Come pulire gli occhi al gatto: è molto importante procedere alla pulizia degli occhi del vostro piccolo amico, la loro corretta igiene assolve al duplice scopo di contrastare l’insorgere di fastidiose patologie (la congiuntivite soprattutto) e di migliorare l’aspetto estetico, evitando ad esempio, nei gatti a manto chiaro, il formarsi della colorazione rossa del pelo nell’angolo nasale dell’occhio. Questo fenomeno è dovuto all’ossidazione della porfirina, un pigmento contenuto nelle secrezioni oculari che a contatto con l’aria assume una colorazione rossastra che lascia una traccia permanente sul pelo del micio.
Inoltre, se non pulito accuratamente, il liquido lacrimale a lungo andare si accumula sul pelo attorno agli occhi, incrostandosi e rendendo piuttosto difficile la sua rimozione.
Come pulire gli occhi al gatto: con quale frequenza?
La pulizia degli occhi va effettuata secondo le esigenze di ogni singolo gatto, in linea di massima è sufficiente eseguirla una volta a settimana. Alcune razze però come ad esempio Persiani, Exotic Shorthair e tutti i gatti con il muso appiattito e il bulbo oculare particolarmente sporgente, necessitano di attenzioni più frequenti, perché hanno delle secrezioni più abbondanti rispetto alle altre razze.
E’ comunque opportuno pulire gli occhi del gatto ogni qual volta si verifichino alcune circostanze, quali ad esempio:
- irritazione causata da polvere, terreno o sabbia
- lacrimazione scarsa o assente
- fastidio provocato da detersivi, deodoranti o sostanze aggressive.
Come pulire gli occhi al gatto: le manovre corrette
Gli occhi sono una zona molto sensibile e spesso il gatto cerca di sottrarsi al nostro tocco. Per questo motivo è molto importante abituarlo a lasciarsi manipolare sin da cucciolo, facendo in modo che associ il momento della pulizia a qualcosa di molto piacevole.
Fatelo abituare gradualmente, associandoli al gioco, agli strumenti che vi serviranno per pulirgli gli occhi.
Ecco come procedere:
- lavate le mani con acqua e sapone, per evitare che i germi raggiungano gli occhi del gatto;
- prendete delle garze morbide, da preferire ai batuffoli di cotone che solitamente lasciano pelucchi fastidiosi sul muso del micio;
- applicate il prodotto scelto sulla garza;
- passate delicatamente la garza (o il batuffolo di cotone) sull’occhio, partendo dall’angolo interno e andando verso l’esterno. Evitate di fare troppa pressione, in presenza di una “ostinata” incrostazione, effettuate una sola passata, lasciate che il liquido ammorbidisca lo sporco e poi ripetete cambiando garza.
È molto importante non utilizzare la stessa garza per entrambi gli occhi, perché in presenza di infezioni potreste trasferire i germi da un occhio all’altro.
Un aspetto che può risultare fastidioso è che il gatto scappi o reagisca. Per questo motivo è importante imparare a muoversi bene già dall’inizio. I gatti odiano sentirsi costretti, per cui è impensabile afferrarli senza rimediare almeno un paio di graffi. Dato che la zona interessata è quella del viso, dovete semplicemente posizionarvi dietro di lui, senza afferrarlo, ma cominciando lentamente a fargli vedere cosa avete in mano.
Approfittate di questo momento per verificare la presenza di eventuali segni anomali:
- occhi arrossati o gonfi
- opacità, presenza di macchie o colorazione insolita
- lacrimazione eccessiva o purulenta
- sporgenza o affossamento
- difficoltà a tenere gli occhi aperti.
Potrebbero essere la spia di infezioni o altre patologie in atto; in tal caso meglio rivolgersi tempestivamente a un veterinario.
Come pulire gli occhi al gatto: quali prodotti usare?
In commercio sono disponibili molti prodotti specifici, se però il gatto ha particolari problemi, sarà il veterinario a indicare quale articolo abbinare alla terapia farmacologica.
Occorre ricordare che la cute dei nostri amici animali, quindi anche quella del micio, ha un pH diverso dal nostro ed è anche molto più sensibile. Ecco perché è importante evitare di utilizzare prodotti scelti a caso o magari prelevati dall’armadietto dei medicinali, senza tenere minimamente conto delle eventuali controindicazioni.
In caso di indecisione sul prodotto da scegliere, è possibile tranquillamente usare altre soluzioni pratiche ed economiche, come:
- acqua tiepida
- acqua fisiologica
- acqua borica
- infuso di camomilla.
Un aspetto controverso legato all’uso di questi prodotti è che spesso non si presta attenzione alla sterilità di questi prodotti. Acqua fisiologica e acqua borica, se conservate in modo opportuno non dovrebbero creare problemi. Al contrario, la semplice acqua o la camomilla andrebbero bollite prima di essere usate, naturalmente dopo averle fatte raffreddare. Tutto ciò, a patto di applicarle con garze sterili, possibilmente morbide.
Un’alternativa altrettanto valida è rappresentata da alcune soluzioni disponibili in commercio, specifiche per tutte le esigenze, come salviettine e gel detergenti, spesso dotati anche di proprietà disinfettanti, decongestionanti o lenitive.
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