Malattie del gattoLe malattie del gatto si manifestano molto più raramente se facciamo vivere il nostro caro amico in un ambiente sano e sereno, al riparo da stress, alimentandolo adeguatamente, proteggendolo da malattie infettive e parassiti, fornendogli cure sanitarie adeguate, stimolando la sua curiosità e il movimento.

Ancora oggi non è possibile sostenere con certezza se per un gatto sia meglio vivere tra le mura domestiche o all’aria aperta; è tuttavia certo che i gatti domestici hanno una vita più lunga di quelli randagi, i quali hanno più probabilità di ferirsi, di avere incidenti e di contrarre virus letali nei contatti con i loro simili.

Contattate sempre il veterinario per ricevere assistenza, consigli e per qualsiasi dubbio; alcuni medicinali per l’uomo possono essere assolutamente dannosi per i gatti, perciò somministrate al vostro piccolo amico soltanto le medicine specifiche che vi consiglierà il veterinario.

Malattie del gatto: i parassiti

I gatti convivono con una serie di parassiti interni ed esterni. Pulci e vermi sono i parassiti più comuni e vanno tenuti sotto controllo con una regolare prevenzione che va effettuata soprattutto nei confronti dei gatti che vivono all’aperto. Acquista su Amazon un antiparassitario

Le pulci sono la causa più comune delle malattie del gatto che interessano la pelle e il pelo. I felini colpiti da pulci si grattano frequentemente e in caso di contagi gravi possono grattarsi così forte da causarsi ferite o infezioni alla pelle.


I vermi si annidano nell’intestino e se trascurati possono alla lunga ostruirlo e provocare vomito, diarrea e perdita di peso.

Alcuni dei parassiti più comuni nel gatto:

  • ascaridi
  • tenia
  • giardia
  • pulci
  • acari delle orecchie
  • zecche

I progressi fatti nel controllo parassitario consentono di curare e anche prevenire questi parassiti con l’utilizzo di prodotti specifici. Acquista su Amazon

Malattie del gatto: le allergie

Nel gatto di solito le allergie tendono a manifestarsi tramite sintomi dermatologici (croste, prurito, perdita di pelo) o gastrointestinali (vomito, diarrea). I gatti possono sviluppare allergie per varie cause, riconducibili di solito a:

  • specifici alimenti
  • pulci
  • punture di insetti

La reazione può essere:

  • di lieve malessere, ad esempio fenomeni di vomito e diarrea blandi e di breve durata per lo più provocati da fattori alimentari;
  • grave, con la manifestazione di gonfiori, ascessi o occlusioni;
  • addirittura letale, come ad esempio lo choc anafilattico provocato dalla punture di insetti.

Se sospettate che il vostro amico possa essere affetto da qualche tipo di allergia, rivolgetevi subito al vostro veterinario.


Per individuare la causa scatenante di un’allergia, cercate di ricordare cosa c’era di diverso nell’ambiente dove vive il gatto prima della comparsa dei sintomi; alcuni gatti possono avere, ad esempio, reazioni allergiche in presenza di nuovi odori.

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Malattie del gatto: avvelenamenti

La loro innata curiosità e la tendenza a “ispezionare” cose nuove, può spingere i gatti a ingerire sostanze velenose. Se vi accorgete che il vostro piccolo felino ha messo in bocca qualche prodotto tossico, rivolgetevi subito al veterinario. Se vi viene suggerito di condurlo in clinica, portate con voi il contenitore o un campione della sostanza sospetta: fornirà utili indicazioni per il rimedio da attuare.

