Tutti i politici sono necessariamente bugiardiUn politico non può non mentire. Una persona davvero autentica, spontanea, genuina, pura… non può fare il politico… non sopravvivrebbe molto all’interno dei palazzi del potere… ipocrisie e menzogne sarebbero per lui un peso troppo grave da sopportare…

Vediamo il perché.

1. Esistono ordini e disciplina di partito che vanno rispettati. Se anche non si è d’accordo con una certa linea di partito o si ha un’idea leggermente diversa su determinate questioni, non lo si può comunicare all’esterno. Per non indebolire la posizione della fazione su un certo tema, e quindi danneggiare il partito stesso, si deve sostenere a spada tratta un’opinione scelta a tavolino da pochi. Non si possono mostrare divergenze, dubbi legittimi, tentennamenti… Si deve agire come attori consumati, interpretare la parte, far sembrare che ci sia un totale accordo tra quello che si afferma e quello che si crede e si sente davvero… In altre parole, si deve mentire spudoratamente.

2. Gli stessi dirigenti di partito non possono mai manifestare dubbi sulle loro posizioni. Devono mostrarsi estremamente convincenti, sembrare molto sicuri delle “verità assolute” che propinano. Ma, nella nostra realtà, certezze non esistono… Dunque non avere dubbi può indicare soltanto o la presenza di una qualche grave forma di patologia narcisistica oppure disonestà intellettuale e morale a gogo.

Per non mentire, i politici dovrebbero utilizzare spesso formule sintattiche dubitative per esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza rispetto al contenuto dell’enunciato. Ma, al contrario, per apparire altamente persuasivi e portare acqua (voti) al proprio mulino, devono continuamente calpestare secolari postulati e assiomi filosofici e scientifici quali il “so di non sapere” socratico e il 2+2 fa 4, sostituendoli con i surrogati mediocri della demagogia e della sofistica, per i quali la verità è un “optional”.

3. I politici non possono mai manifestare apprezzamenti per buone leggi o idee proposte da altri partiti. Ma è impossibile anche solo in termini di probabilità che nessuna delle idee portate avanti dagli altri schieramenti non contenga elementi di validità. I politici però, per guadagnare consensi e farli perdere ai competitor, sono costretti a enfatizzare gli errori e a minimizzare od omettere le buone idee degli altri e a magnificare le buone e celare le cattive scelte proprie, il che equivale a distorcere la realtà a proprio vantaggio, cioè a mentire.

Del resto, siamo noi che creiamo e manteniamo questa situazione.

Ian Leslie: Al momento è come se noi non volessimo veramente dei politici sinceri. Ci dà fastidio oppure ci fa arrabbiare se cambiano idea, se confessano che alcuni problemi sono insolubili, se danno mostra di qualsiasi atteggiamento che non sia di controllo sovrumano su tutto. E non ci piace nemmeno che facciano dichiarazioni impreviste. Quando i candidati alla presidenza o i rappresentanti di governo […] si trovano al centro di una polemica per colpa di un’affermazione fuori programma, spesso è perché l’osservazione era stupida o offensiva, ma ancora più spesso perché era vera. La definizione stessa di «gaffe», secondo il giornalista americano Michael Kinsley, è «un politico che dice la verità in pubblico». (Leslie, I., 2016, Bugiardi nati, Bollati Boringhieri, Torino, pp. 183-184).

Romolo Capuano: Insomma, se un politico mente lo accusiamo di essere bugiardo, ma se non mente lo accusiamo di non saperci fare o di compiere gaffe. Se cambia idea, esprime un’opinione diversa o acquisisce una consapevolezza nuova dei fatti (come accade a tutti noi nella vita di ogni giorno), lo condanniamo. Qualsiasi cosa accada, non ci va bene. Dovremmo ricordarlo, quando andiamo a votare e giudichiamo i politici “una masnada di ladri”. Quando accusiamo i politici di essere menzogneri, cerchiamo di non essere, a nostra volta, qualunquisti.

Osho: Una persona onesta in politica? Impossibile! Per essere onesti ci vuole fegato, un politico deve indossare maschere, deve soddisfare le aspettative delle persone, così che qualunque cosa tu voglia che lui sia, lui pretenderà di esserlo; qualunque cosa tu desideri, lui è pronto a promettertela; ma promettendo cose contraddittorie a persone diverse, le sue promesse non hanno alcun significato. E così tutto il mondo si lamenta di questi politici ma in qualche modo l’uomo è così stupido che quando riesce a uscire dalla morsa di un politico, immediatamente entra nella gabbia di un altro.
L’uomo deve essere liberato dalla sua stupida mente, solo allora sarà libero dai politici; e infatti i politici non vogliono che tu sia intelligente.

Roberto (contatti)


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