FaringiteLa faringite è un processo infiammatorio della mucosa faringea. Queste patologie possono essere suddivise in:

Acute: sono infezioni generalmente di tipo virale che rappresentano spesso l’estensione di processi acuti che interessano in origine le cavità nasali. Possibili, anche se meno frequenti, sono le infezioni di origine batterica, spesso riscontrabili in forma di sovrainfezione.

Croniche: sono di frequente riscontro. A una fase iniziale di tipo catarrale, in cui la mucosa faringea appare fortemente arrossata e ricoperta da abbondante catarro, spesso fa seguito una fase ipertrofica, caratterizzata da una mucosa rilevata da piccoli ammassi di tessuto linfatico.
Tale processo può sfociare successivamente in una fase finale atrofica, dove la mucosa appare pallida, liscia, sottile, con una trama vascolare ben evidente e priva di secrezioni tanto da apparire asciutta e secca. Questi processi insorgono spesso in soggetti che presentano specifici fattori favorenti sia di tipo generale che locale.


Fattori generali sono: le patologie gastro-intestinali ed epatiche, il diabete, le malattie renali, oltre che fattori ambientali e lavorativi o abusi di fumo e alcool.
Tra i fattori locali quelli più importanti sono rappresentati sia dai processi infiammatori cronici del naso e dei seni paranasali (la continua discesa di secrezioni catarrali e talora mucopurulente in faringe determina un quadro di infiammazione cronica), che dalle infiammazioni croniche di adenoidi e tonsille (faringotonsilliti).

Faringite: cause

È causata nella maggior parte dei casi da agenti virali, meno spesso da agenti batterici e ancor più raramente da altre cause. Tra le cause virali le più comuni sono l’adenovirus, il morbillo, l’influenza e la mononucleosi; gli streptococchi tra quelle batteriche.

Faringite: sintomi

La sintomatologia caratteristica delle faringiti croniche è rappresentata da faringodinia (dolore alla deglutizione), bruciore, sensazione di corpo estraneo e di solletico (vellichio), talvolta da tosse stizzosa e prolungata e necessità di raschiare in gola; cefalea, nausea, vomito, dolore addominale. Più raramente si mostrano congiuntivite, diarrea o malessere generalizzato.

Faringite: diagnosi

Per avere la certezza della diagnosi è necessario effettuare un tampone faringeo. Il tampone classico inviato in laboratorio ha il vantaggio di testare anche i possibili antibiotici da utilizzare (antibiogramma), ma necessita solitamente 3-5 giorni per ottenere i risultati. Molto spesso però è necessario iniziare una terapia prima di aver ottenuto i risultati ufficiali dal laboratorio. Ciò che è di fondamentale importanza è effettuare sempre il tampone PRIMA di iniziare qualsiasi terapia antibiotica. Il risultato del tampone, infatti, può essere alterato anche da una singola somministrazione di antibiotico.

Da qualche anno ormai esistono dei “tamponi rapidi” che sono in grado di fornire i risultati dell’infezione da SBEGA (Streptococco b-emolitico di gruppo A) entro pochi minuti. Questi test sono molto affidabili, permettono di escludere o confermare una infezione faringea da SBEGA come buona sensibilità e possono essere effettuati dal pediatra anche a domicilio. Il test rapido, però, ha la capacità di individuare soltanto lo SBEGA; al contrario i tamponi effettuati in laboratorio possono identificare la presenza di altri agenti patogeni.
E’ sempre utile consultare il pediatra in questi casi, ma è anche importante sapere che la gola di tutti noi è normalmente “colonizzata” da diversi batteri (detti commensali). Ciò vuol dire che alcuni batteri vivono normalmente in questa parte del tratto respiratorio e, cosi come in altre zone del corpo (es. colon), vivono in equilibrio con l’uomo aiutandolo, inoltre, a difendersi da altri agenti infettivi. Ad esempio, altri streptococchi (che non appartengono al gruppo A – “non SBEGA”) sono commensali della gola normalmente individuabili in soggetti asintomatici e non necessitano di alcun trattamento antibiotico.

Altro segno specifico dell’infezione da SBEGA è l’elevazione del TAS, o titolo anti-streptolisinico. Questo test riflette una pregressa infezione, ma non è utile per diagnosticare l’infezione acuta da SBEGA.

Faringite: trattamento

Il trattamento delle faringiti croniche non prevede una vera e propria terapia; in genere è meglio cercare di eliminare i fattori scatenanti. Sollievo può derivare dall’uso di inalazioni con sostanze balsamiche, antinfiammatori per bocca e collutori. Molto utili le terapie inalatorie con acqua sulfurea e salsobromoiodica.


