Ciao Roberto, volevo chiederti un parere sull’andamento degli eventi della nostra vita, sulla nostra reale possibilità di scegliere e dirigere gli eventi. Insomma, siamo noi a dirigere tutto quello che ci accade? Oppure siamo “accaduti”? Se siamo davvero parte integrante dell’esistenza, tutta la nostra vita, la nostra volontà non sono reali? È tutta un’illusione? Sono confuso, vorrei comprendere, ma al momento non riesco, mi puoi aiutare?
Un abbraccio
Suraj
Ciao Suraj, sì, credo tutto conduca a un’unica risposta: il libero arbitrio non esiste…
Le nostre scelte e i nostri comportamenti sono semplicemente il prodotto di ciò che è scritto sul nostro DNA e delle nostre esperienze vissute dal concepimento in avanti.
Così come neanche un centimetro quadrato del nostro organismo fisico è dovuto a una nostra scelta personale, anche il più semplice o il più sofisticato dei pensieri non è frutto di una nostra decisione, ma sale alla mente emergendo dal “nulla”, come reazione alle diverse configurazioni di stimoli interni ed esterni.
Fin dalla notte dei tempi, tutto accade da sé, senza la necessità di un improbabile intervento umano a dirigere il concerto dell’esistenza…
E fino a un certo punto tutto è filato liscio. Niente dubbi, paure, ansie… Fino a quando, centinaia di migliaia di anni fa, un uomo, il precursore di tutti i contaballe, non si attribuì per la prima volta il merito di qualche banale azione. Quello è stato il momento in cui l’ego ha messo per la prima volta piede sul palcoscenico dell’esistenza. E quella sensazione di potere personale è stata talmente inebriante da far sì che da allora l’ego si sviluppasse e diffondesse in un crescendo esponenziale, contaminando in poco tempo tutti gli esseri umani. Oggi ne siamo tutti affetti fino al midollo.
Dopo qualche anno dalla nascita diventiamo tutti contaballe professionisti e certificati. In realtà, tutto continua ad accadere da sé, ma a noi piace troppo pensare di essere in qualche modo artefici di ciò che accade intorno e dentro di noi. È come una potente droga. Per riuscire a disintossicarci da questo veleno devono verificarsi condizioni particolari. Investiamo talmente tanto nel costruire una nostra immagine su cui riporre tutte le nostre speranze, le aspettative, le gioie, che rinunciarci diventa quasi impossibile…
Qualche probabilità che l’ego stramazzi al suolo nasce soltanto quando si “tocca il fondo”: in questo caso la nostra immagine è talmente ridotta male che siamo finalmente disposti (se sopravviviamo alla paura e all’angoscia di sentirci “perduti”) a rinunciare al nostro falso sé e a riconoscere quella che è la vera realtà: non siamo mai esistiti come “persone”, è solo una falsa idea della nostra mente, una convinzione errata che ci tramandiamo di generazione in generazione ma che non ha nessun riscontro nella realtà…
Anche la scienza sta arrivando alle stesse conclusioni.
Il nostro cervello, così come tutto nell’universo, è costituito da particelle elementari e il comportamento di queste particelle segue quelle che sono le leggi fondamentali della fisica, che sono o deterministiche o casuali. Nessuna legge della fisica prevede il libero arbitrio. E anche la casualità, un aspetto importante nella meccanica quantistica, è più una ipotesi di lavoro che un fatto scientificamente accertato.
Tutto è predeterminato, anche se è impossibile conoscere l’infinita serie di eventi del passato per poter predire gli eventi futuri.
Alcune recenti ricerche evidenziano la nostra sostanziale impossibilità a compiere una scelta.
Negli anni ’80, Benjamin Libet attraverso alcuni esperimenti elettroencefalografici ha riscontrato che il cervello decide di compiere un’azione prima che il soggetto ne abbia consapevolezza e “scelga” a sua volta di compierla. In tempi più recenti, Haynes e colleghi utilizzando tecniche di neuroimaging (risonanza magnetica funzionale) hanno confermato i risultati di Libet dimostrando come il cervello decida sia quando dar luogo all’azione sia che cosa fare, prima che il soggetto divenga consapevole di voler compiere quell’azione.
Il cervello è sempre e da sempre un passo avanti a noi. È il raffinato software/hardware nella nostra testa che, stimolato dagli eventi, reagisce. Non siamo “noi” a prendere decisioni.
Tutto accade da sé. Le scelte le compie l’Esistenza, l’Uno, l’idea che siamo noi a decidere è soltanto un grosso e deleterio equivoco. E se non siamo noi a decidere le nostre azioni ma tutto avviene automaticamente, che senso ha credere di essere “persone”, esseri umani con una propria individualità? È un’evidente assurdità. Un chiaro controsenso.
Se non possediamo alcuna facoltà di compiere deliberatamente azioni, decidere comportamenti, scegliere pensieri, non possiamo affermare di essere “persone”, perché non c’è niente che ci differenzia da un tavolo o da un computer sofisticato.
Detto questo, tutti gli organismi corpo-mente che nella storia dell’“uomo” hanno compreso che in natura non esiste qualcuno che possa definirsi un “individuo” vivono più felicemente di quelli che non l’hanno capito, quindi di che ti preoccupi?
Questa comprensione ti rilassa, diventa meno stressante muoversi verso obiettivi e traguardi se sappiamo che non dipende da noi riuscire a raggiungerli o no. Riconoscendo questa verità, diventa più facile percepire il fluire eterno dell’esistenza e imparare a scorrere con essa, vivere la vita momento per momento, con gioia e consapevolezza…
Quando la sfolgorante carriera da commediante del tuo ego volgerà al termine e si avvierà lungo il viale del tramonto, entrerà in scena l’unico vero grande artista nel teatro dell’Esistenza, il Sé autentico… attore, regista, sceneggiatore, macchinista… ricopre ogni ruolo… Anche l’ego è opera sua… Gli piace giocare a nascondino con Sé stesso…
Rilassati, prova ad avere più fiducia nell’esistenza, lasciati trasportare con gioia nei luoghi che ha scelto di farti conoscere… In questo modo potrai cominciare a intuire Chi sei veramente… a percepire il senso profondo delle cose che accadono… fino a realizzare che tutto questo… sei Tu…
Roberto (contatti)
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