Coltivazione avocadoColtivazione avocado: la pianta è originaria di una vasta zona geografica che si estende dalle montagne centrali e occidentali del Messico, attraverso il Guatemala fino alle coste dell’Oceano Pacifico nell’America centrale.

La coltivazione di avocado in Italia e in Europa non è molto diffusa perché questa pianta da frutto predilige temperature diverse, in ogni caso ci sono tecniche di coltivazioni che permettono di avere una pianta d’avocado sul balcone o nell’orto.

L’albero è di taglia media e misura circa 10 metri d’altezza, anche se può raggiungere i 15-20 m. La chioma è ampia e frondosa e il tronco è ricoperto di una scorza grigiastra. Le foglie persistenti, lunghe dai 12 ai 25 cm, sono semplici, ovali e di colore verde. I fiori misurano 5-10 mm.


Il frutto è una drupa a forma di pera, lunga dai 7 ai 20 centimetri e con un peso che può variare dai 100 ai 1000 g. Presenta un grosso seme centrale di 3-5 cm di diametro. La polpa è di colore giallo verde o giallo pallido, l’epicarpo (o buccia) può essere di colore verde o melanzana, liscio o rugoso.

Varietà

  • Hass, varietà guatemalteca, coltivata in America, ma anche in Sicilia, dove il frutto si raccoglie da febbraio a fine giugno. Buccia rugosa e spessa a maturazione diventa viola. Resiste fino a -3°.
  • Fuerte, ibrido messicano-guatemalteco. Buccia liscia e sottile di colore verde scura. La raccolta va da dicembre a marzo. Resiste fino a -3° ma la sua produzione può risultare incostante.
  • Reed, varietà guatemalteca. Buccia liscia e forma più rotonda. E’ più sensibile al freddo e la raccolta è tardiva.
  • Bacon, ibrido messicano-guatemalteco. Buccia sottile e delicata, si raccoglie da ottobre a dicembre e resiste fino a -3°.

Coltivazione avocado: clima e terreno

L’avocado si sviluppa bene in zone dal clima temperato, soleggiato e dalle temperature abbastanza elevate. Non tollera il freddo e le gelate, e va quindi riparato dai venti troppo forti. Soffre temperature inferiori ai 4 °C.

Si adatta bene a qualsiasi tipo di suolo, predilige comunque un terreno a medio impasto, mescolato con ghiaia e sabbia per favorire il drenaggio e con compost o concime organico per renderlo fertile.

Evitate i terreni argillosi, che favoriscono i ristagni idrici, non sono ben arieggiati e possono compromettere una corretta crescita delle radici.

Coltivazione avocado: riproduzione

La riproduzione dell’avocado può seguire vari metodi.

L’innesto è molto praticato ma non è sempre di successo perché le piantine nate da seme possono mostrare molta variabilità rispetto alla resistenza al marciume radicale. Gli innesti preferiti sono lo spacco o l’intarsio laterale e possono essere innestati già a 4 settimane dopo la germinazione.

Taleemargotte possono essere usate con successo ma c’è molta differenza tra razze e razze nella reazione a queste pratiche: alcune piante radicano facilmente, altre fanno invece molta fatica. In generale le piante più difficili da radicare sono quelle delle indie occidentali.


La pianta di avocado è a rapido accrescimento. In soli tre anni può raggiungere le dimensioni di un agrume di dieci anni d’età. Le piantine che vengono innestate con il sistema della fitocella (contenitori alveolati), vengono messe a dimora sia nella stagione autunnale che alla fine dell’inverno. Attualmente si adoperano quasi esclusivamente sesti dinamici (accorgimenti che permettono di risparmiare spazio e tempo sulla coltivazione), poiché offrono numerosi vantaggi quali una migliore utilizzazione della superficie del terreno nel primo periodo di coltivazione e un rendimento nettamente superiore per ettaro. Inoltre vengono così abbattuti i costi della lavorazione.

