Sintomi della mononucleosiNella cosiddetta fase prodromica, che precede l’eventuale esordio della malattia, si riscontrano sintomi leggeri, comuni ad altre patologie, come, ad esempio, l’influenza (mal di testa, lieve affaticamento, brividi seguiti da leggera febbre, sudorazione). Se il virus riesce a penetrare le difese del sistema immunitario, la mononucleosi esprime tutto il suo potenziale sintomatico.

Il periodo d’incubazione, cioè il tempo che intercorre tra il momento dell’infezione e la comparsa dei sintomi, è negli adulti di circa 30-50 giorni mentre nei bambini si aggira intorno alle 2 settimane.


La fase acuta della malattia dura circa 2 settimane, dopo di che, generalmente, il soggetto riesce a riprendere la normale routine quotidiana. Il completo ristabilimento invece varia da individuo a individuo. La debolezza può persistere per mesi o anche più a lungo.

Principali sintomi della mononucleosi infettiva

  • Mal di gola
  • Forte astenia (debolezza)
  • Febbre
  • Ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo e di altri distretti (ascelle, inguine, ecc.).

I casi sintomatici di questa patologia di solito si risolvono entro 1-2 mesi dall’esordio.

Ai soggetti che continuano a presentare sintomi dopo più di 6 mesi dall’insorgenza (anche se ciò avviene raramente) si può diagnosticare la mononucleosi “cronica” o meglio “latente del virus EBV” (CAEBV, Chronic Active EBV Infection; per CAEBV si intende oggi un patologia di durata maggiore di 6 mesi, non giustificata da altre cause, con sintomi persistenti o ricorrenti di sindrome simil-mononucleosica, con un pattern inusuale di anticorpi ed elevati livelli di EBV-DNA).

Mal di gola

Spesso si avverte intenso dolore alla gola e una patina bianca o delle placche giallastre possono ricoprire le tonsille.
In alcuni soggetti colpiti da mononucleosi “cronica” i sintomi di mal di gola possono persistere molto a lungo. Le tonsille possono gonfiarsi e a causa di sensazioni di dolore e di disagio si possono riscontrare difficoltà a deglutire. I sintomi di mal di gola possono persistere per diversi mesi ed essere accompagnati da infezioni ricorrenti che non rispondono al trattamento antibiotico. Questi sintomi che si manifestano in caso di CAEBV possono provocare anche una diminuzione dell’appetito del soggetto, determinando una perdita di peso.

Stanchezza

L’astenia è più marcata nei primi 15-20 giorni e può protrarsi per più di un mese.
I soggetti affetti da mononucleosi “cronica” possono riscontrare gravi sintomi di debolezza. Possono dormire per lunghi periodi di tempo durante il giorno e rilevare grosse difficoltà a portare a termine le ordinarie attività quotidiane. Per le persone che presentano spiccati sintomi di affaticamento per più di 6 mesi si dovrebbe valutare una eventuale diagnosi di sindrome da stanchezza cronica.

Febbre

La febbre può raggiungere, nelle ore serali, picchi di 39,5° C. Nella maggior parte dei casi, la febbre si risolve in un periodo di 10-15 giorni.
I pazienti che sviluppano sintomi di febbre cronica dovrebbero rivolgersi a un medico immediatamente, perché potrebbe trattarsi del sintomo di una diversa patologia.

Ingrossamento ghiandole linfatiche

Nei soggetti con mononucleosi “cronica”, l’ingrossamento dei linfonodi può persistere per diversi mesi o anni.

Altri sintomi della mononucleosi infettiva sono nausea, vomito, palpebre gonfie, eruzione cutanea, sonnolenza, ittero lieve (la pelle assume una sfumatura giallastra), sensibilità alla luce, tosse, dolore al petto, ingrossamento della milza, ingrossamento del fegato, ecc.

Complicanze

L’ingrossamento della milza (che si riscontra, in forma non pericolosa, in circa la metà dei soggetti) la espone al pericolo di rottura, in caso di trauma anche lieve. È raro che accada, ma occorre prudenza, perché se non si interviene con tempestività può condurre anche al decesso. È importante quindi attendere di essersi ristabiliti completamente prima di riprendere attività a rischio di provocare traumi anche lievi alla milza (sport, ecc.).
Un’altra complicanza può rivelarsi la disidratazione, nel caso in cui non si assumano liquidi a sufficienza.


La respirazione può essere ostruita da tonsille, adenoidi e da altri tessuti linfatici nella parte posteriore della gola. La persona può contrarre anche epatite (infiammazione del fegato), pericardite (infiammazione della membrana che circonda il cuore), miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco).
Altre complicanze, rare come le precedenti, comprendono encefalite, meningite, convulsioni, alterazioni neurologiche, ecc.

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