o salvia, dalle proprietà disinfettanti, possono essere utilizzati da repellenti per le nottue.
Per la nottua del carciofo, durante il periodo in qui questo parassita vola intorno alle piante, può essere utile trattare le piante con infuso di pomodoro, che svolge un’importante azione repellente.
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