La coltivazione dell’avocado a partire dal seme richiede delle cure particolari che consentano uno sviluppo del germoglio. Non appena prelevato, il seme deve essere ripulito da eventuali rimasugli di polpa e successivamente immerso in un bicchiere contenente dell’acqua in modo che la parte più stretta sia rivolta in alto.
Il seme non deve assolutamente toccare il fondo del bicchiere, la parte superiore, dalla quale uscirà il germoglio, dovrebbe rimanere al di fuori dell’acqua, infatti, si dovrebbe realizzare un supporto che mantenga il seme a galla. Le radici spunteranno in 2 mesi, quindi si prende il seme e si mette a dimora in un vaso che contenga del terreno leggero. Le innaffiature devono essere frequenti, soprattutto all’inizio, ma senza rischiare ristagni idrici.

Coltivazione avocado: pratiche colturali

Concimazione

Potete eseguire la concimazione dal mese di aprile fino a giugno, con concime organico (acquista su Amazon) che troverete facilmente in commercio. Ripetetela ogni anno.

Irrigazione

Irrigate abbondantemente il terreno, soprattutto nei mesi più caldi, ma non tanto da provocare ristagni d’acqua. In inverno, in caso di pioggia, si consiglia di non annaffiare fino a quando il terriccio non sembrerà asciutto. Acquista un tubo per irrigazione su Amazon

Potatura

Per una corretta coltivazione dell’avocado e per avere delle piante ben sviluppate si dovrebbe provvedere, nei primi anni di vita, a eliminare le foglie nella parte inferiore del fusto e alcuni rami secondari, in modo che crescano meglio i rami principali.

Dopo circa 3 anni dalla messa dimora, o quando i rami della pianta sono diventati abbastanza robusti, potete praticare una potatura di formazione, per far assumere all’avocado la forma che desiderate e per stimolare la produzione di rami secondari sui quali crescono i frutti.
Utilizzate cesoie disinfettate e affilate eseguendo tagli obliqui ed evitando di lasciare filamenti sui tronchi che possono attirare insetti dannosi. Acquista su Amazon le cesoie per potatura

Coltivazione avocado: raccolta e conservazione

Quando a una leggera pressione con le dita sul frutto, si forma un leggero avvallamento, la raccolta può iniziare. L’avocado matura da giugno fino a ottobre, in base alla varietà coltivata.

L’avocado arrivato al giusto punto di maturazione andrebbe consumato il giorno stesso. Nel caso ve ne avanzi metà, potete spennellare la superficie della polpa col succo di limone, coprire interamente con la pellicola trasparente e metterlo in frigo. Mangiatelo, comunque, il prima possibile.

Se l’avocado è ancora acerbo, conservatelo a temperatura ambiente, per farlo maturare. Se volete allungare i tempi di maturazione, riponetelo in frigo (mai nel freezer), dove la maturazione viene rallentata dal freddo.

Coltivazione avocadoColtivazione avocado in vaso

Prelevate un seme da un avocado ben maturo: tagliate il frutto a metà per lunghezza ed estraete il seme (è molto grande). Rimuovete dal seme qualsiasi residuo di avocado in eccesso, finché non è perfettamente pulito.

Il seme va posto in acqua fino a quando radici e fusto non sono sviluppati adeguatamente. Il modo più semplice per farlo è inserire 3 stuzzicadenti ai lati del seme in modo da poterlo posizionare sul bordo di una ciotola capiente. La parte superiore del seme (leggermente arrotondata o appuntita), deve essere collocata in alto, quella inferiore (leggermente più piatta) deve stare a contatto con l’acqua.

Collocate il contenitore su una finestra in un punto in cui il seme può ricevere alcune ore di sole al giorno (evitate troppa luce diretta). Aggiungete acqua se il suo livello scende sotto la parte inferiore del seme. Dopo 4-6 settimane dovrebbero emergere delle sottili radici dal fondo e un piccolo gambo dalla cima.

Quando lo stelo (gambo) raggiunge un’altezza di circa 6 cm, tagliatelo a circa 3 cm. questo dovrebbe accelerare il processo di formazione delle radici e produrre uno stelo più robusto.

Qualche settimana dopo la prima potatura, quando le radici sono spesse e sviluppate e il suo stelo ha nuove foglie, trasferite la piantina in un vaso. Utilizzate un vaso di circa 25-30 cm di diametro, con un terriccio ricco di sostanza organica e un buon drenaggio. Non interrate completamente il seme nel terreno, ricoprite le radici, ma lasciate la metà superiore esposta.

