La rinite è un’infiammazione con edema della mucosa nasale, caratterizzata da gocciolamento e ostruzione nasale, di solito causata dal raffreddore comune o da un’allergia.
Il naso è la parte delle vie aeree superiori che più frequentemente è soggetta alle infezioni. La rinite può essere acuta (di breve durata) oppure cronica.
La rinite acuta è generalmente provocata da infezioni virali, ma può anche essere dovuta ad allergie o altre cause. La rinite cronica di solito si sviluppa in associazione alla sinusite cronica (rinosinusite cronica).
La rinite è caratterizzata da un’ostruzione nasale continua, molto fastidiosa, accompagnata o meno da ipersecrezione sierosa o purulenta, se vi è una sovra infezione batterica. In seguito a ciò si perde transitoriamente la capacità di percepire gli odori e i sapori, ossia anosmia e ageusia. Altri sintomi accompagnatori frequenti sono starnuti, lacrimazione e cefalea.
Secondo degli studi condotti negli Stati Uniti una percentuale variabile tra il 10% ed il 30% degli adulti soffre di questo disturbo.
Rinite: cause e tipi
Ancora oggi, molto spesso, la causa precisa di una rinite non è nota, nonostante i tentativi diagnositici messi in atto da medico e paziente. La rinite può essere classificata sostanzialmente in tre tipi:
- Rinite infettiva: comprende le forme dainfezioni batteriche e virali acute e croniche.
- Rinite allergica: si tratta della forma scatenata dall’inalazione dipollini, muffe, peli di animali, polvere, balsamo del Perù, e altri simili allergeni che possono essere inspirati.
- Rinite non allergica o vasomotoria: comprende la rinite autonomica, la riniteormonale, atrofica, gustativa, la rinite medicamentosa e quella indotta da farmaci.
Rinite infettiva
Rinite virale – E’ il raffreddore comune ed è causata da virus: rhinovirus, virus influenzali e para-influenzali.
Rinite batterica – E’ causata da batteri e, nella maggior parte dei casi, segue un raffreddore comune virale di cui costituisce una complicazione. I sintomi possono perdurare fino a 6 settimane e la patologia può evolvere in sinusite acuta o cronica.
Il sintomo più comune della rinite infettiva è costituito dalla comparsa di uno “scolo di muco giallastro” che si sovrappone agli usuali sintomi del comune raffreddore.
La diagnosi può essere formulata in base alla anamnesi, all’esame otorinolaringoiatrico e alla eventuale esecuzione di esami colturali sul muco nasale atti a evidenziare il germe responsabile e la sensibilità agli antibiotici (antibiogramma).
La diagnosi delle forme sinusitiche si avvale anche degli accertamenti radiografici del cranio (es. radiografico convenzionale e TAC).
Rinite allergica
La rinite allergica è provocata da una reazione del sistema immunitario a un agente ambientale scatenante. I più frequenti comprendono: polvere, muffe, pollini, lattice, piante, alberi e animali (acari, insetti, peli di animali). I dati epidemiologici suggeriscono che gli inquinanti possono peggiorare la rinite (inquinamento urbano, fumo di tabacco, gas inquinanti, ecc.).
L’aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono una causa frequente di rinite e asma.
I sintomi possono essere: starnuti, gocciolamento e ostruzione nasale, prurito, giramenti e dolori di testa, lacrimazione degli occhi (a volte congiuntivite). Nei casi più gravi, l’infiammazione può diventare cronica e interessare l’orecchio, con conseguente rischio di perdita parziale dell’udito. Il medico può diagnosticare una rinite allergica in base ai sintomi. Spesso il soggetto presenta una storia familiare di allergie.
Sebbene possa diventare un disturbo fastidioso per tutta la vita, di solito non mette in pericolo la salute generale.
Dalla ricerca Doxa Pharma “La cura della Rinite Allergica” emerge che i pazienti con rinite giungono alla diagnosi in media dopo circa 5 anni dalla comparsa dei sintomi, con un picco di oltre 10 anni di ritardo nel 16% dei casi. I motivi di questo ritardo e del conseguente ritardo delle terapia sono: l’eccesso di autodiagnosi e la sottovalutazione della patologia da parte del paziente, la scarsa conoscenza delle linee guida, delle comorbilità e delle metodiche diagnostiche da parte di Farmacisti e Medici di Medicina Generale.
Diagnosi
Il medico richiederà l’anamnesi del paziente e della famiglia ed esaminerà i sintomi con cui si manifesta la rinite allergica. Osserverà la cavità nasale con il rinoscopio e valuterà l’efficienza della respirazione nasale attraverso un esame di rinomanometria.
Attraverso il Prick Test o il test di provocazione nasale individuerà gli allergeni. Nel primo caso versando in piccole incisioni sul braccio del soggetto una goccia del possibile allergene, nel secondo facendogli inalare la sostanza ipotizzata e misurandone la reazione.
