Chemioterapia in pastiglie per tumore al polmoneChemioterapia in pastiglie per tumore al polmone: la chemioterapia consiste nell’impiego di particolari farmaci detti citotossici o antiblastici per distruggere le cellule tumorali. Può ridurre il diametro tumorale e migliorare sintomi quali mancanza di respiro, tosse, espettorato con strie di sangue e dolore al petto. Nei casi più avanzati, la chemioterapia può essere utile per controllare la sintomatologia e assicurare una buona qualità di vita.

I chemioterapici sono somministrati a volte per via orale sotto forma di compresse, ma più comunemente sono iniettati direttamente in vena (somministrazione per endovena). In questo caso, la chemioterapia si riceve in ospedale nel reparto per pazienti esterni, ma talvolta potrebbe richiedere un breve ricovero di uno-due giorni.

Ciascun ciclo di chemioterapia dura alcuni giorni ed è seguito da un periodo di riposo di alcune settimane per consentire all’organismo di superare gli effetti collaterali. Il numero totale di cicli dipende dalla risposta del tumore alla terapia.


L’immunoterapia sta gradualmente sostituendo la chemioterapia nella lotta del tumore al polmone.

Chemioterapia in pastiglie per tumore al polmone

Alcuni farmaci chemioterapici, da soli o in associazione a terapie endovenose, possono essere presi per bocca sotto forma di capsule o compresse. In questo caso spesso sono consegnati al paziente che li può assumere a casa propria. È importante avere alcune accortezze:

  • farsi spiegare bene e per iscritto:
    • quante compresse prendere;
    • quando prenderle;
    • per quanto tempo;
    • a che ora in relazione ai pasti;
  • chiedere se le medicine devono essere conservate in frigorifero o a temperatura ambiente. In ogni caso devono essere tenute fuori dalla portata di bambini e animali domestici;
  • toccare il meno possibile i medicinali e lavarsi bene le mani dopo averlo fatto per evitare irritazioni della pelle;
  • se si dimentica un giorno la pastiglia, non prenderne mai una doppia dose il giorno successivo, ma consultare il medico;
  • se non si riesce ad assumere la medicina o questa provoca disturbi contattare il proprio medico;
  • le sostanze attive contenute nei medicinali sono eliminate in parte attraverso le urine e le feci, perciò far scorrere bene l’acqua dopo essere stati in bagno.

Chemioterapia in pastiglie per tumore al polmone non a piccole cellule

Nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule la chemioterapia si usa talvolta dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidiva. Può anche essere utile per ridurre il diametro tumorale prima della chirurgia o per alleviare i sintomi nel caso in cui questa sia impossibile.

I chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule sono cisplatino, carboplatino, gemcitabina (Gemzar®), vinorelbina (Navelbine®),paclitaxel (Taxol), docetaxel (Taxotere) e pemetrexed (Alimta®).

I farmaci si somministrano spesso in combinazione, ad esempio carboplatino + paclitaxel, vinorelbina + cisplatino o carboplatino, gemcitabina + cisplatino o carboplatino.


Tipi diversi di carcinoma polmonare non a piccole cellule possono essere trattati con combinazioni diverse di chemioterapici. Oggi è possibile ottimizzare la chemioterapia scegliendo i farmaci in base all’istologia. Ad esempio il pemetrexed è più attivo della gemcitabina per i tumori non squamosi mentre per i tumori squamosi è esattamente il contrario.

Chemioterapia in pastiglie per tumore al polmone a piccole cellule

I chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule sono il cisplatino o il carboplatino in combinazione con l’etoposide. In alternativa si può usare anche una combinazione a base di ciclofosfamide, epirubicina e vincristina convenzionalmente indicata come regime CEV.

Si deve, tuttavia, tenere presente che per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule sono stati utilizzati diversi regimi di combinazione e gli studi clinici hanno dimostrato che sono tutti ugualmente efficaci. Di conseguenza, i farmaci utilizzati e la periodicità degli schemi terapeutici possono variare. Se la malattia è in progressione dopo il trattamento, si può raccomandare il regime CEV. È possibile utilizzare anche il topotecan (Hycamtin®), che si somministra per infusione in vena o in capsule.

Chemioterapia in pastiglie per tumore al polmone: effetti collaterali

Gli effetti collaterali della chemioterapia possono essere lievi o molto fastidiosi, secondo l’intensità della dose erogata e della durata del trattamento. Ancorché fastidiosi, scompariranno alla conclusione del trattamento.

(Fonte: AIMaC; Associazione Italiana Malati di Cancro)

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