Caro Roberto, so che hai scritto altre volte a riguardo, ma hai ragione ad affermare che il discorso libero arbitrio è molto importante, e quindi eccomi con le mie domande (sarò de coccio come si dice a Roma 😀 ma a sta cosa ci voglio mettere una pietra sopra).
“Il libero arbitrio non esiste” “ tutto accade da se” “ non siamo artefici e responsabili del nostro destino”… Ma come si sposa questo con le tecniche per disinnescare gli automatismi inconsci, superare le ansie, restare centrati davanti ad eventi inaspettati, eliminare l’attaccamento..
Sono sforzi che scegliamo noi di fare, ci sforziamo per contrastare le abitudini del corpo-mente, o di accettarle come tali… mi sembra che un pizzico di libero arbitrio ci sia in questo… E credo che possiamo anche riuscirci a cambiare, dove mi sto sbagliando?
Quando dici che non abbiamo potere ti riferisci al raggiungimento dei nostri obiettivi (considerando tutte le varianti in gioco che potrebbero “decidere” diversamente)? O anche al fatto che potremmo essere liberi da paure e desideri? Perché io credo che potremmo liberarci dalle smanie e vivere e agire con leggerezza al punto che anche l’ambiente esterno “risponderebbe” creando le condizioni per cui ciò che è appropriato per noi si realizzi.
Dove sbaglio?
Volevo anche chiederti se hai letto il libro di Joe Dispenza “Cambia l’abitudine di essere te stesso”, io l’ho trovato bellissimo, degno di essere aggiunto alla bibliografia del vostro sito, però mi ha lasciata con i suddetti interrogativi, idem per ” Nessuno nasce nessuno muore” di Nisargadatta.
Grazie mille per la tua (spero) risposta. Ti abbraccio forte.
Anna
Ciao Anna, in effetti quello del “libero arbitrio” è un tema fondamentale. Comprendere o meno la sua non esistenza è lo spartiacque tra chi ha compreso la Realtà delle cose e chi no…
Alcune considerazioni:
1) I maestri illuminati affermano che Tutto è Uno, che l’individuo “non esiste”… Se l’individuo non esiste, chi compie le scelte per poter parlare di libero arbitrio? Come fai a coniugare le due affermazioni “l’individuo non esiste” e “il libero arbitrio esiste”? Il libero arbitrio di chi, se non esistiamo?
Nisargadatta: “L’individuo è soltanto il risultato di un fraintendimento. In realtà, non esiste. Sensazioni, pensieri e azioni fluiscono ininterrottamente, lasciando qualche traccia nel cervello e creando un’illusione di continuità. Non c’è nessun individuo, c’è solo il Tutto che identifica erroneamente se stesso con l’”io” e con il “mio”…”
Tony Parsons: “Il risveglio è semplicemente la realizzazione che non c’è nessuno, che non c’è un individuo separato. L’illusione del “me” separato cade e allora c’è ciò che è già – che è sempre – l’eterno amato, l’Uno, l’Assoluto…”
Mooji: “Tu sei pura Coscienza. Se davvero investigassi, non troveresti “qualcuno”, la “persona”, l’”individuo”… Tutto è solo Coscienza – il “tu”, il “me”, il parlare, l’ascoltare, il satsang, ognuno qui – tutto è solo Coscienza. Questa è la meravigliosa scoperta. La Coscienza che conversa con la Coscienza circa la Coscienza attraverso la Coscienza… Come è semplice!”
Adyashanti: “La verità è che tu sei già ciò che stai cercando. Stai cercando Dio con i suoi occhi. Non si tratta di te che diventi l’Uno; tu sei già l’Uno. La domanda da farsi è la seguente: sei un’espressione cosciente dell’Uno? L’Uno si è risvegliato a se stesso? Ti sei ricordato Chi sei veramente? E se sì, lo stai vivendo? Stai veramente vivendo consapevolmente in quanto Uno?”
