Il dolore degli innocentiCiao. Provo a raccontarti il mio disagio “esistenziale”. E francamente non so se basterà l’amore, la meditazione, la liberazione del “sé”… per superarlo. Non sopporto il dolore degli innocenti, dove i più innocenti degli innocenti sono gli animali. Non mi spiego la loro sofferenza, mi commuovo a guardarli, sento sulla mia pelle la tragedia del loro dolore, la cattiveria degli abusi umani. Non mi sento troppo in sintonia col mio prossimo. Non riesco a gioire del mio piccolo o grande benessere: penso alle gabbie, ai macelli, alle sevizie, al sangue, al DOLORE. Come faccio a vivere con questa netta sensazione, viva come una lama nella carne?

Silvia

Ciao Silvia, in questo modo non fai altro che aggiungere dolore al dolore.
 Se ti senti realmente tormentata per il dolore degli altri, dovresti prima di tutto imparare come liberarti dal tuo.

Questo ti farà conseguire alcuni risultati importanti: potrai insegnare ad altri a fare altrettanto; potrai trasmettere amore e serenità, che si rifletterebbe anche sui comportamenti dell’uomo verso altre forme di vita; potrai, con la maggiore tranquillità acquisita, impiegare maggiori energie (perché si aggiungerebbero anche quelle dissipate nel soffrire) in azioni concrete per combattere ogni tipo di sopruso.

A cosa serve la tua sofferenza? A niente. Solo a far star male te, chi ti sta vicino e ad accrescere la quantità di dolore sul pianeta. 
Se non serve a nulla allora perché soffri? È soltanto un meccanismo inutile che si è installato nella tua mente in chissà quali momenti del tuo passato e per chissà quali motivi.
Spostare la tua attenzione sul dolore degli altri è soltanto un modo per evitare di affrontare i tuoi problemi interiori, ma se non sei in grado tu di liberarti di un tuo meccanismo inutile e dannoso come puoi colpevolizzare altre persone che, come te, non riescono a percepire o a eliminare i propri? Gli uomini sono tanto innocenti quanto gli animali; sono i loro automatismi, la loro mancanza di consapevolezza, che li portano a compiere azioni disdicevoli.

Come eliminare il tuo dolore? Beh, basterebbe solo prendere atto della sua totale inutilità… Se nell’arco di un mese riesci a essere serena per un’ora, nonostante le tragedie del mondo seguano ininterrottamente il loro corso, perché non riuscirci per 2 ore? O per 3? O per un giorno intero? È solo questione di comprensione e volontà.
Se non tenti, è soltanto perché probabilmente ti è più facile lamentarti inutilmente che affrontare realmente te stessa.
 E non pensare che sia il possedere una sensibilità maggiore degli altri che ti fa provare angoscia per i mali del mondo, perché questa convinzione non fa altro che favorire la sopravvivenza del tuo meccanismo, celandolo alla tua coscienza.

Dunque smettila di sprecare il tuo tempo, se vuoi fare realmente qualcosa per gli altri devi prima fare qualcosa per te stessa. So che non è semplice, ma sia io, sia molte altre persone siamo con te e desideriamo con tutto il cuore che tu ritrovi la tua felicità e la tua tranquillità…

Tvb

Roberto (contatti)


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