AntracnosiAntracnosi: si tratta di una malattia, potenzialmente molto dannosa, causata da numerosi ceppi di funghi, che sopravvivono nel corso degli anni sui residui vegetali, e favorita da condizioni climatiche fresche e umide.

Questi funghi entrano nella pianta approfittando delle ferite prodotte dalla caduta delle foglie o dagli agenti atmosferici (gelo, grandine, vento) e, propagandosi tramite le spore che rimangono tra i residui vegetali sul terreno, sopravvivendo per lunghi periodi anche durante l’inverno, aggrediscono principalmente i germogli, le foglie più giovani e i piccoli fogliari nel periodo primaverile (grazie al clima caldo umido di cui hanno bisogno), mentre i rami più grossi possono essere colpiti in qualsiasi periodo dell’anno.


Appaiono piccole macchie color ruggine che tendono a crescere e a scurirsi, assumendo forme rotondeggianti, di dimensioni molto variabili e caratterizzate da una depressione centrale. L’antracnosi è una patologia che può avere conseguenze fatali per la pianta se non si interviene tempestivamente e in modo appropriato.

Antracnosi: piante minacciate

L’antracnosi può colpire diversi tipi di piante, tra cui fagioli, fave, piselli, cetriolo, ceci, fragole, melone, camelia, ciclamino, azalea, rododendro, quercia, noce, platano, leccio e molte altre.

Antracnosi: difesa

Agire in maniera veloce è il segreto per combattere la malattia. E’ necessario prima di tutto eliminare le foglie colpite disinfettando le forbici prima di ogni taglio per non contaminare nuovamente la pianta e in seguito utilizzare un prodotto fungicida a base di rame o zolfo (acquista su Amazon) o in alternativa prodotti triaziolici o propiconazolo. Se a essere colpito è un ortaggio non si può pensare di recuperare la pianta. Per evitare di far ammalare le altre è necessario eliminarlo e bruciarne i resti.

Antracnosi: prevenzione

Cogliete ed eliminate velocemente le foglie, i residui vegetali e i frutti caduti, per ridurre la fonte di contagio. Evitate in ogni modo di bagnare il fogliame durante l’irrigazione. In caso d’infezioni pregresse, effettuate trattamenti preventivi, già all’ingrossamento delle gemme, dopo ogni pioggia primaverile, con un fungicida a base di rame (acquista su Amazon) o con poltiglia bordolese.

Effettuate corrette rotazioni, evitate di seminare fitto ed, eventualmente, disinfettate i semi lasciandoli a bagno per 15 minuti in decotto di equiseto.

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