Come coltivare i peperoni: il peperone è un arbusto perenne che viene coltivato come annuale. Ha foglie di colore verde chiaro e i fiori sono bianchi. Si distinguono dalla forma ma anche dal colore e dall’uso che se ne vuole fare. Ci sono peperoni lunghi, cilindrici, triangolari e così via. I colori sono il rosso, il giallo, il verde che può essere anche screziato di giallo e di rosso.
Varietà
Le varietà ibridate, più resistenti alle malattie, hanno ormai soppiantato, nella produzione industriale, le vecchie, che sono però ottime (più profumate e saporite) per le coltivazioni familiari, e sono:
- quadrato d’Asti
- Golia
- grosso di Nocera
- Cuneo
- corno di Bue
- sigaretta di Bergamo
Come coltivare i peperoni: clima e terreno
Clima
Il peperone è una pianta tipica dei climi caldi, molto sensibile alle variazioni di luminosità e temperatura. Le condizioni ottimali per la sua crescita sono rappresentate da temperature che oscillano tra i 16-18°C di notte e i 25-28°C di giorno. Al di sotto dei 10°C arresta l’attività vegetativa, tollera temperature comprese tra 0 e 4°C solo per tempi molto brevi. Giornate lunghe e luminose sono indispensabili per una buona fioritura e allegagione.
Temperature troppo elevate (30-35°C), associate o meno ad alta ventosità, causano una prematura caduta dei fiori e deformazione e caduta dei frutti. Un’esposizione eccessiva ai raggi solari può generare la cosiddetta “scottatura” sui frutti.
Terreno
La pianta del peperone richiede un terreno idealmente di ph compreso tra 6 e 7, ricco di sostanza organica e possibilmente sabbioso, con una buona dotazione di calcio e ben drenato. La preparazione del terreno per i peperoni richiede una vangatura profonda per favorire il drenaggio dell’acqua.
Per controllare il livello di pH, procuratevi un piaccametro in farmacia o nei negozi specializzati, seguendo le istruzioni riportate.
Il terreno deve essere preparato alcuni mesi prima della semina o della messa a dimora, in modo che abbia il tempo di assorbire gli elementi nutritivi. La vangatura, in funzione della grandezza del sito e della destinazione della coltura, può essere eseguita manualmente con la vanga, aiutandovi con un piccone in presenza di terreno molto duro, o con la motozappa.
Concimazione
Il peperone è una pianta esigente in fatto di concimazione, per 5 mq di coltura richiede ben 15-20 kg di compost o di letame ben maturo (acquista su Amazon) interrato durante i lavori di preparazione del terreno (ottima la cornunghia: acquista su Amazon). E’ una pianta che ha bisogno di elevate quantità di microelementi, soprattutto magnesio, per cui può essere opportuno, soprattutto nei terreni poveri, integrare la fertilizzazione con una distribuzione di litotamnio (50 g/mq) o di farina di rocce (200 g/mq).
Nei terreni sabbiosi o sciolti, specie se la sostanza organica è scarsa, risultano indispensabili delle concimazioni di copertura a base di azoto.
Per la fertilizzazione con lo stallatico, procedete in questo modo:
- dopo aver tracciato il primo solco, distribuite nello stesso, a spaglio, dello stallatico maturo, utilizzando una forca;
- utilizzate le zolle del secondo solco (parallelo al primo) per coprire lo stallatico collocato nel primo solco;
- distribuite letame nel secondo solco e copritelo con le zolle del terzo, e così via, fino a completare l’intero appezzamento.
Lasciate riposare il terreno così lavorato fino al momento della semina.
Come coltivare i peperoni: semina e trapianto
Semina
A causa della lunga germogliazione (10-15 giorni) e delle elevate esigenze termiche di questi frutti, la semina diretta in pieno campo è poco praticata e di solito sostituita da quella in semenzaio. Acquista i semi su Amazon
In base alle condizioni climatiche l’epoca di semina va da gennaio-febbraio (Sud) e febbraio-marzo (Centro-Nord).
Si può seminare in cassetta, in alveoli (acquista su Amazon), o in vasetti singoli (acquista su Amazon). L’ambiente deve essere riscaldato e luminoso: per la germinazione sono necessari almeno 7-8 giorni ed una temperatura di almeno 17-18°C, con un optimum a circa 25-30°C. Utilizzate circa 2 g di semi per ogni metro quadro di semenzaio.
Se decidete di effettuare la semina direttamente in campo, preferite postarelle, con 2-3 semi, posizionate a 50-60 cm di distanza.
Per accelerare il processo di germinazione, potete, prima della semina, porre a bagno i semi per 12-24 ore e dopo lasciarli asciugare in un luogo caldo per circa una settimana, cioè, fino a quando non abbiano emesso la radichetta.
