Negli ultimi anni, la raffinatezza del gusto orientale viene ricercata anche nell’arte di progettare giardini, creati per favorire una crescita interiore. Tradizionalmente, il giardino giapponese, è diviso in quattro categorie principali:
- Karesansui Teien, o giardini secchi, creati con pietre e ghiaie;
- Chinsen Teien, o giardini con stagni;
- Chaniwa o piantagioni di tè, con lanterne di pietra, pietre, ciottoli e case da tè;
- Tsukiyama o giardini-collina.
Attualmente, si è diffusa una tipologia che combina alcuni elementi dei diversi modelli tradizionali di giardino giapponese.
I giardini giapponesi sono percepiti come opere d’arte, e, anche se l’immagine che osserviamo ci dà l’idea di un paesaggio naturale, in realtà, ogni dettaglio è studiato in modo da realizzare un disegno interiore del creatore. Sono più un’interpretazione della natura, che una copia. E la loro apparente naturalezza non è casuale e selvaggia, come in un bosco o in un paesaggio incontaminato, ma progettata come se fosse autentica, e allo stesso tempo dovrà esprimere bellezza e profondità in tutte le stagioni.
Ci sono tre principi fondamentali che i creatori di questi straordinari giardini rispettano:
- Miniaturizzazione: gli insiemi di rocce e ghiaia riproducono in scala minore paesaggi al naturale, e si utilizzano anche tecniche di posizionamento degli elementi per alterare la percezione della distanza e delle dimensioni. Ad esempio, si posizioneranno le piante piccole sullo sfondo e le grandi nel centro; i corsi d’acqua e i laghetti saranno collocati e formati in modo da apparire come dei laghi che si estendono in lontananza; le pietre simuleranno rilievi montuosi.
- Mostrare e nascondere: non tutti i dettagli possono essere osservati contemporaneamente, ma solo attraverso visuali parziali che si mostrano nel seguire particolari percorsi.
- Paesaggio in prestito: nella realizzazione del giardino, i paesaggi intorno a esso sono assimilati come facenti parte dell’opera allestita.
Per ricreare la spontaneità della natura, la coesistenza in essa di così tanti elementi contraddittori, si evitano attentamente le simmetrie e, in generale, tutte le disposizioni e gli elementi che farebbero apparire il giardino artificiale. Gli insiemi saranno composti sempre da componenti diverse e di numero dispari, integrando elementi “maschili” (alti e “spigolosi”) e elementi “femminili” (bassi e dalle forme morbide). Si alterneranno spazi vuoti a zone fitte, linee regolari a profili irregolari.
Giardino giapponese: l’acqua, le rocce, il verde
Questo elemento, l’acqua, che nella cultura giapponese simboleggia la vita, deve scorrere da est a ovest, lo stesso cammino seguito dal sole. Le rocce, dalle forme tondeggianti, simboleggiano la longevità e la salute, e creano un punto di quiete nel giardino. Il verde deve essere il colore che prevale tutto l’anno, soltanto a primavera si aggiungono dei toni diversi con le fioriture. I fiori che troviamo più spesso in questi giardini sono il rododendro, l’azalea e la camelia. Come alberi sono preferiti il cipresso, i ginkgo biloba, il mandorlo e il ciliegio. L’acero è la pianta a foglia caduca più amata in Giappone, il cui genere ne comprende centinaia di specie e varietà: la più nota è l’Acer Palmatum. La caduta delle foglie, per i giapponesi, è un evento considerato sacro, le foglie potranno essere raccolte solo dopo che anche l’ultima tra esse si sia separata dall’albero.
Un elemento caratteristico è poi la sabbia, di granito o marmo schiacciato e di tonalità uniforme.
Anche gli elementi di arredo fanno parte dell’“insieme”, per cui vanno scelti in modo che creino un tutt’uno armonico con il contesto, e per questo si preferiscono i materiali naturali come il legno o la pietra.
Nei giardini giapponesi si trovano sempre dei sentieri, che rappresentano il percorso interiore che i ricercatori spirituali compiono, e a ogni zona del sentiero si offre al visitatore un punto di vista diverso, a rappresentare le varie fasi della crescita interiore. I ponticelli simboleggiano il passaggio verso una nuova prospettiva da cui osservare il giardino e se stessi.
Video: L’incanto dei giardini giapponesi (by Giuseppe Vicari)
Giardino giapponese: letture consigliate
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Come creare raffinati giardini giapponesi – Il giardino giapponese presenta caratteri del tutto eccezionali rispetto alla tipologia del giardino europeo. Esso nasce agli inizi del V secolo d.C., importato dalla Cina, ed ha un’impronta di tipo paesaggistico. Scoprite come avere anche voi un giardino giapponese, come crearlo e come svilupparlo al meglio.
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