Come coltivare il rosmarino: il rosmarino è un arbusto perenne sempreverde e cespuglioso. Ha il fusto eretto e molto ramificato. Le foglie sono verde scuro, numerose, sessili e opposte, riunite nei rametti giovani e inserite a due a due nei nodi. I fiori, presenti per buona parte dell’anno, sono di un bel colore azzurro-violetto e riuniti in grappoli all’ascella delle foglie. Il frutto è composto da quattro acheni di colore bruno e piccole dimensioni.
Come coltivare il rosmarino: clima e terreno
Ama il pieno sole e il clima caldo, tollera a fatica temperature sotto i 10°C. Nelle zone più fresche conviene allevare la pianta in posizioni riparate, possibilmente addossata a un muro.
Non è molto esigente in fatto di terreno, anche se preferisce quelli sciolti, freschi e caratterizzati da un buon drenaggio. E’ opportuno preparare bene il terreno nella stagione autunnale, che precede il periodo di riproduzione (a primavera). Attraverso la vangatura raggiungete una profondità di circa 30 cm; nei solchi introducete il concime organico (circa 2,5 kg per mq)(acquista su Amazon), ricoprendo dopo.
Come coltivare il rosmarino: semina e irrigazione
La pianta del rosmarino può riprodursi per talea, per seme (acquista su Amazon) e per divisione. Molto raramente si riproduce per margotta. Il periodo più favorevole per seminare il rosmarino è rappresentato dall’inizio della primavera.
La pianta del rosmarino deve essere innaffiata con molta cautela e solo quando il terreno è particolarmente asciutto. Vanno evitate le innaffiature nelle ore più calde della giornata.
Come coltivare il rosmarino: raccolta e conservazione
Potete raccoglierlo sempre. I rametti giovani si possono raccogliere in ogni periodo dell’anno e si consumano freschi (seccandoli perdono gran parte del loro aroma).
Per conservarlo, tagliate i rametti prima della fioritura e fateli essiccare all’ombra, poi togliete le foglie e conservatele in un vaso di vetro.
Come coltivare il rosmarino in vaso
La riproduzione per seme è molto lunga, perciò conviene acquistare le piantine già pronte e sistemarle in vasi con un diametro di circa 25-30 cm. Nel terreno in cui cresce, povero, leggero e ben drenato, non devono esserci ristagni d’acqua. Le innaffiature, come le concimazioni, vanno ridotte al minimo ma, trattandosi di una pianta in vaso, mai sospese del tutto. Per evitare che si spogli alla base va cimato un paio di volte all’anno, all’inizio della primavera e alla fine dell’estate.
Potete anche effettuare una moltiplicazione per talea, che prevede di prelevare uno dei rami (da una piantina di rosmarino) e di lasciarlo riposare in un vaso con dell’acqua per almeno due settimane, in modo da favorire la formazione delle radici. In seguito il ramo potrà essere interrato.
Se volete usare i semi (acquista su Amazon), interrateli a una profondità di almeno 1 cm, annaffiate leggermente la terra e ricoprite il vaso con la pellicola trasparente, in modo da mantenere il calore. Per evitare che si formi la condensa, praticate due piccoli fori sulla pellicola.
Dopo due giorni, annaffiate di nuovo la terra e poi richiudete con la pellicola. Ripetete quest’operazione fino a quando non iniziano a spuntare le piantine, in genere dopo circa 15-20 giorni. Non eccedete con le innaffiature, perché il rosmarino non sopporta i ristagni d’acqua.
Ogni 4-5 anni procedete con il rinvaso delle piantine.
Video: Coltivare il rosmarino in vaso (by Bonduelle Italia)
Come coltivare il rosmarino: malattie e parassiti
Il rosmarino è una pianta molto rustica e resistente a qualsiasi malattia crittogamica; si possono solo registrare attacchi del fungo Ascochita rosmarini.
Non si segnalano nemmeno insetti che causano danni particolarmente gravi, a parte il lepidottero Tortrix pronubana, che può rovinare foglie e germogli, e il coleottero Chrisolina americana, che può danneggiare alcune foglie e i fusti.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Aggiunto alle pietanze (arrosto, legumi, minestre e sughi), il rosmarino ne migliorerà il sapore e le renderà più digeribili.
Le foglie e i fiori vengono utilizzati secchi e sottoforma di olio essenziale. Marcate le proprietà toniche e stimolanti delle funzioni gastrointestinali, diuretiche, cardiache; favorisce la digestione, l’appetito e interviene positivamente in astenie ed esaurimenti nervosi. Agisce sul fegato, favorendo produzione ed eliminazione della bile. L’olio essenziale (acquista su Amazon) viene utilizzato anche in cosmesi per le virtù deodoranti, purificanti, stimolanti e tonificanti.
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