In quanto tempo si sviluppa un melanoma: lo sviluppo del melanoma segue gli stessi processi degli altri tumori. Quando i geni contenuti nel DNA di una cellula rimangono in qualche modo danneggiati, la cellula si divide e inizia a crescere senza controllo né ordine, mutando alla fine in un tumore di tipo maligno.
Nel melanoma, il danno del DNA è di solito provocato da una sovraesposizione ai raggi UV, e le cellule coinvolte sono i melanociti, che producono il pigmento melanina. Di solito, il tumore primario si sviluppa a livello della pelle. Se non fermato in tempo, il melanoma cresce e si diffonde lungo l’epidermide prima di penetrare più in profondità negli strati sottostanti e, infine, arrivare a interessare i vasi linfatici e sanguigni.
R-Evolution: percorso di crescita interiore
In quanto tempo si sviluppa un melanoma
E’ impossibile definire con certezza la progressione del melanoma, di solito hanno uno sviluppo molto lento, ma a volte sono più aggressivi e la crescita può essere più rapida.
In altre parole, la maggior parte dei melanomi, passa diverso tempo (verosimilmente, anni) in fase di crescita cosiddetta “radiale” o “spreading superficial”, nella quale l’estensione della lesione si estende tangenzialmente alla superficie cutanea e una seconda fase cosiddetta di “crescita verticale” che può interessare tutta o più spesso parte della lesione: in questo momento la progressione del melanoma si sviluppa in profondità.
Oltre a questo tipo di melanoma, esistono altre tipologie (nodulare, polipoide) nel quale lo sviluppo è quasi da subito “verticale“. E maggiore è la profondità raggiunta, più probabile e veloce è la comparsa di metastasi a distanza.
Il melanoma maligno insorge almeno nell’80% dei casi su cute sana e nel 20% sul nevo. I melanociti del nevo possono degenerare in un tumore così come i melanociti della cute normale, e il fatto che il tumore insorga in un neo piuttosto che su cute sana è casuale.
In quanto tempo si sviluppa un melanoma: visita dermatologica
La visita dermatologica per nevi deve seguire questo flusso:
- visita su tutta la superficie cutanea escludendo lesioni atipiche in atto;
- identificazione del fattore di rischio del soggetto sul quale consigliare la periodicità dei controlli;
- scatto di foto panoramica della superficie cutanea al fine di favorire l’identificazione futura di elementi nati “ex novo”.
Il melanoma maligno ha diverse sottovarietà, ma la forma comune è quella a diffusione superficiale. Quindi vuol dire che per molto tempo – verosimilmente per anni – si allarga radialmente prima di diventare invasivo: un controllo all’anno quindi è più che sufficiente ed è riservato ai soggetti a maggior rischio.
Vi sono forme più veloci di melanoma, quale il melanoma nodulare, che insorgono come piccole rilevatezze cutanee: per questi, come prevenzione vale la regola principale della oncologia cutanea, cioè andare dal dermatologo se si vede una cosa nuova, qualunque essa sia e di qualsiasi colore.
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