Trapianto
Potete acquistare piantine già cresciute in negozi specializzati. In questo caso, fate molta attenzione quando le trapiantate in vaso o in piena terra, perché sono molto delicate.
Dopo circa 6-7 settimane dalla semina, quando le piantine hanno ben sviluppato la quinta foglia e il pericolo di gelate tardive è scongiurato, eseguite il trapianto (Sud: da marzo; Centro-Nord: metà maggio-giugno).
L’ideale è che il suolo abbia una temperatura di circa 20°C

Gabbie di supporto ai peperoni
Le file dovranno essere tracciate alla distanza di 70-90 cm tra di loro, in modo da avere circa 2-4 piante/mq, mentre le piantine verranno distanziate di circa 40-50 cm l’una dall’altra. Praticate una piccola buca di 7-8 cm di profondità e deponete la piantina con il suo pane di terra integro, quindi accostate il terreno ai suoi piedi, senza soffocarla. Fate attenzione a non sistemare la piantina troppo in profondità, per evitare fitopatie al colletto.
Distribuite vicino alla piantina una piccola quantità d’acqua, per permetterle di superare i primi stress idrici post-trapianto.
Per evitare che il peso delle ramificazioni laterali portanti frutti possa provocare rotture, potete ricorrere a robusti tutori, ai quali le piante vengono legate. Potete collocare questi paletti di legno o canne di bambù accanto alle piante già subito dopo il trapianto. Se doveste utilizzare per molti anni gli stessi tutori, premunitevi di trattarli con una soluzione di solfato di rame composta da 1,0-1,3 kg di prodotto ogni 10 litri d’acqua.
Come coltivare i peperoni: pratiche colturali
Annaffiature
Le innaffiature dovranno essere frequenti e omogenee, evitando di bagnare le foglie, in modo da mantenere il terreno sempre umido. Molto efficace allo scopo l’irrigazione a goccia, specie se abbinata alla pacciamatura, che contribuisce anche al controllo delle malerbe sulla fila.
Innaffiate il semenzaio ogni 3-4 giorni, con l’ausilio di uno spruzzino o di doccetta e dopo il trapianto circa una volta a settimana.
Sarchiatura
Eliminate le erbe infestanti con regolari sarchiature (smuovere il terreno con una zappa), che hanno anche lo scopo di rendere il terreno più arieggiato (acquista un sarchiatore su Amazon).
Concimazione
Se avete eseguito con cura e in modo appropriato la concimazione durante la preparazione del terreno, potete evitare di concimare durante l’intero ciclo produttivo. Comunque, per stimolare la crescita si può distribuire, subito dopo il trapianto, macerato di ortica (acquista su Amazon) diluito al 20%.
Potatura
Asportate foglie e rametti secchi con un coltellino affilato e disinfettato (acquista su Amazon le cesoie per potatura). Il principale obiettivo della potatura è di equilibrare continuamente carico di frutti e superficie fogliare. In caso sia di eccessiva, che di insufficiente carico di frutti, la pianta reagisce generalmente con aborti fiorali ripetuti. La potatura del peperone è una vera e propria arte, che richiede anni di esperienza per raggiungere livelli di eccellenza.
Utile è la cimatura, che consiste nell’asportare le gemme apicali quando i primi frutti si sono ingrossati.
Rincalzatura
Spesso si esegue una leggera rincalzatura (ammucchiare terra attorno al piede delle piante) qualche settimana dopo il trapianto, per proteggere il colletto dall’attacco di malattie fungine e per stimolare l’emissione di radici avventizie.
Pacciamatura
I peperoni necessitano di un’umidità costante del terreno, altrimenti i frutti assumono un gusto amaro. La pacciamatura aiuta a mantenere l’umidità del suolo, tuttavia, se messa troppo presto durante la stagione, può ridurre la temperatura del suolo. Un telo in plastica nera (acquista su Amazon), o uno strato di ghiaia (acquista su Amazon), possono scaldare il terreno a inizio stagione; utilizzateli prima di mettere a dimora le piantine, così da preparare il terreno in anticipo. Per evitare di raffreddare il terreno, non utilizzate pacciamatura costituita da fieno, foglie sminuzzate, plastica bianca o erba tagliata, prima di mettere in terra le piantine di peperone.
Tecnica colturale
Avvicendamento: non andrebbe mai ripiantato sullo stesso terreno per almeno un paio di anni ed è consigliabile che sia seguito da un ortaggio appartenente ad un’altra famiglia.
Consociazione: si associa bene a carciofi, insalate, finocchi, cavoli, piselli, cicoria e porro.
Video: Coltivare i peperoni 1 (by Giardinaggio Portale)
Video: Coltivare i peperoni 2 (by Giardinaggio Portale)
Come coltivare i peperoni: raccolta
Secondo la varietà i peperoni si raccolgono quando il colore, le dimensioni e il peso delle bacche sono quelli caratteristici. Anticipate di qualche giorno la raccolta dei primi frutti per alleggerire l’impegno della pianta che così potrà destinare le risorse su altri frutti. Per evitare la spaccatura delle branche, tagliate i peduncoli dei frutti con le forbici o con un coltello affilato.
