Ciao Roberto… ci conosciamo chissà se ti ricordi…
Insomma, rileggerti dopo anni è sempre piacevole, sei come una fonte di acqua pura, che per percorsi diversi ti si perde di vista, magari per vivere o sopravvivere si beve da altre sorgenti, un po’ si resta a secco, ma comunque resti li, in quel posto sicuro dove chi ti conosce sa dove trovarti o ritrovarti, per farsi dopo un sacco di tempo una sana bevuta… Eppure alcuni diranno, ma non è sempre acqua? Beh, mica tanto… c’è acqua e acqua.. e tu lo sai meglio di me. E io so, che tu sai, che chi veramente vive di introspezione e voglia di consapevolezza, non si giustifica per la sua assenza alla fonte madre, perché sa che per comprendere ha bisogno di distanza e soprattutto sa che per crescere deve anche sperimentare l’indigesto mondo!
Ora ritorno, più grande di qualche anno, più consapevole di prima, ma non mi basta… la sete è ancora tanta e non trovo piacere nel dissetarmi da altro, in mancanza di quell’anello che non riesco a vedere, quindi ti chiedo…..
Cos’è……
Ultimamente mi sto scervellando nel capire ciò che percepisco ma al quale non riesco a dare una forma, una definizione…… un NOME
È quello stato in cui mi vedo al di fuori, cosciente del mio passato, delle ripercussioni psicologiche e delle dinamiche che hanno caratterizzato la mia vita. Vedo questo da una parte.
Dall’altra vedo l’OLTRE, conosco la strada da intraprendere per una vita migliore, percepisco la mia forza in questo percorso, eppure, c’è qualcosa che non lascia chiaro questo passaggio…
È come avere gli ingredienti per un buon dolce e restare a guardarli senza iniziare l’opera…
no, no, non si tratta di paura…
È come vivere nel limbo tra “ragione” e “sentimento”, è come continuare a girare in tondo pur sapendo…
Ho provato a dargli un nome, ma nessuno è stato in grado di rappresentare questa sensazione, e ciò mi sta portando a vivere una sorta di …….. boh!, appunto perché non riesco a leggere cosa stia accadendo….
se mi fermo, si ferma la mia testa
se agisco, continuo a girare in tondo
se provo a verbalizzare, niente lo rappresenta se provo a scrivere, non si materializza
Cos’è…..
che cosa manca….
non si tratta di coraggio….
boh!!!!
Francesca
Quello che credi manchi alla tua Conoscenza è quello che invece conosci, quello che credi di aver compreso è ciò che ti impedisce di comprendere…
Quello che stai cercando è uno stato dell’Essere, per “ottenerlo” devi smettere di cercare… È il cercare, il desiderio di capire, che ti tiene lontana da ciò che stai cercando…
Devi comprendere che non è possibile comprendere, non è alla nostra portata, è al di là delle nostre possibilità… Questa umile presa d’atto della realtà ti rigetterà verso Te stessa, e avrai ciò che stai cercando…
Parti più umilmente da un “non ho capito nulla”, “non so da che parte iniziare”, “non so proprio cosa pensare”… e avrai mosso un primo passo verso la Comprensione…
Tutto quello che credi di sapere è un ostacolo alla Conoscenza… getta via tutto… è spazzatura intellettuale… Devi mollare tutta la zavorra che ti impedisce di librarti verso il cielo infinito…
Non potrai mai dare “una forma, una definizione, un nome” a quello che stai cercando… Non puoi neanche cercarlo, perché ti sfugge se tenti di afferrarlo… L’OLTRE non puoi vederlo, trovarlo o percepirlo, puoi solo esserLo…
Se vuoi davvero avere più probabilità che Lui ti trovi, molla tutto, tutto quello che credi di sapere, il tuo passato, il presente, il futuro, la ricerca, la consapevolezza… e, forse, Io Mi troverò…
Getta via tutto, e con una mente vuota, senza alcuna opinione, convinzione, tutto intorno a te ti parlerà e ti rivelerà il segreto… un rivolo rapido su una foglia umida di rugiada, il tepore di una coperta in una fredda mattinata d’autunno, il rombo in una nuvola carica di pioggia…
E, scusa se ti contraddico, si tratta sempre e soltanto di paura… Se non ci fossero paure, non ci sarebbero ragioni per la Realtà di rimanersene nascosta tra le pieghe del nostro inconscio… Individua le tue (una potrebbe essere la paura di non riuscire mai a Comprendere…: accetta questa reale possibilità! Senza temerla!) e affrontale tutte, una dopo l’altra… In questo modo sarà più probabile che la Comprensione “accada”…
ciao Francesca 😀
Roberto (contatti)
ARTICOLI CORRELATI
> Benessere Psicologico: indice generale
> Roberto Gentile: Psicologo online