Come coltivare la noce moscataCome coltivare la noce moscata: si tratta di un albero che cresce fino a 10-20 metri di altezza. Per maturare impiega circa 10 anni, ma poi produce 1500-2000 noci all’anno per più di settant’anni. Fiorisce tutto l’anno, le foglie sono ovali, appuntite, verde scuro, con la pagina superiore lucida e cerosa. I fiori sono a forma di campanula, carnosi, riuniti in piccoli racemi ascellari quelli femminili, singoli quelli maschili.

I frutti sono grandi pressappoco come delle piccole pesche, di colore verde, e diventano gialli quando maturano. Quando sono maturi si aprono a metà, e al loro interno si scopre una noce, di colore rosso acceso.


La spezia è costituita dal seme ricoperto da una membrana rosso vivo detta macis, apprezzata a sua volta come ottima spezia.

Come coltivare la noce moscata: clima e terreno

L’albero è originario delle isole Molucche e Nuova Guinea e viene coltivato anche nelle zone tropicali dell’America meridionale, India e Indonesia.

Il terreno più adatto è ricco di humus, sciolto, profondo e ben drenato, i luoghi che preferisce sono quelli soleggiati e ha bisogno di una temperatura minima superiore ai 10 ºC. Ama un clima molto umido.
La concimazione va eseguita con del letame maturo (acquista su Amazon) e sospesa durante i mesi eccessivamente rigidi.

Le annaffiature devono essere regolari. Evitate un apporto eccessivo di acqua, perché potrebbe causare dannosi ristagni idrici.

Come coltivare la noce moscata: semina

È una coltivazione assolutamente tropicale. Il primo raccolto si ottiene dopo 7-9 anni dall’impianto e la piena produzione dopo 20 anni. La pianta può essere riprodotta per seme, ma frequentemente è propagata per via vegetativa (talee), tale ultima pratica è preferita in quanto è possibile propagare in maniera controllata gli esemplari femminili alternati ai maschili; i femminili sono ovviamente quelli che producono le noci (la pianta è dioica, quindi i due sessi sono su piante diverse).

Come coltivare la noce moscata: raccolta e conservazione

Quando sono completamente maturi, i frutti si aprono spontaneamente in due, facendo uscire una membrana a rete di colore rosso scarlatto (il macis), che riveste un unico seme marrone e lucente: la noce moscata.


Nelle Isole Banda (Indonesia) si fanno tre raccolti l’anno: il primo a marzo-aprile, quello principale a luglio-agosto e l’ultimo a novembre. Dopo la raccolta, le noci moscate ancora rivestite dal macis vengono trasferite in un centro di trasformazione dove il macis viene tolto e fatto essiccare, assumendo la tipica colorazione giallo-dorata.

Durante l’essiccazione la noce si restringe, separandosi dal guscio duro che la contiene. Il guscio viene allora rotto e la noce estratta. Si trova in semi interi, marrone scuro o bianchi (decolorati), oppure macinata. Preferite sempre acquistare le noci intere e conservatele in un recipiente a chiusura ermetica, grattugiandole al momento dell’uso.

Come coltivare la noce moscata in vaso

Oggi si coltiva industrialmente in Indonesia, India, Sri Lanka, Malesia e Brasile. In Italia si può coltivare in vaso ed è reperibile presso vivai specializzati in piante tropicali.

Teme temperature inferiori a 12 °C, quindi va coltivata in vaso anche nel Sud Italia, riparandolo in serra calda o veranda d’inverno. Il substrato (acquista su Amazon) deve essere molto fertile, sempre leggermente umido ma molto ben drenato. È importante anche l’umidità ambientale: è bene vaporizzare la pianta più volte al giorno, soprattutto d’estate. Le annaffiature devono essere abbondanti e regolari, soprattutto durante la bella stagione. La posizione migliore è pienamente soleggiata. Si può riprodurre per seme (non quello commestibile!): germoglia facilmente, ma per avere i frutti è necessario possedere sia il maschio sia la femmina.

Come coltivare la noce moscata: malattie e parassiti

La noce moscata è una pianta poco soggetta ad attacchi di parassiti, nei terreni argillosi bisogna assicurare un rapido sgrondo delle acque in modo da evitare i ristagni idrici e il successivo instaurarsi dei marciumi radicali.

Noce moscata: uso in cucina e proprietà terapeutiche

Oggi questa spezia (acquista su Amazon) è molto usata in cucina come ingrediente di dolci, budini e creme e anche della salsa besciamella, di purè verdure lesse. Spesso, nella cucina italiana, viene aggiunta nei ripieni, tradizionalmente per tortellini, ravioli e cannelloni fatti a base di carne, formaggio o spinaci. Il suo aroma, in quantità moderate, è gradevole, caldo, piccante, esotico.

Agli inizi del Settecento, per le sue caratteristiche di antisettico fu considerato come rimedio per oltre cento malattie. Attenua nausea, vomito e diarrea, mentre il burro è efficace per uso esterno contro i dolori reumatici e nevralgici. Migliora la digestione, incrementa i movimenti peristaltici intestinali, favorisce il flusso biliare.

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