Linguaggio dei gattiIl linguaggio dei gatti racchiude tutta una serie di informazioni importantissime con le quali il vostro micio, attraverso odori, suoni e azioni manifesta i propri stati emotivi, le sue intenzioni. Se intendete stabilire col vostro piccolo amico un rapporto di convivenza speciale comprendere il suo linguaggio diventa un fattore essenziale. Inizialmente potrà sembrarvi strano o incomprensibile, ma non allarmatevi: con la pratica acquisirete confidenza e imparerete a comprendere ciò che il vostro gatto vuole dirvi.

Alla nascita, il gattino comunica unicamente con il tatto e l’olfatto, che lo portano istintivamente ad attaccarsi alle mammelle materne in cerca di cibo e calore. L’olfatto è forse il mezzo di comunicazione più importante. Solitamente il gatto lascia il suo odore sulle cose che gli stanno intorno; lo fa generalmente strofinando, graffiando e spruzzando per comunicare un segno di possesso ad altri animali che dovessero eventualmente transitare nei paraggi.


Anche l’uomo, tramite il proprio odore comunica col suo micio. Infatti, se avete accarezzato un altro gatto, anche a distanza di ore, o vi siete fatti una doccia, il micio farà di tutto per farsi accarezzare e lasciare di nuovo il suo odore su di voi (in tal caso prediligerà come zone quella sotto il collo, sulla fronte o alla base della coda, dove sono situate delle ghiandole che producono una sostanza recante l’odore distintivo del gatto).

Per marcare il territorio, i gatti spruzzano piccole quantità di urina sugli oggetti. Ciò avviene fortunatamente quasi esclusivamente in spazi esterni, dove il micio teme di più la minaccia degli estranei e dove gli eventi atmosferici rimuovono il suo odore. Se ciò dovesse accadere anche in casa, sarebbe indice di qualche problema.

Il linguaggio dei gatti si manifesta anche attraverso una comunicazione vocale che solitamente dà più forza alle espressioni visive:

  • Miagolio: così il micio richiama l’attenzione dell’uomo quando non riesce a comprendere bene il suo linguaggio, i cuccioli invece miagolano per reclamare l’attenzione materna. I gatti adulti comunicano prevalentemente tra loro senza miagolare, tramite l’odore e il corpo.
  • Fusa: sono una specie di brontolio che i gatti emettono facendo vibrare i muscoli della laringe mentre respirano (Perché i gatti fanno le fusa).
  • Sibilo e soffio: sono una sorta di avvertimento, se il vostro micio sibila e soffia è perché sta per perdere la pazienza, meglio perciò che giriate alla larga.
  • Grido: viene emesso quando il gatto è arrabbiato o spaventato, le femmine lo emettono quando sono pronte ad accoppiarsi, è simile ad un lungo ringhio ma più acuto o profondo.
  • Piagnucolio: viene generalmente emesso in caso di pericolo.

Linguaggio dei gatti: le espressioni del corpo

Quello del corpo è (dopo l’odorato forse) il codice di comunicazione più importante del gatto.

Sarebbe un errore interpretare il linguaggio dei gatti cercando di capire solo alcuni particolari come ad esempio la posizione della coda, delle orecchie, del pelo o un determinato suono. Il gatto comunica con tutto il corpo, sta a voi mettere insieme i vari dettagli per comprendere compiutamente ciò che il vostro micio vuole dirvi. Lo scopo principale del linguaggio corporeo è di evitare lo scontro fisico. Occhi, orecchie, testa, coda sono elementi importanti da osservare unitamente a tutto il resto.

  • Occhi: le pupille dilatate possono indicare agitazione, spesso provocata da paura o aggressività (ma anche curiosità). Se invece sono piccole, esprimono una certa sicurezza. Quando vogliono evitare un confronto, i gatti abbassano lo sguardo.
  • Orecchie: quando sono appena rivolte indietro e appiattite, comunicano generalmente ansia, più sono appiattite maggiore è lo stato di paura, alla quale si aggiunge aggressività se sono anche rivolte verso l’esterno. Se invece sono dirette in avanti comunicano in genere rilassamento o attenzione.
  • Testa: se la protende in avanti e verso l’alto, quasi a chiedere una carezza, il gatto è tranquillo (è molto tranquillo, se mette anche la lingua tra le labbra). La testa bassa invece manifesta solitamente ansia (o molta ansia se il micio si lecca le labbra). Se sta sulla difensiva oppure è disinvolto di solito solleva la testa.

Anche la coda e i baffi forniscono alcune interpretazioni (La coda del gattoI baffi del gatto).

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Linguaggio dei gatti: sintesi e curiosità

Proviamo a sintetizzare quanto sin qui esposto e a metterlo schematicamente in relazione con gli atteggiamenti usuali del vostro piccolo amico felino:

  • rilassato
  • difensivo
  • incuriosito
  • da cacciatore

Un micio rilassato presenta di norma occhi semichiusi, orecchie dritte e leggermente in fuori, coda bassa e corpo disteso.


Un gatto sulla difensiva generalmente mostra occhi spalancati e pupille molto dilatate, orecchie basse (sovente rivolte a terra) e coda bassa. Il dorso è inarcato e i peli rizzati nel tentativo di dissuadere l’aggressore dall’attacco.

Quando è incuriosito, il vostro piccolo amico felino tende ad avere occhi aperti con pupille dilatate, orecchie dritte rivolte verso l’oggetto che lo incuriosisce, coda alta lievemente ondulante (spesso con la punta rivolta in avanti), corpo eretto e orientato verso la cosa che lo rende curioso.

Un micio in posizione di caccia solitamente mostra occhi aperti e sgranati, pupille dilatate (come quando è incuriosito), orecchie rivolte verso la posizione della preda, coda distesa e bassa con la punta contratta, corpo aderente al suolo e movimenti cauti, lenti e felpati.

Un gatto aggressivo presenta generalmente occhi sgranati con pupille ristrette, orecchie indietro schiacciate sulla testa, coda bassa con i peli dritti che muove a scatti. Si dirigerà intenzionalmente verso il rivale preparandosi all’attacco abbassando la testa.

Concludiamo l’articolo il linguaggio dei gatti con una curiosità. Sembra che i gatti si avvicinino prima (e più volentieri) alle persone che non li guardano e che, quindi, almeno apparentemente gli mostrano disinteresse. Due gatti rivali fissano reciprocamente lo sguardo; una potenziale baruffa può risolversi silenziosamente se uno dei due distoglie lo sguardo e se ne va.

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Linguaggio dei gatti: letture consigliate

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