Vaccinazioni del gatto

Vaccinazioni del gatto: permettono di contrastare efficacemente numerose malattie. Considerando che alcune patologie possono essere letali, è fondamentale eseguire le vaccinazioni alle giuste scadenze.

Le vaccinazioni rafforzano le naturali capacità che ha l’organismo di combattere le infezioni stimolando il sistema immunitario a creare degli anticorpi che neutralizzino determinati agenti patogeni. I gattini appena nati acquisiscono anticorpi protettivi attraverso il latte materno. Si tratta però di anticorpi temporanei che durano in genere un paio di mesi.

Solitamente i cuccioli vanno vaccinati intorno all’ottava settimana, con un richiamo intorno al primo anno di vita e una serie di richiami annuali; attenetevi scrupolosamente al piano di vaccinazioni (e alle relative scadenze) che vi consiglierà il vostro veterinario di fiducia.


I vaccini risultano meno efficaci se somministrati a un gatto che sta poco bene, accertatevi dunque che al momento di vaccinarsi il micio non sia ammalato o indisposto.

Vaccinazioni del gatto obbligatorie

In Italia sono tre le vaccinazioni del gatto obbligatorie. Vengono di solito somministrate attraverso un’unica iniezione (“vaccino trivalente”), che protegge da:

  • rinotracheite (herpes virus)
  • calicivirosi (infezioni del cavo orale e delle vie respiratorie)
  • gastroenterite virale (nota anche come parvovirus felino o panleucopenia).

La rinotracheite è un’infezione delle prime vie respiratorie causata dall’herpes virus che viene trasmesso attraverso la saliva. Può risultare fatale per i cuccioli; pur non immunizzando completamente il gatto, il vaccino rende molto meno invasiva la sintomatologia, molto simile, da un punto di vista clinico, a quella della calicivirosi.

La calicivirosi (calicivrus felino), si trasmette attraverso la saliva e gli starnuti. Si manifesta tramite bava, tosse, perdita di appetito, occhi e naso umidi, congiuntiviti e può in alcuni casi essere fatale ai cuccioli. Il vaccino previene la gravità dei sintomi.

La gastroenterite virale (parvovirus felino o panleucopenia) attacca il rivestimento dell’intestino e il midollo osseo. Di solito si trasmette tramite feci infette. I sintomi includono: vomito, alterazioni della temperatura corporea (alta o bassa), diarrea (talvolta con tracce di sangue). Può avere effetti letali nei gattini, che possono morire senza manifestare alcun sintomo. I vaccini annuali, se eseguiti entro i tempi corretti, proteggono dal virus.

Il costo del vaccino trivalente si aggira mediamente intorno ai 50,00 Euro (varia in base alle aree geografiche e al veterinario consultato).


Vi sono poi una serie di vaccini non obbligatori, sarà il vostro veterinario a consigliarvi quali altre vaccinazioni aggiungere eventualmente alle tre sopra elencate.

Vaccinazioni del gatto: quali patologie contrastano

Di seguito riportiamo alcune malattie del gatto che si possono contrastare mediante il ricorso alla vaccinazione.

Virus della leucemia felina – Si trasmette principalmente attraverso la saliva o altre secrezioni di naso e bocca. Sono più predisposti gli esemplari giovani o deboli, l’uomo ne è immune. Si diffonde spesso tra gatti che vivono a stretto contatto tra loro tramite pulizia reciproca. Può trasmettersi anche attraverso il latte materno ai cuccioli o con i morsi da un gatto all’altro durante le lotte o l’accoppiamento.
L’infezione provoca di solito uno stato infettivo permanente rendendo il corpo più vulnerabile alle malattie, specialmente al linfoma o all’anemia. Molti gatti muoiono entro i tre anni dalla diagnosi; se somministrato dopo l’infezione il vaccino è inefficace.

Rabbia – Questo virus attacca di solito il sistema nervoso centrale ed è spesso letale. Il virus è secreto nella saliva ed è trasmissibile all’uomo solitamente attraverso il morso. Pur non essendo più obbligatoria in Italia, venendo richiesta solo nelle zone endemiche (oramai pochissime), potete sempre decidere di sottoporre il gatto al vaccino antirabbia consultando il vostro veterinario.