Subito dopo il travaso, annaffiate abbondantemente, bagnando il terreno delicatamente, ma accuratamente. Successivamente, annaffiate quanto basta per mantenere il terriccio leggermente umido, senza provocare ristagni. Collocate il vaso in un luogo dove potrà ricevere molta luce del sole, ma non troppo quella diretta, soprattutto se vivete in un clima molto caldo.

Quando il fusto della pianta raggiunge un’altezza di circa 30 cm, staccate le nuove foglie in crescita. Staccate le foglie in cima ogni volta che l’avocado cresce di altri 15 cm. Questo favorirà uno sviluppo più rapido e folto.

Alcuni Avocado possono impiegare alcuni anni per iniziare a produrre frutti, e altri anche più tempo o non produrne mai di buoni. Per accelerare questo processo, potete utilizzare l’innesto. Per eseguire questa procedura avrete bisogno di un albero di avocado (rigorosamente forte e sano) che sta già producendo buoni frutti e di una piantina di avocado alta almeno 60-75 cm.
Video: Innesto a scudetto

Con un coltello affilato praticate un taglio a forma di T sul fusto della pianta (porta innesto) a circa 20-30 cm dal suolo. Tagliate orizzontalmente circa un terzo dello spessore del fusto, quindi ruotate il coltello e tagliate circa 2,5 cm lungo il fusto verso il suolo. Usate il coltello per sbucciare la corteccia dal fusto. Evitate di tagliare troppo in profondità nel fusto: dovete limitarvi ad “aprire” la corteccia lungo il lato, per poter inserire un nuovo ramo.

Prelevate una gemma sana dall’albero prescelto: rimuovetela dall’albero praticando un taglio diagonale che inizia circa 1,2 cm al di sotto della gemma e termina circa 2,5 cm al di sotto di esso, quindi innestate la gemma nel taglio a forma di T praticato sulla vostra piantina. La parte verde sotto la corteccia delle due piante deve entrare in contatto. Fissate poi la gemma con delle bande elastiche o con fasce di gomma (che troverete facilmente in commercio).

In uno o due mesi (secondo il periodo di innesto, più breve in primavera) la gemma dovrebbe attecchire, formando un’unica pianta. Quando la pianta è perfettamente guarita, potete rimuovere le bande di gomma.

Una volta che il ramo innestato cresce di dimensioni sufficienti, dovrebbe iniziare la produzione di frutti di alta qualità, proprio come avrebbe fatto sul vecchio albero.

Annaffiate frequentemente, ma evitando i ristagni idrici. Il vaso dovrebbe contenere fori di drenaggio per una fuoriuscita facile dell’acqua. Utilizzate, con oculatezza, del fertilizzante organico specifico per favorire la crescita della pianta.

Video: Coltivare l’avocado in casa  (by corsodigiardinaggio.it)

Coltivazione avocado: malattie e parassiti

Il problema più comune per queste piante sono i ristagni d’acqua e il marciume radicale che si forma di conseguenza. Prevenitelo facendo molta attenzione alle innaffiature e scegliendo un terreno ben drenato.

Teme anche le mosche della frutta, che potete eliminare con antiparassitari specifici.
La pianta è sensibile a Phytophtora e Armillaria, ma può essere colpita anche da antracnosi e varie altre patologie, anche virali, quindi incurabili.

Avocado: uso in cucina e proprietà terapeutiche

E’ da usare più come ortaggio che come frutta. La polpa si può condire con olio, aceto, sale e pepe; si può aggiungere al condimento un po’ di senape e uno spicchio d’aglio schiacciato, oppure salsa aurora o maionese. La polpa cremosa può essere spalmata sul pane. Tagliato a dadini arricchisce l’insalata mista.

È indicato come protettivo dai raggi solari e si distingue per le sue proprietà nutritive. Tale frutto è infatti ricco di beta-carotene e glutatione, contiene potassio in quantità maggiori delle banane ed è altamente calorico (un frutto intero può equivalere a un filetto di bue). L’olio di avocado (acquista su Amazon) è indicato per rigenerare la pelle.

In alcuni individui può causare forme di allergia.

Viene usato anche in cosmetica poiché dai suoi semi vengono estratti vari tipi di olio dalle proprietà benefiche per la pelle e i capelli.

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