Viaggiare con il gattoIl gatto è un animale metodico, abitudinario, fortemente legato al proprio territorio, poco incline in genere a imprevisti e cambiamenti: per questo viaggiare con il gatto potrebbe essere un’esperienza non proprio agevole.

A volte, se si tratta di pochi giorni, potrebbe essere opportuno lasciare il nostro amico alle cure amorevoli di qualche persona di fiducia piuttosto che sottoporlo ad uno stress. Ma se ciò non fosse possibile, dobbiamo rinunciare alle vacanze?  Naturalmente no, occorrerà semplicemente organizzarle tenendo conto anche delle sue esigenze.

Vediamo cosa fare e quali accorgimenti adottare per assicurare al gatto (e a noi stessi) un viaggio e una vacanza positiva e felice.

Viaggiare con il gatto: prima di partire

Partire tranquilli è facile: bastano poche regole dettate dal buon senso.

Prima di organizzare il viaggio, chiedetevi se il vostro amico è in grado di sopportare il trauma di un trasferimento, se si troverà a suo agio con la temperatura del luogo e se potrebbe essere esposto a malattie non presenti in Italia (eventualmente, informatevi su come prevenire il contagio o su cosa fare nel caso ne manifestasse i sintomi).

Portate il gatto dal veterinario per una visita precauzionale: accerterà il suo stato di salute, provvederà a eventuali vaccinazioni necessarie per la vostra destinazione e saprà darvi altri preziosi consigli. Verificate anche la presenza di uno studio veterinario presso il luogo di destinazione, in caso di emergenza.


Abituatelo al trasportino! (Acquista su Amazon) Qualche giorno prima di mettervi in viaggio, lasciate il trasportino a vista con la porticina aperta in modo che il gatto possa entrare e uscire liberamente, così da prenderci confidenza e trasferirvi il proprio odore. Adagiate all’interno una delle sue copertine preferite: la cosa ottimale sarebbe che il gatto usasse il trasportino come cuccia. Foderate il trasportino con carta, materiale assorbente o una copertina (è sempre meglio averne una di scorta).

Il pasto del giorno della partenza deve essere molto leggero, meglio non dar da mangiare nulla al gatto nelle 3-4 ore prima del viaggio. Dategli la possibilità di usare la lettiera fino al momento della partenza. Preparate tutto il necessario prima di metterlo nel trasportino, in modo da partire non appena è dentro.

Viaggiare con il gatto: il passaporto europeo

Per gli spostamenti sul territorio italiano, è sufficiente portare con voi il libretto sanitario ma se la vostra destinazione è all’estero, accertatevi di avere tutti i certificati e le vaccinazioni che sono richieste dal Paese ove siete diretti.

Il passaporto europeo per gi animali domestici, (PETS) è un sistema di certificazione per gli animali che viaggiano tra Paesi dell’UE (e anche alcune extracomunitarie). Potete fare richiesta del passaporto europeo tramite il veterinario, per ottenerlo è necessario che il vostro gatto sia munito di:

  • microchip
  • vaccinazione antirabbica
  • esami del sangue successivi alla vaccinazione

Per mantenere valido il passaporto, il micio deve effettuare i richiami per le vaccinazioni entro i tempi prescritti, che variano da Paese a Paese. In alcune nazioni, quali ad esempio Svezia, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Irlanda, l’iter burocratico è piuttosto complesso e dispendioso.

Se la nazione di destinazione non aderisce al PETS, il gatto dovrà restare in quarantena per sei mesi, prima di poter stazionare nel Paese di destinazione. Se munito di passaporto, nel Regno Unito potrà entrare senza essere messo in quarantena.

Viaggiare con il gatto: dove andare

Sono pochi gli hotel che accettano gatti a seguito. Meglio informarsi subito con l’albergatore. Anche campeggi e case vacanze hanno in genere delle regole sull’ospitalità dei nostri amici gatti e sul numero massimo consentito. Prima di prenotare è bene essere chiari con la struttura ricettiva.


In campeggio il problema maggiore è la folla di persone che potrebbe spaventare e disorientare il vostro piccolo felino.

Probabilmente la vacanza più indicata è in una casa in affitto: gli oggetti della sua quotidianità (qualche gioco, una copertina, le ciotole, la cuccia, il tiragraffi, la cassetta per la lettiera), che opportunamente avrete potato con voi, lo aiuteranno ad ambientarsi, avendo accanto gli odori e gli oggetti più familiari.

Arrivati a destinazione, può essere utile far abituare pian piano il micio alla nuova casa, dapprima limitandogli il territorio e, in un secondo tempo, permettendogli gradualmente di circolare in tutte le zone dell’alloggio.

Viaggiare con il gatto: pensioni e pet sitter

Se la vacanza prescelta proprio non consente di portare il vostro amico con voi, occorrerà trovargli una soluzione confortevole.

In tal caso, oltre ad amici e parenti fidati disposti a occuparsi di lui in vostra assenza, le alternative sono la pensione e il pet sitter.

