Test di avidità citomegalovirus risultatiTest di avidità citomegalovirus risultati: l’infezione da Citomegalovirus è la più frequente infezione congenita, dato che gli anticorpi materni non sono in grado di proteggere il feto; comunque sembra che solo le infezioni primarie della madre abbiano un impatto clinico in quanto caratterizzate da una fase di elevata viremia, molto meno rischiosa è la riattivazione di CMV durante la gravidanza, perché di regola la viremia non è presente. Pertanto, nel caso di una gravida, è fondamentale capire se si tratti o no di prima infezione.

Test di avidità citomegalovirus risultati

La diagnostica sierologica ricerca degli anticorpi specifici (IgG e IgM) per determinare la presenza (passata o presente) dell’infezione. Il test per rilevare gli anticorpi IgM viene usato per accertare recenti infezioni da citomegalovirus; sfortunatamente tale metodica, pur avendo una sensibilità diagnostica abbastanza alta, ha una specificità molto bassa. Si stima che tra le donne nelle quali si rileva una sierologia IgM positiva al citomegalovirus, soltanto il 10% partorirà un figlio infetto.


Può rivelarsi, allora, di una certa utilità il cosiddetto test di avidità, per datare l’infezione: un indice di avidità di 60-65% o oltre è segno di infezione risalente ad almeno 4 mesi prima (quindi, si può stare tranquilli), un indice di 30% o inferiore è segno di infezione primaria recente (quindi, più pericolo); valori intermedi di indice di avidità non riescono a datare con certezza l’infezione.

Test di avidità citomegalovirus risultati: amniocentesi

La diagnosi di infezione fetale è possibile mediante amniocentesi e ricerca del DNA virale nel liquido amniotico tramite PCR (polymerase chain reaction). L’esame può essere effettuato dalla 21° settimana e comunque non troppo precocemente rispetto all’insorgenza dell’infezione materna (almeno 6 settimane dopo), poiché la sensibilità del test si riduce con il conseguente aumento di falsi negativi.
La diagnosi di infezione fetale di per sé non è un indicatore di malattia.

Test di avidità citomegalovirus risultati: trattamenti prenatali

Non si conoscono trattamenti prenatali efficaci e sicuri per prevenire la trasmissione madre-feto dell’infezione né per ridurre le conseguenze di un’infezione congenita. I farmaci disponibili sono estremamente dannosi per il feto.


ARTICOLI CORRELATI

> Citomegalovirus
> Anticorpi anti citomegalovirus
> Patologie: indice generale