Il dosaggio delle IgE allergene-specifiche nel siero è altrettanto importante e di accuratezza sovrapponibile a quella dei test cutanei.
Terapia
Le linee guida dell’OMS ci ricordano:
- La rinite allergica dovrebbe essere considerata come un fattore di rischio per l’asma.
- E’ stata riclassificata sulla base della durata come: intermittente o persistente (sintomi per più di 4 giorni a settimana e per più di 4 settimane).
- La severità viene classificata come “lieve” e “moderata/severa”, secondo l’intensità dei sintomi e gli effetti sulla qualità della vita.
- Si raccomanda un approccio terapeutico “a gradini”, che tenga conto del tipo e della severità della rinite allergica.
- Il trattamento dovrebbe associare: allontanamento dell’allergene (quando possibile); terapia farmacologica, immunoterapia.
- Dovrebbero essere ottimizzati i fattori ambientali, quelli sociali e il trattamento, per permettere ai pazienti di condurre una vita normale.
- Nei pazienti con rinite allergica persistente dovrebbe essere indagata l’esistenza di asma mediante: anamnesi, esame obiettivo e (se possibile) valutazione dell’ostruzione bronchiale e della sua reversibilità.
La prima cosa da fare è allontanare l’allergene o almeno limitarne il contatto. Ma non sempre questo è possibile, quindi in genere si ricorre ai farmaci.
E’ buona norma, prima di ricorrere ai farmaci, lavare il proprio naso con irrigazioni di soluzione fisiologica, per allontanare gli allergeni e le altre sostanze irritanti dalla mucosa nasale.
I farmaci più usati sono gli antistaminici, i cortisonici nasali, i cromoni topici e gli antileucotrienici, in realtà, tutti farmaci che si limitano a combattere i sintomi, senza condurre a una risoluzione definitiva della malattia.
L’unica terapia in grado di modificare la storia naturale della rinite allergica è l’immunoterapia specifica: il vaccino antiallergico, efficace se correttamente prescritto e somministrato. Se disponibili, devono essere usati vaccini standardizzati. Questa terapia consiste nel somministrare per via sublinguale o per via sottocutanea piccole quantità di allergene, al fine di indurre il sistema immunitario a non riconoscere più quella sostanza “irritante” come allergene, bensì a tollerarla.
L’immunoterapia sottocutanea è indicata:
- In pazienti non sufficientemente controllati dalla farmacoterapia convenzionale.
- In pazienti in cui gli antistaminici orali ed i farmaci intranasali non controllino sufficientemente i sintomi.
- In pazienti che rifiutano la terapia farmacologica.
- In pazienti in cui i farmaci producono effetti collaterali importanti.
- In pazienti che non vogliono assumere farmaci per tempi prolungati.
Dott. Fabio De Bartolomeis: falsi miti
“Ci sono tante false credenze da sfatare: è opinione comune pensare che il trattamento della rinite allergica, così come di tutte le allergie, sia rappresentato dall’uso degli antistaminici. Non è vero che gli antistaminici sono la panacea di tutti gli allergici, non rappresentano la terapia principale da praticare nella rinite allergica. Molte persone assumono antistaminici per mesi o anni come automedicazione o, cosa più grave, dietro il consenso di medici che vedono nell’antistaminico un’innocua scorciatoia. Voi cosa scegliereste tra una pillola e un farmaco ad azione locale, assorbito o metabolizzato in quantità prossime allo zero?
Ancora più grave è il trattamento della rinite allergica con cortisonici orali o addirittura iniettivi, e ancora il ricorso a vasocostrittori nasali. Cortisonici sistemici e vasocostrittori non sono per nulla menzionati tra le linee guida di trattamento della rinite allergica. Il primo farmaco da utilizzare, nelle forme persistenti di rinite, è il cortisone nasale spray, perché è l’unico farmaco efficace per ’spegnere’ a 360 gradi quella flogosi persistente alla base della rinite allergica.
Secondo mito da sfatare: non è vero che i vaccini non funzionano. Se questa convinzione ancora arieggia tra vecchi colleghi e pazienti è perché l’immunoterapia è stata praticata male, magari da medici non allergologi o perché non c’erano le conoscenze e le integrazioni diagnostiche di cui oggi disponiamo: diagnostica molecolare, citologia nasale. Circa un anno fa l’AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) ha consentito la rimborsabilità di alcune immunoterapie (alle graminacee) da parte del SSN, proprio in virtù dei risultati positivi che negli ultimi anni l’immunoterapia ha dimostrato in fiumi di pubblicazioni scientifiche.”
Rinite allergica: rimedi naturali
Liquirizia
Molto indicata per il trattamento naturale delle allergie grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Combatte anche la tosse e ci aiuta a espettorare. Potete assumerla sotto forma di infuso, estratto, pastiglie o direttamente succhiando la radice per estrarne il succo.