Malattie del gatto da avvelenamento possono essere provocate dall’assunzione di alcune sostanze comuni e di uso quotidiano tra le quali:

  • paracetamolo (presente in alcuni medicinali comuni quali la tachipirina ad esempio)
  • aspirina
  • antigelo per auto
  • veleno per topi
  • piombo (presente in alcune vernici di vecchia produzione)
  • zinco (presente in alcuni prodotti comuni quali shampoo e creme)
  • alcool
  • caffeina
  • cioccolato
  • tabacco
  • deodoranti per ambiente
  • gigli (qualsiasi parte del fiore se ingerita può essere letale)
  • detersivi
  • naftalina
  • monete (nelle quali di solito si trova lo zinco)

Malattie del gatto: apparato respiratorio

Le malattie infettive dell’apparato respiratorio sono molto frequenti nei gatti e possono essere molto contagiose. Le più diffuse sono:

  • Raffreddore: alcune forme sono molto leggere e curabili agevolmente, altre sono molto pericolose ed è vitale rivolgersi immediatamente al veterinario.
  • Coriza: molto grave e pericolosa. E’ un’infiammazione delle vie aeree che provoca secrezioni nasali e oculari costanti, starnuti, febbre e lesioni ulcerose all’interno della cavità orale. Ne sono responsabili i virus della rinotracheite felina e del calicivirus. Si contrae attraverso il contatto con altri gatti, contagiati o portatori sani.
  • Laringite: malattia seccante ma non grave. Produce una forte tosse. Consiste in un’infiammazione della laringe. Può presentarsi con due diverse modalità: acuta (i sintomi non durano più di tre settimane), cronica (i sintomi durano oltre tale periodo).
  • Bronchite: infiammazione dei bronchi acuta o cronica causata da diversi fattori, sia da agenti infettivi come virus e batteri, sia da sostanze che irritano le mucose (smog, fumo, inalazione detersivi, ecc.). Si manifesta attraverso tosse secca e stizzosa, respiro accelerato, starnuti, naso gocciolante, inappetenza, febbre (non sempre) e secrezione oculare.
  • Polmonite: molto pericolosa. Se il gatto manifesta respiro affannoso e irregolare, febbre alta e in
  • appetenza, chiamate subito il veterinario. Le cure sono a base di antibiotici, sulfamidici e mucolitici.

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Malattie del gatto: patologie della pelle

Le malattie infettive della pelle sono numerose e possono essere causate da diversi fattori quali, ad esempio, allergie, abitudini alimentari scorrette, funghi cutanei, parassiti o infezioni. Le più diffuse sono:

  • Acne felina: si può notare speso sul mento e sulle labbra del gatto. Le cause sono sconosciute, ma si crede che lo stress, un sistema immunitario compromesso, una scarsa pulizia e altri disturbi della pelle possano favorirne l’insorgenza. Non è una patologia particolarmente grave, ma può essere fastidiosa per il gatto.
  • Dermatiti: malattie della pelle causate dalla presenza di parassiti, infezioni o allergie.
  • Eczema: irritazione della pelle simile alla dermatite. I sintomi sono arrossamenti, croste e vescicole e la causa più frequente è un’allergia alimentare.
  • Alopecia: perdita di pelo a macchie, causata dall’eccessivo leccamento dovuto a cause di natura nevrotico-ansiosa di aree come l’addome, la zona centrale della schiena, le zampe anteriori e la coda. Può essere il risultato di infezioni della pelle quali tigna o infestazioni parassitarie.
  • Funghi della pelle: le micosi cutanee sono infezioni fungine abbastanza comuni nei gatti, provocate da funghi dermatofiti (miceti). La tigna è una micosi. Possono essere superficiali o contagiare l’organismo in profondità. Il sintomo è il continuo grattarsi del gatto.

Malattie del gatto: patologie cardiache

Le malattie cardiache nel gatto sono difficili da diagnosticare, in quanto i sintomi più comuni (affanno, vomito, tosse, difficoltà respiratorie, perdita o aumento di peso, rigonfiamento dell’addome) si manifestano anche come sintomi di altre patologie e inoltre spesso sono subdoli e sfuggenti. Le malattie del cuore più diffuse sono le cardiomiopatie, caratterizzate da mutamenti funzionali e strutturali del miocardio:

  • Cardiomiopatia ipertrofica: è la più frequente, è caratterizzata da un ispessimento del miocardio e dalla riduzione del lume ventricolare. Può essere conseguenza di altre patologie, come l’ipertiroidismo.
  • Cardiomiopatia dilatativa: dovuta alla carenza di un amminoacido, la taurina. Oggi sta visibilmente diminuendo, perché tutti gli alimenti per gatti in commercio contengono questo vitale amminoacido.
  • Cardiomiopatia restrittiva: molto rara, è causata da un irrigidimento delle pareti del miocardio.
  • Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro: la più pericolosa tra le patologie cardiache, dato che può provocare il decesso del gatto senza sintomi o segnali di preavviso.