Clamidofilosi felina – Provoca congiuntivite grave colpendo anche le vie respiratorie. Si trasmette per contatto diretto tra gatti ed è comune nei gattini che vivono in un contesto dove sono presenti molti gatti. La vaccinazione protegge da complicazioni gravi ma non impedisce l’infezione.

Coronavirus felino – Viene trasmesso tramite le feci dei gatti. I segni della malattia si manifestano attraverso febbre intermittente, inappetenza, stato letargico e perdita di peso. Non colpisce l’uomo o altri animali. In rari casi provoca una patologia mortale, la peritonite infettiva (nota con l’acronimo FIP) per la quale non esiste né un vaccino né una cura.

Virus dell’immunodeficienza felina – E’ presente nel sangue, nella saliva e in altri fluidi corporei e si diffonde molto più comunemente tra i gatti che vivono all’aperto, per lo più tramite le ferite inflitte durante lotte o accoppiamento. Non si trasmette all’uomo. Il virus indebolisce il sistema immunitario rendendo il micio più vulnerabile alle infezioni. I sintomi si manifestano generalmente attraverso febbre, ingrossamento dei linfonodi, stato letargico. Il vaccino attualmente disponibile non ha dato finora prova della sua validità. La difesa migliore è sterilizzare il gatto riducendo così il rischio di lesioni dovute a lotte o accoppiamento.

Giardia – E’ una delle cause di diarrea cronica e risponde di solito ai comuni medicinali. Si contrae bevendo acqua contaminata, non si trasmette all’uomo.

Bordetella bronchiseptica – Può provocare starnutazione e scolo nasale nei gatti che vivono in colonie o allevamenti. Il vaccino non è raccomandato nel caso di gatti che non vivono in situazioni di promiscuità.

Vaccinazioni del gatto: reazioni

Deboli reazioni come l’indolenzimento della zona iniettata o una febbre blanda e di breve durata non devono destare preoccupazioni.
Possono talvolta verificarsi, seppur con una bassissima incidenza, reazioni contrarie al vaccino che si manifestano in forme più gravi. E’ il caso per esempio dei sarcomi, una particolare forma di tumore che, secondo alcuni studi, non sarebbe provocata dal vaccino in sé ma da una predisposizione genetica a sviluppare infiammazioni che potrebbero in qualche modo essere provocate dal vaccino. Si tratta di percentuali comunque molto basse.

Prendersi cura del gatto: letture consigliate

Potete acquistare su Amazon alcuni testi che possono aiutarvi a prendervi cura del vostro piccolo amico per vederlo sempre felice e in buona salute.

  1. Vaccini: danni e bugie: L’alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti – Questa opera espone con chiarezza i benefici dei vaccini, quali i vaccini attualmente inutili e quali i rischi ad essi legati al fine di ridurre il più possibile i danni che possono essere provocati agli animali.

  2. Shock al sistema! I fatti sulle vaccinazioni, i mangimi per cani e gatti, e come mantenere in salute i nostri amici a quattro zampe – Catherine O’Driscoll, partendo dalla questione vaccini, ci porta in un viaggio attraverso il modo in cui oggi affrontiamo la questione della salute e della prevenzione. Ma va anche a scavare nelle cause delle malattie: il cibo, i prodotti chimici che usiamo quotidianamente per “proteggere” i nostri animali. E va ancora oltre, alla ricerca delle cause più profonde delle malattie dei nostri amici a quattro zampe, portandoci a scoprire che spesso quelle cause risiedono proprio in noi stessi, nel nostro mondo emozionale, nelle nostre tensioni, ansie, paure, che i nostri animali assorbono.

  3. Il veterinario in tasca – Li scegliamo con cura, li amiamo, li coccoliamo, ma sappiamo capirli davvero? Tanti consigli pratici utili per entrare nella psiche dei nostri pet e per sapere che cosa fare ogni volta che si presenta un piccolo problema di salute.

  4. Gatto sano (e felice) con i rimedi naturali. Per prendersi cura del suo benessere psicofisico – I gatti sono da sempre ottimi erboristi ed è per questo che il modo migliore per curarli passa attraverso le erbe e le medicine dolci. Il 41% degli italiani possiede un animale domestico, di questi quasi la metà ha un gatto. È risaputo che le medicine dolci e le erbe in particolare sono estremamente efficaci sugli animali.


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