Tumore cervice uterina sopravvivenzaTumore cervice uterina sopravvivenza: la cervice uterina costituisce la porzione inferiore dell’utero, e delimita il passaggio tra il corpo uterino e la vagina.

Una moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della giunzione squamo-colonnare, trasformandosi in cellule maligne causano il carcinoma della cervice uterina.

L’80% dei tumori della cervice è costituito dai carcinomi a cellule squamose (causato dalle cellule che ricoprono la superficie dell’esocervice), il 15% dagli adenocarcinomi (le cellule indiziate sono quelle ghiandolari dell’endocervice).
Il 3-5% dei tumori cervicali sono costituiti dai carcinomi adenosquamosi (di origine mista).

Tumore cervice uterina sopravvivenza

Prima di svilupparsi in forme infiltranti di tumore, la patologia assume  forme precancerose, che, se trascurate, degenereranno in 10-12 anni nel 30-65% dei casi. Alcune forme impiegano molto meno tempo (anche meno di un anno) nel modificarsi in senso maligno.


Il principale fattore che individua la prognosi e indica la strada per il trattamento migliore è lo stadio di malattia.

Stadiazione FIGO: tasso di sopravvivenza stimato a 5 anni di pazienti affette da carcinoma della cervice:

  • I stadio: oltre il 95%
  • II stadio: circa l’80%
  • III stadio: circa il 40%
  • IV stadio: circa il 20%

Superato il primo anno dalla diagnosi le possibilità di sopravvivere per altri 1-5 anni aumenta notevolmente (dal 77% al 92%).

Tumore cervice uterina sopravvivenza: fattori prognostici

La prognosi può dipendere da alcuni fattori connessi al tumore (stadio, coinvolgimento linfonodi, dimensioni carcinoma, ecc.), al paziente (etnia, età, genere) e all’ambiente (competenza del chirurgo, adeguatezza della struttura).

Prevenzione

Le strategie più efficaci per diminuire il rischio di insorgenza della malattia sono due: la diagnosi precoce e la prevenzione dell’infezione da HPV.
La diagnosi precoce si può ottenere sottoponendosi regolarmente al pap test, raccomandato per donne di età compresa tra 25 e 64 anni. Le donne di oltre 30 anni, possono sottoporsi periodicamente anche al test per l’HPV.

Qualora il pap test evidenziasse la presenza di cellule atipiche, la paziente potrà sottoporsi a una coldoscopia (che prevede anche una biopsia).

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