Dopo ogni raccolta, è consigliabile annaffiare il terreno.
La raccolta inizia verso i primi di luglio e si protrae per tutta l’estate. Da 10 mq di terreno si ottengono in media 25-35 kg di bacche.
Come coltivare i peperoni: conservazione
Mondati, lavati, asciugati, tagliati a falde o listarelle e messi in un doppio sacchetto di plastica (c’è il rischio che possano conferire odore e sapore ad altri prodotti vicini) possono essere conservati in freezer, a crudo. Potete congelare anche la peperonata già pronta, in contenitori ermetici. I peperoni piccoli e dolci sono ottimi sott’aceto.
Hanno proprietà stomachiche, diuretiche, eccitanti, antireumatiche e antinevralgiche.
Come coltivare i peperoni: malattie e parassiti
Prevenzione malattie
- utilizzate sesti d’impianto allargati per permettere una maggior circolazione dell’aria e una migliore diffusione della luce;
- evitate di bagnare le foglie durante le annaffiature;
- limitate le concimazioni azotate;
- staccate i frutti con le forbici, in modo da non provocare lacerazioni ai tessuti;
- stabilite rotazioni ampie tra le colture;
- usate solo sostanza organica ben compostata.
Trattamenti specifici
E’ possibile prevedere dei trattamenti per il controllo delle malattie fungine a base di rame o con decotto di equiseto, macerato di aglio e cipolla, propoli ed oli essenziali.
Parassiti e malattie
- Cancrena pedale: per controllarla adottate una rotazione lunga della coltura (3 e più anni prima di reimpiantarla nello stesso terreno); garantite lo sgrondo dell’acqua dal suolo; contenete le concimazioni.
- Batteri, alternaria e botrite: limitate la fittezza d’impianto e le concimazioni; innaffiate senza bagnare le foglie e i frutti; solo se necessario intervenite con prodotti a base di ossicloruro di rame.
- Piralide: si nutre dei frutti e li danneggia dall’interno. Si previene evitando la vicinanza al mais e si combatte con preparati a base di Bacillus thuringiensis.
- Peronospora: la più temibile tra le crittogame; si previene utilizzando seme sano, prevedendo ampie rotazioni (4 anni), assicurando alle colture drenaggio e arieggiamento ed eliminando subito i frutti infetti.
- Antracnosi: si combatte con trattamenti a base di rame. La coltivazione del peperone lontana da quella del fagiolo è un’utile pratica preventiva.
Come coltivare i peperoni in vaso
Per la coltivazione in vaso, tenete conto delle indicazioni fornite per la messa a dimora in terra.
Prevedete un vaso largo e profondo (acquista su Amazon) almeno 40 cm. Utilizzate piantine già pronte, da collocare nei vasi (una per ogni vaso) non prima della metà di aprile, quando la temperatura esterna, compresa quella notturna, si è intiepidita.
Il materiale migliore è la terracotta (acquista su Amazon), che trattiene meglio il calore e, grazie al suo peso, sostiene maggiormente il carico della melanzana matura.
Il vaso deve possedere dei fori di drenaggio, che consentono la fuoriuscita d’acqua e l’aerazione delle radici, riducendo il rischio di marciume radicale. Lavate i vasi con acqua calda e sapone, per rimuovere eventuali uova di insetti e batteri dannosi per la pianta.
Non riempite i vasi all’orlo; lasciate un margine di 2-5 cm per il pacciame: utilizzate cortecce, cortecce frantumate, o compost. Il pacciame riduce la perdita di umidità e aiuta a tenere bassa la temperatura del suolo.
Utilizzate un terriccio di medio impasto e ben concimato con un fertilizzante completo, per fornire ai peperoni tutti gli elementi nutritivi necessari.
Praticate un foro nel terriccio e inserite la piantina con il pane di terra delicatamente, stabilizzandola premendole della terra intorno ai piedi.
Per sostenere la pianta, prevedete un tutore di ferro o di legno alto almeno 50 cm (acquista su Amazon), al quale andrà legato il fusto con un filo di rafia incrociato a 8. Un classico sostegno a gabbia (acquista su Amazon) servirà per sostenere la crescita dei peperoni con portamento a cespuglio.
Collocate il vaso in una zona soleggiata: i peperoni amano i climi caldi e le esposizioni protette e soleggiate. Le innaffiature devono essere profonde e costanti ma non sulle foglie, per non favorire lo sviluppo di malattie crittogamiche.
Durante la crescita è particolarmente utile una somministrazione di macerato d’ortica (acquista su Amazon) oppure di un fertilizzante a pronto effetto (acquista su Amazon)(ogni una o due settimane).
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