Nel solo caso di faringite batterica (confermata tramite tampone faringeo), si somministrano antibiotici, fra cui la classe delle penicilline che rimangono il farmaco di scelta, fra cui amoxicillina, benzatin-penicillina, penicillina V. Il razionale della terapia antibiotica è quello di eradicare la possibile infezione batterica; in particolare, benché la maggior parte delle forme siano virali e quindi non suscettibili di terapia antibiotica, gli antibiotici vengono utilizzati per contrastare la possibile infezione da Streptococcus beta-emolitico di gruppo A. In caso di sospetta allergia si somministra l’eritromicina. I corticosteroidi e i FANS vengono utilizzati per ridurre la sintomatologia.

All’interno della faringe, l’ingrossamento delle adenoidi può portare alla necessità dell’asportazione chirurgica delle stesse, soprattutto se rendono la respirazione difficoltosa.

Faringite: rimedi naturali

Propoli

Grazie alla sua azione antisettica e antiinfiammatoria, è un potente rimedio naturale contro la faringite acuta. Stimolando il sistema immunitario aiuta a sconfiggere più velocemente le infezioni. Acquista su Amazon

Miele ed eucalipto

Il miele (Acquista su Amazon) e l’eucalipto (Acquista su Amazon) sono tra i prodotti più indicati per le cure naturali della faringite. Il miele: un vero e proprio antibiotico naturale, dalle qualità antinfiammatorie, antibatteriche e  antisettiche, è in grado di recare grande sollievo alle mucose irritate.

Per un elevato potere sedativo si possono benissimo aggiungere dei chiodi di garofano (acquista su Amazon): quattro o cinque, in un piccolo barattolo di miele, lasciando il preparato in frigorifero per una notte intera; il mattino seguente, dopo aver rimosso i chiodi di garofano, si avrà un potente rimedio a cui attingere nell’arco della giornata.

Aceto di sidro di mele

Mescolate 1 cucchiaio di aceto di sidro di mele e 1 cucchiaio di miele in una tazza di acqua calda e bevete prima che si raffreddi. Acquista su Amazon

Acqua tiepida salata

In 250 ml di acqua tiepida sciogliete un cucchiaino di sale ed effettuate i gargarismi per disinfettare la gola.
E’ un ottimo rimedio della nonna per combattere la faringite in modo del tutto naturale.

Omeopatia

Belladonna 5CH3 granuli ogni 2-3 ore. Angina di gola con dolore più accentuato sul lato dx che si irradia verso le orecchie, bruciore, secchezza, sensazione di costrizione e gonfiore delle tonsille. Può esserci febbre in grado di raggiungere rapidamente valori elevati, sudorazione e cefalea di tipo pulsante.

Mercurius solubilis 9CH: 3 granuli ogni 3 ore. Tonsillite purulenta con difficoltà di deglutizione che provoca accumulo di saliva in bocca e fuoriuscita della stessa dalle labbra (scialorrea). Il soggetto avverte un sapore metallico e la sua lingua è ingrossata e ricoperta da una patina giallastra. Ha febbre con brividi a fior di pelle e la sudorazione non arreca alcun sollievo.

Lachesis 5CH3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola con faringe e tonsille color porpora, deglutizione molto dolorosa, tendenza alla suppurazione, specie al lato sinistro, oppure mal di gola che comincia a sinistra e poi migra a destra. Respirazione difficile che causa un bisogno d’aria. Può esserci tosse. Peggioramento con una leggera pressione.

Alimentazione

E’ consigliato seguire una dieta che introduca alimenti che possono aiutare le difese immunitarie dell’organismo a sconfiggere l’infezione, ad esempio: aglio, cipolla, salvia, rosmarino, timo, carota, spinaci, sedano, zenzero, ananas fresco, arance.

Altri rimedi

  • Latte caldo con un cucchiaio di miele e un rosso d’uovo.
  • Succo di limone con aggiunta di un cucchiaino di miele; da sorseggiare ogni due ore. Da bere freddo. Variante calda: scaldare sul fuoco acqua con succo di limone e usare il miele per dolcificare; bere ogni quattro ore.
  • Bollire due grammi di pepe e bere tre tazze al giorno.
  • Fare dei gargarismi con olio essenziale di mango e miele aggiunto ad acqua tiepida per sfiammare la gola.

Faringite: prodotti utili

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