Le persone che soffrono di ipertensione o che stanno assumendo farmaci, devono prima consultare il medico. Acquista su Amazon
Miele
Il miele contiene polline in piccole quantità. Mangiandolo regolarmente, si espone gradualmente l’organismo a questo allergene, abituandolo.Acquista su Amazon
Tè verde
Questa salutare pianta contiene un composto che ostacola la produzione di istamina, riducendo e alleviando la reazione allergica e i sintomi. Potete prenderne due o tre tazze al giorno o assumerlo sotto forma di estratto o compresse. Acquista su Amazon
Estratto di semi d’uva
E’ un naturale anti-istaminico, ossia inibisce il rilascio di istamina nel corpo. Per chi soffre di allergie, l’estratto di semi d’uva offre sollievo da varie reazioni allergiche, compresa la rinite causata da sostanze irritanti. Acquista su Amazon
Altri rimedi naturali:
- Ribes nigrum in macerato glicerico: antinfiammatorio, antistaminico e analgesico, stimola la produzione di cortisone endogeno senza effetti collaterali. Sarebbe opportuno iniziare ad assumerlo almeno un mese prima della presunta data di inizio dell’allergia. 50-60 gocce in poca acqua 2 volte al giorno, primo mattino e primo pomeriggio. Acquista su Amazon
- Vitamina C anche da rosa canina, che agisce sul sistema immunitario e sull’alterazione delle mucose. Acquista su Amazon
- Carpino in macerato glicerico (mg): allevia lo spasmo respiratorio, scioglie il muco, ripara la mucosa.
- Perilla frutescens (acquista su Amazon), omega 3 (acquista su Amazon), olio di enotera (acquista su Amazon): limitano gli stati infiammatori.
- Curcuma longa: diminuisce il rilascio di istamina. Il dosaggio giornaliero in estratto secco è di 800 mg. Acquista su Amazon
- Melo cotogno e propoli (Acquista su Amazon): azione antinfiammatoria del sistema respiratorio e bronco-polmonare.
- Olio essenziale di Caieput: è un decongestionante, può essere usato per inalazioni.
- Manganese oligoelementi specifico per le costituzioni allergiche. Associato a zolfo che ne potenzia l’effetto. In commercio troviamo gli oligoelementi già combinati in fialoidi monodose e devono essere assunti a giorni alterni, lontano dai pasti, a bocca pulita, cioè senza aver fumato, mangiato caramelle o altro, poco prima della somministrazione, vanno trattenuti qualche minuto sotto la lingua per velocizzarne l’assorbimento. Acquista su Amazon
Rinite non allergica o vasomotoria
Questa forma di rinite può essere causata da un ampio numero di sostanze differenti, generalmente irritanti. In molti casi non è dato identificare una causa precisa o specifica di infiammazione. Si parla in questo caso di rinite vasomotoria o rinite non-allergica o ancora di rinite idiopatica.
Sono diversi e molteplici gli stimoli non specifici che possono indurre questo tipo di rinite. Fra questi, in particolare, si segnalano le variazioni di alcuni parametri ambientali (temperatura, umidità, pressione atmosferica) o del tempo, oppure la presenza nell’aria di irritanti (odori, fumi, smog, profumi), fattori alimentari (l’assunzione di cibi piccanti, alcol), ma anche fattori emotivi e la stessa eccitazione sessuale.
I meccanismi che stanno alla base della rinite vasomotoria non sono stati ancora completamente chiariti, ma si ritiene che tutti questi stimoli (triggers) non allergici comportino una dilatazione dei vasi sanguigni all’interno dei tessuti del naso, con conseguente vasodilatazione, edema locale (congestione nasale) e rinorrea (scolo di muco dal naso).
La rinite vasomotoria talvolta può coesistere con una rinite allergica, dando luogo a un quadro noto con il nome di “rinite mista“. La patogenesi della rinite vasomotoria non è chiara ma sembra coinvolgere meccanismi di infiammazione neurogena.
La rinite vasomotoria sembra essere significativamente più comune nelle donne rispetto agli uomini, e questo fatto ha portato a sospettare (ma non vi sono ancora evidenze al riguardo) che gli ormoni possano giocare un importante ruolo in essa. In generale l’insorgenza di questa forma si verifica dopo i 20 anni di età, in contrasto con la rinite allergica che può svilupparsi a qualsiasi età.
I soggetti affetti da rinite vasomotoria tipicamente sperimentano la sintomatologia (naso chiuso, diminuita percezione degli odori, scolo di muco in rinofaringe) a essa collegata per tutto l’anno, anche se i sintomi possono esacerbarsi in primavera e in autunno, quando i rapidi cambiamenti del tempo sono più comuni.
Diversi agenti antistaminici, fra cui l’azelastina, applicato localmente come spray nasale, possono risultare utili ed efficaci per il trattamento della rinite vasomotoria. Il fluticasone propionato o la budesonide (entrambi farmaci di tipo steroideo) in forma di spray da spruzzare nelle narici possono essere utilizzati per il trattamento sintomatico.
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