
Wisteria Sinensis Prolific
Con le sue infiorescenze particolari, ricadenti e suggestive, il glicine è perfetto per ornare ogni balcone o pergolato, portando ombra e profumo in giardino.
Il glicine (Wisteria) è originario della Cina e fu introdotto in Europa e Nord America agli inizi del XIX secolo, diventando in seguito una delle specie più coltivate nei giardini per la sua rigogliosa e vistosa fioritura. Si arrampica attraverso un sistema di crescita a spirale avvolgente, ha quindi bisogno di strutture di sostegno come graticci, steccati o pergolati, che guidino lo sviluppo elicoidale dei suoi steli.
Tra le specie più note: la Wisteria sinensis e la Wisteria floribunda. La prima è molto vigorosa e presenta fiori un po’ più grandi e fitti che sbocciano contemporaneamente sullo stesso grappolo; la seconda ha una fioritura abbondante, ma più tardiva.
Cresce in ambienti soleggiati quali cortili e balconi. Non teme freddo e intemperie. II glicine è una pianta poco esigente che sopporta anche l’atmosfera inquinata delle città.
Il glicine può essere educato anche a “alberello eretto” o a salice piangente, lasciando a seguito di potatura un solo arbusto che fa da tronco.

Wisteria Floribonda
Glicine: fioritura
E’ una specie provvista di foglie caduche, composte, formate da lobi ovali, sottili e di color verde pallido. La sua fioritura può essere duplice, ma quella principale avviene in primavera, prima che le foglie spuntino, anche se è possibile che si ripeta in autunno. I fiori, raggruppati in grandi steli pendenti, sono aromatici e di colore lilla, viola o bianco. Gli steli in autunno perdono le foglie e mostrano la tonalità grigiastra della loro corteccia; essendo molto robusti essi tendono a crescere molto rapidamente, per cui è indispensabile eseguire delle periodiche potature di contenimento.
Glicine: coltivazione, terreno e concimazione
L’impianto avviene dal primo autunno fino a marzo, disponendo le piante in posizione riparata, magari dietro un muro. Posizionate all’interno di una buca di almeno mezzo metro o di un vaso uno strato di stallatico maturo, coprite con uno strato di terreno, posizionate la pianta, riempite la buca o il vaso con altro terreno e annaffiate abbondantemente. Sistemate il sostegno a cui il glicine dovrà arrampicarsi.
E’ necessario orientare i giovani fusti mediante tutori verso i supporti prestabiliti. Possono essere piantate anche in contenitori, sempre nello stesso periodo in cui si mettono a dimora in piena terra. In tal caso utilizzate terriccio fertile. Acquista su Amazon un tutore per piante
Quando raggiunge l’altezza desiderata per il tronco, disponete dei sostegni orizzontali per i rami, guidandoli a formare la chioma. Una volta che il tronco sarà lignificato, potrete rimuovere il sostegno, perché sarà in grado i sostenersi da solo. In seguito, potrete eliminare tutti i sostegni dai rami, quando anch’essi saranno diventati legnosi.
Dal momento che si tratta di una pianta abbastanza forte che può raggiungere anche i 15 metri d’altezza, assicuratevi di posizionarla in un posto in cui abbia tutto lo spazio necessario per la crescita, anche per non evitare che rovini eventuali pareti e pavimentazioni.
Terreno: il glicine non ha particolari esigenze e vegeta praticamente in tutti i terreni, purché non siano eccessivamente calcarei. Quelli migliori sono, comunque, freschi e profondi.
Concime: utilizzate concime polivalente in primavera estate. Non richiede protezioni invernali. Acquista su Amazon
Glicine: esposizione e irrigazione
Gradisce sia esposizioni soleggiate che quelle in leggera ombra. Il glicine dimostra buona rusticità e una moderata resistenza al freddo.
L’irrigazione della pianta varia in base alle diverse stagioni: deve essere frequente in estate e ridotta durante l’inverno. Inoltre, mentre le piante giovani richiedono annaffiature più frequenti in quanto temono di più i periodi di siccità. Nelle zone con clima temperato, durante la stagione autunnale e quella invernale, potrebbe anche essere sufficiente annaffiare la pianta una sola volta al mese.