Malattie del gatto: apparato riproduttore

Le patologie dell’apparato riproduttore, rare nel gatto maschio, sono invece abbastanza frequenti nelle femmine e comprendono metriti e tumori.

  • Metriti: è il termine medico per descrivere l’infiammazione dell’utero. Si può sviluppare dopo il parto, in seguito a un’incompleta espulsione della placenta o dei residui fetali. I sintomi sono: vomito, febbre, diarrea, mancanza di appetito, sonno profondo, dolori addominali, perdite vaginali di colore scuro e dal cattivo odore. La piometra riguarda sempre l’utero e colpisce soprattutto le gatte che non hanno avuto gravidanze.
  • Tumori della mammella: nei gatti sono frequenti, e nel 90% dei casi sono maligni. Se vi accorgete della presenza di noduli sulle mammelle, chiedete subito l’intervento del veterinario.

Malattie del gatto: infezioni virali

Le malattie virali del gatto sono molto numerose e frequenti. Sono tutte virosi specie-specifiche, per cui si possono infettare solo altri felini; non sono contagiose né per i cani, né per altri animali domestici. Essendo molto pericolose, è vitale vaccinare i gatti contro i virus più subdoli e letali.

  • Panleucopenia: nota anche come gastroenterite infettiva felina, è una malattia acuta, grave e altamente contagiosa osservabile principalmente nei cuccioli di gatto e nei gatti in età avanzata non vaccinati. Sintomi: insorgenza acuta di vomito, diarrea, disidratazione, abbattimento e, spesso, decesso. La vaccinazione è altamente efficace.
  • Rinotracheite felina: è il nome comune per indicare un numero considerevole di malattie virali respiratorie provocate da diversi virus. Si manifesta attraverso tosse, starnuti, perdita di appetito, secrezioni di muco e di pus dagli occhi, febbre, difficoltà respiratorie. Per prevenirla, ricorrere alla vaccinazione.
  • Leucemia felina (FeLV): piuttosto frequente, il virus FeLV) viene trasferito con la saliva e le secrezioni nasali da gatto a gatto, mediante morsi, grooming oppure utilizzo delle stesse ciotole. Sintomi: sono alquanto vari e comprendono anoressia, cattivo stato del mantello, infezioni della pelle, della vescica e del tratto respiratorio, malattia orale, convulsioni, febbre, anemia, diarrea, ecc. Vaccino: bisogna ricordare che, poiché la protezione dopo vaccinazione non si stabilisce nella totalità dei soggetti, la via migliore per prevenire l’infezione è quella di evitare il contatto con altri gatti infetti.
  • Immunodeficienza felina (FIV): è causata da un lentivirus che provoca una sindrome da immunodeficienza acquisita assimilabile all’AIDS umano. La trasmissione avviene principalmente attraverso il morso e le ferite penetranti, e in misura minore mediate i rapporti sessuali e durante il parto. In America è stato sviluppato un vaccino, ma in Italia non è ancora in commercio e la sua utilità e sicurezza sono dubbie.
  • Rabbia: si trasmette attraverso il morso o il contatto della saliva con una ferita o una mucosa, colpisce sia il gatto sia l’uomo. Se compaiono i sintomi (reazioni aggressive, cambiamenti improvvisi del comportamento del gatto, pupille dilatate, difficoltà respiratorie, miagolio roco, unghie sfoderate, disposizione ad attaccare persone e altri animali), la morte è inevitabile. Oggi è disponibile un vaccino antirabbico efficace, che non contiene adiuvanti (in passato, gli adiuvanti contenuti nel vaccino provocavano reazioni anche molto gravi nei gatti).
  • Clamidiosi: malattia respiratoria che interessa la mucosa congiuntivale e respiratoria, ma può colpire anche l’apparato genitale. Può essere trasmessa anche all’uomo. Esiste un vaccino in grado di prevenirla.

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Prendersi cura del gatto: letture consigliate

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