Gangaji: “Nessuno si illumina! L’illuminazione è il riconoscimento che, per me, nella mia storia, colui che cercava la felicità in realtà non esiste nemmeno, non è veramente nulla, se non un insieme di pensieri nel flusso mentale, nella Consapevolezza…”
2) Nel 1997, in uno storico incontro, il computer Deep Blue sconfisse 3.5 a 2.5 il campione Kasparov (ai nostri tempi è ormai quasi impossibile battere il computer). Il gioco degli scacchi è, per antonomasia, il gioco basato su scelte molto intelligenti, dunque il computer compie delle scelte. Possiamo quindi affermare che possiede il libero arbitrio? No… non c’è nessuno “li dentro” che prende delle decisioni, è solo una questione di programmazione… Ad uno stimolo, la mossa dell’avversario, il computer non potrà far altro che rispondere con una azione programmata da qualcun altro, non scelta da sé.
L’unica differenza tra noi e il computer è che la nostra è una macchina più sofisticata. Tiene conto di fattori quali sensazioni, emozioni, percezioni uditive, visive, ecc., e si autoprogramma autonomamente. In base a ciò che è scritto sul nostro DNA e alle innumerevoli esperienze quotidiane, vengono rilasciate automaticamente nuove versioni del “software” per risolvere i “bug del sistema” e per rispondere con maggior efficacia alla “mosse” dell’Esistenza, con lo scopo di mantenere uno stato di benessere psicofisico, accrescere le probabilità di sopravvivenza ed evolvere…
Si tratta di “apprendimento automatico” (learning machine). Nel campo dell’intelligenza artificiale, siamo ancora lontani dal saper riprodurre nei computer sistemi di apprendimento automatico così sofisticati e complessi come quelli umani, ma, ad esempio nel settore delle applicazioni commerciali, già sono stati sperimentati algoritmi efficaci: molti sistemi di riconoscimento vocale utilizzano metodi di apprendimento automatico, così come i sistemi di apprendimento di autoveicoli senza persone alla guida, o il computer TD-Gammon, miglior software al mondo di backgammon, che ha migliorato le sue prestazioni giocando oltre un milione di partite contro sé stesso (ha imparato dall’esperienza a compiere scelte più efficaci).
E’ tutto automatico… Non c’è nessuno dentro la macchina corpo-mente “anna”… Ci sei Tu, l’Uno a dargli energia… ma le azioni avvengono da sé… senza la scelta “personale” di un “individuo” che in realtà non esiste…
3) Alcune ricerche, che andranno approfondite, evidenziano la nostra sostanziale impossibilità a compiere una scelta.
Negli anni ’80, Benjamin Libet attraverso alcuni esperimenti elettroencefalografici ha riscontrato che il cervello decide di compiere un’azione prima che il soggetto ne abbia consapevolezza e “scelga” a sua volta di compierla. In tempi più recenti, Haynes e colleghi utilizzando tecniche di neuroimaging (risonanza magnetica funzionale) hanno confermato i risultati di Libet dimostrando come il cervello decida sia quando dar luogo all’azione sia che cosa fare, prima che il soggetto divenga consapevole di voler compiere quell’azione.
Il cervello è sempre e da sempre un passo avanti a noi… È il raffinato software/hardware nella nostra testa che, stimolato dagli eventi, reagisce. Non siamo “noi” a prendere decisioni.
Se “decidi” di andare al mare, la scelta si è prodotta autonomamente, in base ad associazioni ed esperienze pregresse. La stessa cosa se “decidi” di iscriverti a un corso di crescita personale o di “lavorare su te stessa” per superare le ansie, eliminare l’attaccamento, ecc. E’ la macchina “anna” che si autoprogramma per mantenere uno stato di benessere, per aumentare le probabilità di sopravvivenza e per evolvere.
Anna non esiste, Tu sei l’Uno…
Lo so che può sembrarti strano, poco “romantico” e duro da digerire il fatto di non esistere… ma, in fondo, è solo una questione di abitudine… 😀
Tutto è Uno… chi sei tu? L’Uno, Dio, il Tutto… che si esprime attraverso il corpo-mente “anna”… il corpo-mente “roberto” e tutto il resto della materia inerte dell’Universo…
(non ho letto il libro di Joe Dispenza…)
ciao 😀
Roberto (contatti)
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