Come coltivare il meloneIl melone è una Cucurbitacea annuale costituita da un fusto principale strisciante, che si ramifica e, grazie ai viticci, può diventare rampicante, se fornito di sostegni.
Le foglie sono arrotondate, reniformi o divise in lobi, ruvide al tatto. Le radici sono molto sviluppate in superficie, ma scendono molto anche in profondità.

Il frutto è un peponide di notevoli dimensioni e peso (1-4 Kg) costituito da un epicarpo (“buccia”) saldato a un mesocarpo carnoso che costituisce la parte edule, al cui interno si forma una cavità riempita da un massa spugnosa e flaccida nella quale sono inseriti numerosi semi. Questi sono allungati, appuntiti a un’estremità, bianchi, di peso variabile da 20 a 70 mg.


Varietà

Le varietà di melone si suddividono in due grandi gruppi, l’inodorus, ossia il melone “invernale” e le varietà retate o lisce estive. Il primo è detto invernale non tanto per il periodo di coltivazione che si svolge d’estate, ma per la grande conservabilità che consente di protrarre il suo consumo fino in inverno inoltrato. Il melone dolce estivo invece matura più velocemente ed è molto profumato.

Per quanto riguarda l’aspetto dei meloni estivi si distinguono varietà lisce e retate: entrambe possono avere ottime caratteristiche di dolcezza e sapore. Oggi la differenza tra meloni invernali ed estivi è meno definita in quanto sono in commercio varietà di meloni ibridi “estivi” che posseggono alcune caratteristiche del melone “invernale”, ossia poco profumo (per evitare che contaminassero con il loro aroma tutti i cibi del frigorifero), ottima conservabilità e polpa dolce e croccante anche prima della completa maturazione.

Come coltivare il melone: clima e terreno

Clima

La temperatura ottimale per la germinazione è di circa 25 °C; questo lo rende una coltura tipicamente estiva, in particolare nelle regioni settentrionali. Nelle fasi successive di crescita le richieste termiche aumentano: le temperature diurne ottimali per la crescita e la formazione di frutti saporiti dovrebbero oscillare attorno ai 30 °C.

Terreno

Il terreno ideale per il melone è profondo, senza ristagni idrici e ricco di sostanza organica ed elementi nutritivi. Non si adatta a terreni poveri e sassosi.

L’impollinazione è entomofila, cioè fatta dagli insetti: è quindi importante evitare trattamenti fitosanitari che potrebbero danneggiare le api e i bombi, fondamentali per garantire la fecondazione dei fiori e una buona produzione di frutti. In serra, per favorire l’impollinazione vengono introdotte arnie di bombi.


L’ideale sarebbe effettuare una lavorazione profonda, come un’aratura ad almeno 40 cm di profondità. Siccome in un orto familiare questo non sempre è possibile, è sufficiente la classica zappatura o vangatura per preparare il terreno alla semina o al trapianto. In questa fase potete distribuire letame o compost (acquista su Amazon) alla dose di 4-5 kg per metro quadro.

Come coltivare il melone: semina e trapianto

Potete eseguire la semina direttamente in campo in aprile-maggio. Nel Sud Italia, potete in genere anticipare, ma è vitale essere certi che non si vada incontro a gelate o ritorni di freddo che non sarebbero tollerati dalla pianta. Acquista i semi su Amazon

Procedete scavando delle piccole buche nelle quali inserirete (a circa 2 cm di profondità) 3 o 4 semi. Quando emergeranno le piantine, salverete soltanto la migliore, rimuovendo le altre. Sulla fila scegliete una distanza di 1,5-2 metri; tra le file, 1 metro.

In alternativa alla semina, potete scegliere il trapianto, acquistando le piantine presso un vivaio o eseguendo la semina in semenzaio e poi trapiantandole nell’orto quando le piantine avranno 2-3 foglie vere.
Fate attenzione a non rompere il pane di terra intorno alle radici, perché le radici spezzate emettono sostanze cicatrizzanti che limitano l’assorbimento dell’acqua.

Come coltivare il melone: pratiche colturali

Annaffiatura

Il melone può essere coltivato anche in asciutto, grazie a un apparato radicale molto profondo, ma l’irrigazione incrementa la produzione. Nel periodo di formazione e ingrossamento dei frutti dovrete fornire il maggior apporto idrico alle piante. Evitate però di generare ristagni idrici ed eccessiva umidità che potrebbero causare marciumi. Utilizzare acqua leggermente salmastra riduce lievemente la produzione ma migliora la qualità dei frutti. Irrigazione orto: acquista su Amazon

Cimatura

Cimando il fusto principale e i tralci laterali sopra la 4ª-5ª foglia vera, la pianta produrrà una quantità inferiore di frutti ma di qualità migliore e di maggiori dimensioni.

Sarchiatura

La pianta richiede numerose sarchiature che hanno la funzione di arieggiare il terreno, ridurre l’evaporazione dell’acqua dal suolo e ostacolare lo sviluppo delle infestanti (acquista un sarchiatore su Amazon).

