Come rimproverare un caneCome rimproverare un cane se combina un guaio o se disobbedisce? Se ti stai chiedendo se il rimprovero è una pratica sbagliata ti assicuriamo che non è così, rimproverarlo è normale non è un errore, ciò che influisce sul richiamo da fare al cane è “come lo si fa”. Utilizzare modi sbagliati, troppo violenti, infatti, crea cani ansiosi, impauriti, aggressivi, inibiti… ed è quindi importante scegliere con attenzione il nostro atteggiamento in questi momenti delicati della vita del nostro amico peloso.

Esiste quindi un modo corretto per rimproverare un cane? La base di tutto sta nell’ascolto reciproco tra uomo e animale. Non devi dimenticare però che il tuo amico peloso non è un essere umano e per questo interpreta e capisce i tuoi rimproveri a suo modo. Questo perché il cane lavora per “associazione di idee”: se compie un’azione che porta un effetto positivo per lui è una buona azione, che può ripetere; al contrario se scatena un effetto negativo per lui è un’azione che non va compiuta, pericolosa.

Quando si convive con un animale in casa sono tanti i comportamenti sbagliati che il cucciolo può adottare: fare i suoi bisogni fuori dalla lettiera per cani, mordere oggetti a cui non dovrebbe avvicinarsi, graffiare mobili e accessori della casa.

In questi casi quella che per noi è una normale punizione, quello che faremmo con un bambino o con un adulto in caso di conflitto, per lui avrebbe un effetto controproducente, gli farebbe pensare che il suo padrone è aggressivo e instabile e non ne capirebbe il motivo.


E allora come rimproverare un cane senza scatenare in lui paura, sottomissione o rabbia? Per evitare questi sentimenti negativi è bene fare un rimprovero con un secco NO, che indichi disapprovazione e critica sul gesto che ha compiuto. Usiamo un tono autoritario, sicuro e tranquillo, senza lanciare urla spropositate che lo spaventerebbero senza insegnargli nulla.

Dopo il NO è inutile e controproducente dilungarsi in ramanzine come se fosse un bambino a cui spiegare le cose “No, piccolo, queste cose non si fanno perché se no dopo la padroncina diventa triste e tu non vuoi che…”. Dopo il NO secco, ignoratelo per qualche minuto, come se non esistesse, per consolidare il messaggio negativo sul suo comportamento appena compiuto.
Poi, potete riaccoglierlo tra le vostre braccia e coccolarlo, per fargli capire che gli volete bene e che il vostro rifiuto era dovuto soltanto a una sua azione particolare che non deve ripetere.

Il NO deve essere ripetuto ogni volta che il cane mette in atto l’azione indesiderata, perché altrimenti lo confonderete soltanto. Se non volete che salga sul divano, non dovete permetterglielo mai, utilizzando il NO, deciso e pacato allo stesso tempo.

Vostri atteggiamenti da evitare

  • non colpitelo sul muso o con calci;
  • non minacciatelo;
  • non agitatevi con movimenti delle braccia eccessivi;
  • non gridate;
  • non spingetegli il muso nelle feci o nell’urina (situazione che, in realtà, non dispiace al cane);
  • non sgridatelo coccolandolo contemporaneamente, perché non capirebbe il rimprovero;
  • usate il NO nel momento giusto, perché il cane lo assocerà al suo comportamento appena messo in atto;
  • siate coerenti;
  • evitate prediche e sermoni ridondanti e inutili.

Impegnatevi a stabilire un buon rapporto basato sull’ascolto in modo tale da capire che il vostro NO è il peggiore dei rimproveri che può ricevere, una condanna a quello che ha fatto. Ragionando per automatismi imparerà ad ascoltare la vostra voce e si ricorderà che quella sua azione negativa avrà come seguito il vostro disappunto.

Educare un cane: letture consigliate

Potete acquistare su Amazon alcuni manuali che possono aiutarvi a educare il vostro caro amico.

  1. L’educazione del tuo cane – Qui troverai tutte le informazioni e i consigli per evitare gli errori che potrebbero rovinare l’amicizia e la convivenza con il tuo quattrozampe.
  2. La strada insieme. Il metodo gentile nell’educazione del cane (DVD) – Con Clarissa v. Reinhardt uomini e cani raggiungono insieme il successo nel training. Nel film Clarissa lavora con i cani ed espone le sue riflessioni sulla convivenza con il più antico compagno dell’uomo. Emerge il ritratto di una donna che incontra i cani con amore, rispetto ed attenzione.
    L’ubbidienza di base è “costruita” seguendo un training “logico”, in armonia con il comportamento naturale del cane, passo dopo passo; ogni esercizio viene spiegato dettagliatamente e ripetuto lentamente. Nel film l’uomo e il cane imparano insieme al campo-scuola e durante le passeggiate nel bellissimo paesaggio del Chiemgau. Voi imparate a usare la voce e il linguaggio del corpo in sintonia con il carattere del vostro cane. In questo modo l’uomo e il cane si divertono lavorando insieme.
  3. Educare o rieducare il cane – Capita a molti di ritrovarsi in casa un cane disubbidiente, ribelle, che non ne vuole sapere di rispettare le regole, rende la vita difficile per la famiglia di cui fa parte e può arrivare perfino a costituire un pericolo per gli estranei, per lo stesso padrone o i suoi familiari. Questo manuale spiega sia come educare bene il cucciolo, sia come correggere i comportamenti indesiderati del cane adulto perché il vostro amico sia equilibrato e felice al vostro fianco.

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