Prima di lasciare il gatto in pensione andate a visitare la struttura e valutate attentamente la validità dei servizi offerti. Le dimensioni del box che lo ospiterà devono essere adeguate, il cibo deve essere fresco, l’ambiente pulito e, non ultimo, è necessario che ci sia l’assistenza di un veterinario. E’ bene abituarlo gradualmente: all’inizio bastano poche ore, poi lasciatelo un paio di giorni. Ritrovarsi senza di voi in un luogo sconosciuto è comunque un evento stressante; perciò oltre ad abituarlo progressivamente è importante lasciare al micio le sue cose (ciotole, coperta, qualche gioco…).

Anche con il pet sitter occorre programmare un periodo di inserimento, in cui il vostro gatto e il suo nuovo amico dovranno imparare a conoscersi. Il modo migliore per trovare una persona affidabile è chiedere al vostro veterinario (ma anche ad amici e ai vicini di casa).

Viaggiare con il gatto: auto 

Per ragioni di sicurezza il micio può viaggiare solo nell’apposito trasportino, come prevede l’articolo 169 del codice della strada.

Mettete il trasportino sempre in un punto sicuro dell’auto dove non possa muoversi, alcuni possono essere fissati alle cinture di sicurezza. Non ponete mai il trasportino nel portabagagli: l’aria a disposizione potrebbe essere insufficiente, oltre ad essere la zona più soggetta agli incidenti (e più vicina ai gas di scarico).

Anche se generalmente rappresenta il mezzo migliore, non è inusuale che i gatti soffrano l’auto. Continui miagolii, vomito o agitazione sono i sintomi più comuni attraverso i quali i gatti manifestano il loro disagio nei confronti del viaggio. La soluzione è quella di abituare gradualmente il gatto ai viaggi in auto, nel trasportino e in compagnia della sua coperta preferita, con tragitti sempre più lunghi.

Nei viaggi lunghi è necessario fermarsi ogni due ore al massimo per fargli fare i suoi bisogni, evitando se possibile di farlo uscire dalla sua gabbietta. Guidate con accortezza, evitando frenate brusche o scatti e tenete l’abitacolo ben arieggiato. Soprattutto se fa caldo, evitate di lasciare il micio in macchina da solo, per scongiurare pericolosi colpi di calore e bagnategli occasionalmente il muso, la fronte e i polpastrelli per rinfrescarlo.

Viaggiare con il gatto: treno

Viaggiando in treno avrete bisogno di un trasportino che sia (oltre che sicuro) anche leggero da trasportare. E’ meglio informarsi preventivamente con la società ferroviaria perché le condizioni di trasporto e gli orari in cui sono ammessi gli animali variano da treno a treno. In generale, in Italia i gatti possono viaggiare gratuitamente in un trasportino che non ecceda le dimensioni di 70x30x50 cm e che va tenuto sulle gambe (di norma gli animali ammessi nelle carrozze non possono occupare posti destinati ai viaggiatori). Per i viaggi notturni però le condizioni potrebbero variare.

Viaggiare con il gatto: nave

Per il viaggio via mare bisogna tenere presente che costi e condizioni di trasporto variano, e anche di molto, da compagnia a compagnia. Su alcuni traghetti è predisposto il gattile di bordo, in cui è obbligatorio far stazionare gli animali, ricordatevi perciò di controllare che il vostro amico abbia sempre a disposizione acqua fresca e stia bene.

Se state pensando a una crociera non fatevi troppe illusioni: nella maggior parte dei casi gli animali non sono ammessi.

Viaggiare con il gatto: aereo

Per il trasporto in aereo costi e regolamenti variano da compagnia a compagnia e da Paese a Paese. Solitamente i gatti volano in cabina, insieme al proprietario, nell’apposito trasportino omologato IATA, l’ente internazionale che stabilisce le norme per il trasporto aereo.

Tenete conto però che non in tutti i voli è permesso il trasporto di animali, quindi il piccolo amico potrebbe ritrovarsi a viaggiare con un volo diverso dal vostro. Il modo in cui la compagnia aerea farà viaggiare il gatto potrebbe quindi influenzare la vostra scelta.

E’ sconsigliabile far viaggiare una gatta incinta o dei cuccioli di età inferiore ai tre mesi.

Negli Stati Uniti, per i voli interni è nata Pet Airways, una compagnia aerea attrezzata al trasporto esclusivo di cani e gatti, indipendentemente dalla loro taglia.

Come tenere un gatto in casa: letture consigliate

Acquista su Amazon: Manuale di sopravvivenza per gatti di casa – Il libro mostra come può cambiare la vita dei nostri beniamini se la guardiamo attraverso i loro occhi: la terapeuta interpreta infatti la quotidianità nell’ottica dell’animale spiegando così le fonti di disagio e suggerendo come agire per contrastare eventuali difficoltà. Scopriremo che può bastare qualche piccolo accorgimento nel sistemare gli spazi di casa o qualche divertente gioco fatto in casa per trasformare un gatto insoddisfatto in un gatto felice e rendere perciò più felici anche noi.


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