Pacciamatura

Eseguite una pacciamatura con materiali organici (paglia, erba secca, ecc.) per conservare l’umidità del terreno e ostacolare lo sviluppo delle infestanti.

Utilizzando materiali come tegole, pietre piatte, ecc., potrete conservare più a lungo il calore del giorno, isolare i frutti dal terreno e accelerare il processo di maturazione.

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Tecnica colturale

Avvicendamento: è buona norma non ripetere sullo stesso terreno la coltivazione del melone prima di 3-4 anni: in questo modo si eviterà un eccessivo depauperamento della fertilità del terreno e la proliferazione delle numerose fitopatie che interessano le cucurbitacee..

Consociazione: il melone si consocia bene con fagioli nani e lattuga; di particolare interesse è la consociazione con il mais dolce.

Come coltivare il melone: raccolta

In genere la raccolta dei frutti inizia nel mese di giugno, per le varietà precoci, e dura fino a luglio-agosto. Nel meridione alcune varietà tardive vengono raccolte fino all’autunno.
La raccolta è a scalare, quando il peduncolo comincia a screpolarsi; contemporaneamente la scorza prende il colore tipico della varietà e cede a una leggera pressione delle dita. A questo stadio di maturazione il frutto emana un profumo intenso e gradevole. La raccolta avviene tagliando il peduncolo a 4-5 cm dall’inserzione. La produzione oscilla tra i 20-25 kg/10 mq.

Come coltivare il melone: conservazione

Potete conservare i meloni in frigorifero, ma per un periodo molto limitato: è opportuno quindi li consumiate subito.

Come coltivare il melone: malattie e parassiti

Il melone è una pianta particolarmente soggetta a malattie fungine. Le più pericolose sono il pitium ed il verticillium come agenti patogeni. Il primo è diffuso a basse temperature e umidità. La sua comparsa è più rara e attacca la pianta sul colletto e porta la stessa a marcire. Il secondo apre la strada alla tracheomicosi e al decesso dell’esemplare.

Il melone è vittima anche del mosaico del cetriolo che provoca rallentamento della crescita della pianta e dei meloni stessi, nonché una loro deformazione.

Mal bianco: forma sulle foglie macchie farinose con conseguente ingiallimento e necrosi. Sono necessari trattamenti ripetuti.

Peronospora: forma sulle foglie macchie che all’inizio sono traslucide, poi diventano giallo-brunastre, con muffa grigio-violacea sulla pagina inferiore; il fogliame così attaccato si dissecca completamente in pochi giorni. Adottare rotazioni adeguatamente lunghe, irrigare a goccia così da non bagnare il fogliame, fare trattamenti preventivi ripetuti sono i mezzi per prevenire e controllare questa temibile malattia.

Come coltivare il melone in vasoCome coltivare il melone in vaso

Per coltivare il melone in vaso, acquistate delle piantine da mettere a dimora da metà aprile in poi, sempre che le temperature minime non scendano mai, nemmeno di notte, sotto i 15 °C.

Utilizzate vasi capienti (acquista su Amazon), profondi almeno 40-45 cm; sistemate sul fondo uno strato di argilla espansa (acquista su Amazon) e riempiteli con un terriccio mediamente sciolto arricchito con qualche manciata di letame maturo (acquista su Amazon).

Tra le tante varietà di melone, scegliete quelle a frutto medio-piccolo, le uniche indicate per la coltivazione in vaso.
Al momento opportuno, acquistate piantine di melone retato cantalupo che presentino almeno 4 foglie vere. Queste specie, indicate per l’orto sul balcone, producono frutti buonissimi di piccole dimensioni.

Trapiantate il melone inserendo al centro di ogni vaso una singola pianta.
Sistemate il contenitore nei pressi di una ringhiera per permettere al melone di arrampicarsi sul sostegno oppure inserite nel terriccio dei pali che sostengano la pianta nel suo sviluppo verticale.
Qualche giorno dopo il trapianto, il melone ricomincerà a crescere, è proprio questo il momento adatto per eliminare l’apice della pianta fino a mantenere 4 foglie vere: stratagemma che limiterà lo sviluppo della vegetazione a favore della fruttificazione.
Per lo stesso motivo, una volta che la pianta svilupperà rami laterali, accorciateli lasciando 4 foglie vere per ramo.

Annaffiate le piante di melone regolarmente con buone quantità d’acqua ma evitate il ristagno nel sottovaso, specialmente se la frutta sta maturando.
Per migliorare il sapore dei meloni, diradate i frutti quando sono grandi come una noce, lasciandone uno per ramo a completare la maturazione.

Melone: uso in cucina e proprietà terapeutiche

Oltre a essere consumato da solo, entra nella preparazione di antipasti, macedonie, dolci, gelati e frullati.

Il melone è dissetante, diuretico, rinfrescante e lassativo. Le tisane ottenute dai semi lasciati in infusione hanno proprietà emolliente e sedativa della tosse. In cosmesi si usa la polpa per preparare maschere tonificanti.

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