Come coltivare la salvia: gli arbusti di salvia sono sempreverdi e rustici, possono crescere sino a 1 m di altezza. Ha fusto verde nel primo anno di vita che legnifica dal secondo in poi. Le foglie sono lanceolate con margini dentellati di un bel grigio-verde con riflessi argentei. I fiori della salvia sono molto apprezzati per il loro colore azzurro-violaceo.
Come coltivare la salvia: clima e terreno
La salvia ama il clima temperato e preferisce un terreno soffice, dalla consistenza quasi sabbiosa, però si adatta bene anche a suoli aridi e sassosi; sopporta il gelo, ma se la temperatura scende sotto zero è bene proteggere la pianta con un telo in polietilene. Richiede, quindi, una posizione abbastanza soleggiata. All’inizio dell’inverno, se si vive in zone dal clima particolarmente rigido, è meglio proteggere la base della pianta con della paglia.
Come coltivare la salvia: semina
La moltiplicazione è facile sia per seme, sia per talea o divisione dei cespi. Sono consigliate queste due ultime pratiche, in particolare le talee prelevate da giovani germogli in marzo, poste a radicare e trapiantate poi a dimora in maggio-giugno.
Se volete utilizzare i semi (acquista su Amazon): la semina si effettua di solito a inizio primavera, preparando dei fori non superiori a 3 cm, da riempire con una piccola manciata di semi. Siccome la salvia ha una germinalità molto bassa, sono in pochi gli esemplari che effettivamente svilupperanno una pianticella. I fori, inoltre, dovranno essere distanziati di circa 10-15 centimetri l’uno dall’altro.
Come coltivare la salvia: concimazione e irrigazione
A parte una buona concimazione di fondo (acquista su Amazon), la salvia non richiede altri apporti nutrizionali.
Le annaffiature devono essere ridotte, a meno che non si abbiano estati particolarmente secche.
Per favorire la vegetazione, potate, a fine fioritura, alcuni rami verdi e in febbraio ripulite i cespugli dalla vegetazione secca. Acquista cesoie per potatura su Amazon
Video: Coltivare la salvia (by giardinaggio.it)
Come coltivare la salvia: raccolta e conservazione
Raccogliete le foglie prima della fioritura e fatele essiccare all’ombra. Se tagliate le sommità fiorite, lasciate un po’ di gambo.
Per l’essiccazione è meglio utilizzare le foglie più vecchie, prelevate dalla base della pianta prima della fioritura, perché sono le più ricche di aroma. Vanno lasciate essiccare per 20-25 giorni e poi conservate in vasetti di vetro al riparo da luce e calore.
Come coltivare la salvia in vaso
La scelta più facile è acquistare una piantina già pronta. Cresce bene in un contenitore in terracotta (acquista su Amazon) largo circa 30 cm e profondo circa 30-40 cm. Dopo aver predisposto uno strato di ghiaia sul fondo, così da facilitare il deflusso dell’acqua, riempite il vaso con terriccio sabbioso e drenante, quindi procedete a inserire la piantina.
Prima della raccolta delle foglie è meglio lasciar trascorrere almeno un mese per consentire alla piantina di attecchire correttamente e rinforzarsi. Terminato questo periodo l’operazione può avvenire senza particolari limitazioni, ricordandovi di effettuare un taglio netto anziché strappare le foglie, per garantire una più facile rigenerazione.
Se volete ricorrere a una talea, nel mese di settembre prelevate gli apici vegetativi (di circa 8-10 cm) delle piante più vecchie, e immergeteli poi in polvere rizogena, disponibile nei vivai (stimola la rigenerazione delle radici). Quindi piantate gli steli nel vaso, meglio se protetto dalle intemperie, e trasferitelo nel terreno di destinazione non appena saranno evidenti i primi germogli.
Video: Talea di salvia (by Giardinaggio Portale)
La salvia è una pianta rustica (può resistere fino a -10°C), ma nelle regioni più fredde le foglie perdono un po’ del loro aroma. Preferisce le posizioni soleggiate.
Si trova bene in un terreno leggero e ben drenato (acquista su Amazon). Le annaffiature devono essere moderate e le concimazioni primaverili scarse. Per stimolare l’emissione di nuove foglie, le spighe di fiori vanno tagliate appena si formano, e comunque dopo 3 o 4 anni la pianta deve essere sostituita perché tende a diventare legnosa e a produrre meno foglie.
Come coltivare la salvia: malattie e parassiti
Gli esemplari coltivati presentano pochi problemi parassitari, a esclusione di qualche attacco di afidi verdi, che vanno combattuti con irrorazioni di decotto di equiseto.
Tra le malattie crittogamiche può dare qualche problema la ruggine, contro la quale occorre asportare gli organi colpiti ed effettuare trattamenti con macerato di equiseto.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
La salvia è indispensabile per insaporire numerose pietanze e per rendere digeribili le carni grasse. E’ utilizzata per arrosti, involtini, ripieni e sughi; il suo aroma basta a trasformare il burro fuso in un gustoso condimento per pasta e riso.
Battericida, diuretica, emmenagoga (in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero), le virtù di questa pianta sono note fin dall’antichità. La salvia è uno stimolante generale dell’organismo e l’infuso è ottimo in caso di atonia nervosa; è anche consigliato in suo uso in caso di dermatosi, eczemi, ulcere, piaghe.
L’olio essenziale esercita una notevole azione stomachica ed è inoltre tonico, antispasmodico, antisudorale.
Ha anche proprietà antisettiche, cicatrizzanti, astringenti e toniche. L’essenza è impiegata anche nell’industria cosmetica per la produzione di dentifrici, shampoo, saponi.
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