Quanto deve mangiare un gattoQuanto deve mangiare un gatto dipende da vari fattori:

  • il peso;
  • l’età, il fabbisogno energetico del gatto di solito si riduce con l’avanzare dell’età;
  • l’attività, un gatto attivo avrà bisogno di più cibo;
  • il cibo, alcuni tipi di alimenti sono più energetici e nutrienti di altri;
  • il metabolismo, gatti che consumano energia velocemente necessitano di più cibo.

Poiché quindi ogni micio è diverso da un altro, non esistono regole fisse su quanto deve mangiare un gatto.

Alcune confezioni riportano di solito la razione giornaliera consigliata in base al peso del micio, in questi casi la cosa migliore è seguire le indicazioni specificate sull’etichetta degli alimenti (ovviamente dopo aver appurato quanto pesa il vostro gatto).

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Quanto deve mangiare un gatto: i vari tipi di cibo

Il cibo preconfezionato è il modo più semplice e comodo per nutrire il gatto. L’alternativa è quella di preparare il cibo in casa, ma ciò oltre al maggior tempo richiede una ricerca più accurata degli ingredienti per fornire al micio una dieta sicura e bilanciata. Oltre ad essere più pratico, il cibo preconfezionato contiene i principi nutritivi di cui il gatto ha bisogno, assicurando un equilibrato apporto nutritivo. Se optate per un’alimentazione preparata in casa, chiedete consiglio al veterinario sul regime da seguire, sulle modalità di preparazione dei pasti e su come alternarli.

Il cibo preconfezionato si divide in due categorie principali:

  • cibo secco (ad es. biscottini, crocchette)
  • cibo umido (bocconcini o paté venduti in scatolette, buste o lattine).

Quello secco offre una scelta di gusti più limitata, è di diverse forme e dimensioni, è molto pratico e si conserva meglio. La mancanza d’idratazione può talvolta renderlo inadatto per i gatti che soffrono di problemi urinari. Il cibo umido ha una consistenza simile alla carne fresca, risulta generalmente più gradito ai gatti (specie a quelli più schizzinosi), ma si deteriora in pochissimo tempo.


A proposito di quanto deve mangiare un gatto, è utile sapere che, a parità di peso, il cibo secco contiene più calorie e principi nutritivi del cibo umido, che offre un apporto calorico inferiore. Talvolta sarà utile variare la dieta del vostro piccolo amico proponendogli entrambi i tipi di cibo: combinare cibo umido e secco, con i vantaggi di entrambi e la varietà dei gusti, può rappresentare la scelta più adeguata. In ogni caso il vostro veterinario saprà consigliarvi nel modo migliore. Ovviamente, se la dieta del vostro gatto prevede una combinazione di cibo secco e umido, dividete a metà le dosi consigliate per ciascuno, altrimenti gli darete una doppia porzione.
In genere i gatti preferiscono pasti piccoli e frequenti ed è consigliabile perciò farli mangiare 2 o 3 volte al giorno anziché offrirgli l’intera porzione giornaliera in un unico pasto.

Oltre ai cibi light con meno calorie per gatti in sovrappeso, in commercio sono disponibili alimenti che aiutano a contrastare svariati generi di disturbi: dalla formazione del tartaro a quella di palle di pelo nello stomaco, dal diabete alle disfunzioni urinarie e intestinali.

Quanto deve mangiare un gatto: scegliere il cibo migliore

Non esiste un’indicazione univoca su quale sia il cibo migliore per i gatti e scegliere tra i diversi tipi di cibo può non essere facile.

Un modo per controllare la qualità del cibo sono le etichette presenti sulle confezioni degli alimenti. Le etichette talvolta creano un po’ di confusione ma sapendole interpretare potrete ricavarne importanti informazioni quali ad esempio:

  • se un cibo è completo o complementare (bocconcini o snack che da soli non offrono la razione nutritiva quotidiana);
  • le istruzioni per l’uso;
  • la razione giornaliera consigliata;
  • il contenuto nutrizionale (le percentuali di proteine, grassi, fibre, minerali e materia umida presenti);
  • la presenza di eventuali conservanti, antiossidanti, coloranti e vitamine;
  • il nome e l’indirizzo del produttore;
  • il numero di lotto;
  • la data di produzione e di scadenza.

Sulle etichette si trova anche l’elenco degli ingredienti, che riporta la provenienza della sostanza nutrizionale, elencata in ordine decrescente per peso, oppure indicata per categoria (ad esempio, ”carne e derivati animali”) o per singolo nome (ad es. “pollo”). Se il cibo ha un gusto particolare, per esempio “tonno”, quell’ingrediente deve essere citato singolarmente nel relativo elenco.

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Quanto deve mangiare un gatto: gravidanza e cuccioli

Le gatte incinte, quelle in allattamento e i cuccioli hanno bisogno di più energia e nutrimento rispetto a un normale gatto adulto. In gravidanza una gatta mangia circa il 50% in più del normale. Una volta nati i piccoli, la quantità di cibo per la madre aumenta. La madre deve mangiare cibo per cuccioli di buona qualità e ad alto potere energetico.


Per le prime cinque settimane, i cuccioli si nutrono solo di latte materno ricco di grassi e proteine. Dallo svezzamento fino a sei settimane circa, mangeranno cibo specifico a loro destinato almeno quattro volte al giorno. Il loro stomaco è piccolo e non può contenere grosse quantità di cibo: per questo è importante la regolarità. Dai sei mesi a un anno, la frequenza dei pasti può diminuire a tre al giorno. Dopo un anno, i mici sono considerati adulti e possono seguire una dieta adatta alla loro età.

Alimentazione per gatti: letture consigliate

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