Come coltivare la lavandaCome coltivare la lavanda: pianta perenne tipica del Mediterraneo, ha fusti eretti grigiastri, rami centrali eretti e laterali leggermente prostrati, foglie lineari grigio-verdi, fiori riuniti in spighe viola, ma anche bianchi, rosa o blu secondo la varietà, che sbocciano tra maggio e settembre. Il frutto è un achenio ovoidale marrone, assente negli ibridi.

I fiori di lavanda sono molto belli e profumati, per questo vengono spesso utilizzati per l’arredamento della casa o per profumare la casa o gli armadi.

Tanti sono i tipi in coltivazione, ma Lavanda Officinalis è quella con le caratteristiche aromatiche più spiccate.

Come coltivare la lavanda: clima e terreno

Non tollera temperature rigide essendo una pianta tipicamente mediterranea.
Richiede un’esposizione soleggiata in semi-ombra.

Solo se coltivata su terreni umidi e mal drenati, potranno svilupparsi marciumi radicali.

Moderate le annaffiature: è opportuno tra una innaffiatura e l’altra verificare che il terreno in cui cresce si sia completamente asciugato e una volta asciutto è meglio lasciar trascorrere qualche giorno senza acqua, in questo modo non si rischia di bagnare le piante troppo in abbondanza o troppo spesso.

Come coltivare la lavanda: coltivazione

Dopo aver scelto siti con terreni sciolti, calcarei, asciutti, senza ristagni idrici (non è necessario concimare, ma si può a discrezione eseguire una leggera concimazione nel corso del mese di aprile, quando ha inizio la stagione vegetativa), si esegue il trapianto delle talee semilegnose (10-20 cm), poste a radicare in autunno-inverno direttamente in piena terra se in zone con clima mite, altrimenti prima in vivaio e poi a dimora con l’arrivo della primavera.


E’ necessario provvedere alla pulizia del terreno dalle infestanti ed eseguire leggere concimazioni (acquista su Amazon) di supporto all’inizio della stagione vegetativa.

La potatura deve essere effettuata fin dall’anno successivo all’impianto: per favorire l’accestimento la pianta va tagliata un centimetro al di sopra della vegetazione. Quando il cespuglio si sarà completamente formato, sarà invece utile potarla a febbraio al di sotto della vegetazione erbacea, spogliandola del tutto. La vegetazione non tarderà a rigenerarsi. Un cespuglio tarderà a rigenerarsi. Un cespuglio può durare da 6 a 10 anni. Acquista cesoie per potatura su Amazon

Video: Talea della lavanda (by Giardinaggio Portale)

Come coltivare la lavanda: raccolta e conservazione

Il momento della raccolta è una fase molto delicata, in cui deve seguirsi un preciso rituale. Di solito, si raccolgono tutte le sommità su cui sono presenti i fiori, che generalmente sono usate dopo un processo di essiccazione, da eseguire in luogo chiuso, fresco, ombreggiato e molto ventilato per favorire un procedimento rapido. Se l’essiccazione viene effettuata correttamente, le spighe floreali manterranno molto a lungo la loro fragranza.

Con i fiori di lavanda, poi, si confezionano piccoli sacchetti (di carta o di tela) profumati da inserire nella biancheria (acquista su Amazon). Si possono realizzare delle composizioni da inserire in piccoli vasi di vetro, dove sia la fragranza della lavanda sia il suo meraviglioso colore violetto potranno, insieme, dare il meglio di sé.

La lavanda può anche essere sottoposta a distillazione, per ottenere l’olio essenziale (acquista su Amazon), utilizzando i fiori appena colti. Se ne otterrà un liquido giallo, dal sapore amaro e dal profumo particolarmente intenso.

Come coltivare la lavanda in vaso

La lavanda può essere coltivata anche in vaso. Vi serviranno una pianta, un luogo esposto al sole per la maggior parte della giornata, un vaso grande (acquista su Amazon), terriccio, sabbia e concime (acquista su Amazon).

Acquistate la lavanda che preferite presso un vivaio o un fiorista. Indicativamente, la più adatta a essere coltivata in casa è la lavanda francese (dalle foglie seghettate), anche se il suo profumo è meno intenso di altre varietà.

Nel grande vaso ponete il terriccio (acquista su Amazon), combinato con molta sabbia e con del concime di tipo calcareo. Inserite la pianta al centro e innaffiate moderatamente. Evitate assolutamente i ristagni, dunque annaffiate solo quando il terreno è completamente asciutto.

Collocate il vaso in una zona ben ventilata ed esposta al sole per molte ore: un balcone, una terrazza o all’interno della casa vicino a una finestra. Se scegliete quest’ultima collocazione, è opportuno che portiate la pianta all’esterno verso la fine dell’estate, sistemandola in un luogo soleggiato ma protetto: un periodo di arieggiatura ne stimola la crescita. Inoltre, se in casa c’è scarsa umidità, ponete nel sottovaso della ghiaia da mantenere umida, in modo da creare le giuste condizioni senza rischiare che eccessive innaffiature provochino il marciume delle radici.

Video: Coltivare in vaso la lavanda officinalis (by Isola Larga)

Come coltivare la lavanda: malattie e parassiti

Macchie chiare sulle foglie potrebbero indicare la presenza di Septoria spp., un fungo particolarmente pericoloso. Potete combatterlo rimuovendo le parti infette, arieggiando l’ambiente e diminuendo l’umidità. Se l’attacco è diffuso, potete ricorrere a trattamenti con fungicidi specifici, che troverete facilmente da un vivaista.


Marciumi radicali e basali: possono esser e provocati da diverse specie di funghi, Rosellina spp, Armillaria spp, Phytophtora spp. La loro presenza si manifesta attraverso una crescita stentata della pianta e una colorazione delle foglie grigio-giallastra. Le radici primarie appariranno notevolmente imbrunite.

Anche un attacco virale causato da AMV virus del mosaico dell’erba medica può provocare macchie giallastre, distorsione degli apici vegetativi e sviluppo stentato della pianta. Il virus (il vettore sono gli afidi) ha un elevato numero di ospiti vegetali sui quali sopravvive e, tipicamente, si rinviene sui campi dove è stata coltivata l’erba medica.
L’identificazione di aree lontane o sopravvento rispetto ai campi di erba medica è una possibile strategia per evitare questa malattia. Il controllo degli afidi con insetticidi spray generalmente non elimina l’infezione primaria delle piante.

Lavanda: uso in cucina e proprietà terapeutiche

La lavanda può essere utilizzata come aroma per il vino da servire fresco. Oppure, i fiori della lavanda possono essere aggiunti alle marmellate, al tè, ai dolci, e qualcuno si spinge a preparare anche il risotto alla lavanda.
Si possono utilizzare le miscele di fiori e foglie di lavanda che si trovano in commercio per insaporire i formaggi freschi, le verdure, le insalate, le carni alla griglia e i primi mantecati.

La pianta ha importanti proprietà officinali: è antispasmodica, diaforetica, diuretica. Dato l’alto contenuto in olio essenziale (aceto di linalile, geraniolo, linalolo e canfora), un potente battericida e un antisettico. Spesso è utilizzata per la preparazione di suffumigi o inalazioni, utili in caso di affezioni dell’apparato respiratorio, e di lavande vaginali per combattere infiammazioni intestinali, leucorrea, cistiti, ecc. L’essenza è molto usata anche in profumeria.

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