Glicine: coltivazione in vaso
Il vaso (acquista su Amazon) deve essere abbastanza capace da contenere bene la pianta, sceglietene quindi uno da un minimo di 40 cm di diametro. Se è profondo, meglio usare quello classico a tronco di cono, forma che facilita il rinvaso. Quando arriverà il momento (presto, a causa della sua “voracità”) in cui la pianta esaurirà la terra a sua disposizione, bisognerà intervenire perché, senza terra, la pianta non riuscirà ad assorbire l’acqua.
Bisogna dunque scalzare la pianta dal vaso, ridurre decisamente il pane di radici di un buon terzo, potare bene la chioma (per far sì che le radici ridotte siano in grado di nutrirla) e ripiantare il glicine nello stesso vaso, con nuovo terriccio universale. Naturalmente, man mano che la pianta riprende il suo sviluppo, bisogna sostenerla con dei supporti (il glicine si avvolge con forza sul ferro, spesso quasi fondendosi con esso; più delicato, invece, l’abbraccio col legno).
Se coltivato in vaso, il concime è necessario. Meglio usare quello liquido (acquista su Amazon) scegliendo quelli con poco azoto. Ottimo il concime a lenta cessione, quello sotto forma di palline da mettere un po’ nel terriccio a primavera, nel mese di marzo.
Le varietà più adatte a essere coltivate in vaso sono: l’Amethyst Falls (wisteria frutescens), una varietà di glicine americano; lo Schiro Kapitan Fuji a fiore bianco (o Golden Dragon), color lavanda con giovani foglie giallo-verdi; il Prolific, della specie sinensis.
Glicine: potatura
Impalcata la pianta, se volete ottenere ammirevoli pergolati fioriferi, occorre intervenire in estate e l’inverno seguente sui rametti laterali. Con il primo intervento si riducono i nuovi getti laterali a circa 15 cm; successivamente, in inverno, gli stessi getti si accorciano a 2-3 gemme dalla base.
In questo modo, si limita la vigoria del glicine e si favorisce l’emissione di lamburde fiorifere. La Wisteria sinensis può essere allevata su un unico ramo, il quale andrà a costituire il tronco, allo scopo di formare degli alberelli in grado di reggersi da soli senza che necessitino di sostegni.
Video: Come potare il glicine (by Stockergarden)
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Glicine: riproduzione
La moltiplicazione si ottiene facilmente per seme (acquista su Amazon i semi), ma in genere si preferisce la Propaggine, estiva, che dona una pianta matura già l’anno successivo.
Propaggine: durante l’estate, individuate un ramo basale del glicine lungo e flessibile, piegatelo a circa 30 cm dall’apice e interratelo nel punto di massima curvatura; per evitare che il ramo torni ala sua posizione originaria, fissatelo a un tutore piantato nel terreno o poggiate sul tatto interrato una grossa pietra; trascorsi 8-10 mesi circa, quando il tratto di ramo interrato ha messo le radici, separatelo dalla pianta madre e piantatelo nella nuova dimora.
Glicine: malattie e parassiti
- Clorosi: provoca ingiallimenti fogliari, si combatte somministrando al terreno chelati di ferro. Proteggere con reti i germogli delle piante in caso di attacchi da parte degli uccelli. Acquista su Amazon un concime contro la clorosi
- Afidi: pidocchi delle piante, sono piccolissimi insetti che vivono in colonie nutrendosi della linfa della pianta. Le punture rappresentano potenziali veicoli di virus. Si combattono rimuovendo le parti infestate della pianta e somministrando insetticidi. Acquista su amazon un insetticida anti afidi
- Cocciniglia: come gli afidi, si nutre della linfa della pianta, provocando il rinsecchimento, la deformazione e la caduta delle foglie. Si possono eliminare manualmente o ricorrendo a insetticidi. Si prevengono limitando le annaffiature a base di azoto. Acquista su Amazon un insetticida anti cocciniglia
- Ragnetto rosso: acaro fitofago, non visibile a occhio nudo, si nutre della linfa della pianta e si combatte come la cocciniglia. Acquista su Amazon un insetticida anti ragnetto rosso
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