Innamoramento e amoreCiao Roberto, casualmente ho scoperto il tuo sito proprio in un periodo di grandi cambiamenti interiori. Per anni mi sono interessata all’esoterismo, ascolto Battiato, leggo Gurdjieff, ma solo ora mi sembra di comprendere davvero quale strada devo percorrere. Ora sto leggendo Osho, mi sono avvicinata a lui proprio grazie a te.

Dal momento che in questo momento provo un sentimento d’amore per una persona, purtroppo non corrisposto, mi sono soffermata in particolare sulle pagine che trattano dell’amore. Osho dice che per poter amare davvero dobbiamo prima imparare a stare da soli, imparare a non aver bisogno di un’altra persona perché bastiamo a noi stessi. Sarebbe davvero bello giungere a una simile condizione, ma mi sembra così difficile! Pensi che questo sia un obiettivo proponibile per un essere umano?

Un abbraccio.

Katia

È l’unico obiettivo proponibile per un essere umano.

Tutti stiamo già percorrendo la strada che conduce alla realizzazione del Sé, anche se pochi ne sono consapevoli. Nel risvegliarci, nel ricordare Chi siamo, paura della solitudine e bisogno dell’altro perdono di significato e vivere una relazione sentimentale diventa una pura scelta d’amore, non più contaminata da paure, bisogni, interessi egoici…

Un rapporto d’amore ci lascia sempre con un senso di insoddisfazione. Anche se non ne siamo consapevoli, è Amore ciò che desideriamo realmente, non una relazione d’amore. Noi stiamo cercando Noi stessi, Amore, ma, ignari del nostro reale obiettivo, rivolgiamo la nostra attenzione al sottoprodotto che può regalarci qualche istante della stessa gioia: una relazione sentimentale.

Lo stato d’animo che segue all’innamoramento è lo stesso di cui ci inebriamo quando troviamo Noi stessi, per questo è comprensibile che sia sempre presente in noi un forte desiderio di incontrare l’anima gemella (non sospettando di poter ottenere molto di più incontrando Noi stessi).

La differenza fondamentale tra i due eventi interiori:

nel caso dell’innamoramento la gioia sarà di durata molto breve; se ci immergiamo nell’oceano del nostro Sé la gioia sarà infinita.
Le (rare) volte che ci si innamora corrisposti, il nostro stato d’animo di felicità e appagamento si protrae per il breve lasso di tempo in cui la nostra storia d’amore è ancora avvolta da un alone di mistero e magia per poi gradatamente evaporare ai primi accenni di routine, possessività, gelosia, paura di perdere l’amato, etc. Quando si comprende Chi siamo, al contrario, lo stato di esultanza e gioia che ne scaturisce si rivela permanente, indissolubile e indipendente da ogni fattore esterno.

L’errore di valutazione si fonda nel credere di poter mantenere una condizione interiore di serenità e appagamento attraverso un legame sentimentale, mentre sarà possibile conservarla soltanto nel raggiungere stabilmente il nostro Sé autentico.

La felicità e il senso di pace che ci avvolgono quando siamo innamorati non dipendono dalla presenza dell’amato ma dal rilassamento che segue il raggiungimento dell’obiettivo. Nel centrare quello che riteniamo essere il nostro più ambito risultato, l’incontro con l’amato, la nostra mente interrompe la sua febbrile attività di ricerca, ogni tensione si dissolve e nel rilassarci permettiamo al nostro vero Sé (Amore) di emergere dalle profondità in cui lo teniamo segregato e di avvolgerci nel suo caldo abbraccio di tenerezza e di gioia.
Poco più tardi, con l’affievolirsi del sentimento d’amore, tutto si ripeterà di nuovo, la ricerca ricomincerà e le tensioni riappariranno. È un circolo vizioso che si interromperà soltanto nel momento in cui ci renderemo conto che non è una persona che dobbiamo corteggiare e conquistare, ma il nostro Essere.

La componente essenziale da cui deriva la nostra gioia, dunque, è il rilassarsi, l’”arrendersi”, non la presenza dell’amato. Quando siamo innamorati sono presenti entrambi gli elementi, sia l’amato che il rilassamento, e noi attribuiamo erroneamente la causa della nostra felicità alla presenza dell’amato.
Nel comprendere Chi siamo, gli obiettivi si convertono in preferenze, le tensioni svaniscono per sempre e uno stato d’animo permanente di gioia e serenità inonda la nostra vita.

Trovare Noi stessi, del resto, non ci impedirebbe di vivere meravigliose e appaganti storie d’amore, al contrario, ne favorirebbe la nascita, rimuovendo paure, gelosia, possessività e attaccamento, e aggiungendo alla felicità stabile del “ricongiungimento” con il nostro Sé anche le emozioni e le sensazioni che ci pervadono quando guardiamo negli occhi, teniamo per mano, facciamo l’amore con il nostro amato/a.

Realizzando il nostro vero Sé, la sensazione opprimente che manchi qualcosa alla nostra vita si dissolve per sempre e l’eventuale assenza di una relazione d’amore non scalfisce minimamente il senso di appagamento e la gioia che ci riempie il cuore…

Ciao Katia

Roberto (contatti)


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