InfluenzaInfluenza: è una malattia respiratoria stagionale estremamente contagiosa, che colpisce solitamente tra dicembre e marzo, con un picco a febbraio. Sono molte le ragioni per le quali esiste questa stagionalità dell’influenza, alcune legate al virus – come il fatto che, d’inverno, negli ambienti chiusi si creano condizioni di temperatura e di umidità adatte alla sua sopravvivenza – altre legate alla minore efficienza del sistema muco-ciliare delle vie respiratorie, che rappresenta la prima difesa contro virus e batteri.
Il freddo, infatti, rallenta il movimento delle cellule ciliate e del muco, facilitando la penetrazione del virus nelle nostre cellule e, quindi, l’infezione virale.

L’impatto della stagione influenzale, ogni anno, è diverso. Ci sono inverni in cui la sindrome influenzale mette a letto milioni di italiani, magari con complicanze anche gravi per le quali i Pronto Soccorsi vengono sommersi di richieste. Altri in cui invece il periodo dell’influenza passa senza quasi farsi sentire.

È causata da un’infezione delle vie aeree (naso, gola, trachea, bronchi, polmoni) da parte di virus influenzali. In genere l’influenza dura dai tre ai cinque giorni, ma lo stato di affaticamento, può prolungarsi per due o tre settimane.


L’organismo, nel tentativo di difendersi dal germe, innesca un insieme di processi che si traducono in infiammazione, edema, produzione di muco, starnutazione, congestione, irritazione, rialzo febbrile, ecc. Questo sforzo difensivo da parte dell’organismo, con i sintomi che ne conseguono, costituisce l’essenza stessa della malattia. Se è senza dubbio vero che il freddo, o meglio gli sbalzi di temperatura facilitano la propensione all’infezione, indebolendo le difese organiche, non bisogna dimenticare che il vero responsabile di tale fragilità è da ricercare nel disequilibrio generalizzato della risposta immunitaria individuale.

Le forme più lievi possono talvolta essere confuse per raffreddore: i sintomi sono simili, ma nell’influenza sono in genere più marcati e compaiono molto bruscamente.
La congestione nasale, la gola irritata e gli starnuti frequenti sono i sintomi più comuni del raffreddore, che può dare anche mal di testa e tosse, proprio come l’influenza; ma in quest’ultimo caso si avranno anche altri disturbi, come febbre, dolori muscolari e articolari, affaticamento e debolezza.
Nonostante le analogie, il raffreddore e l’influenza sono due patologie completamente diverse, causate da virus diversi.

Anche se il nome può confondere le idee, la cosiddetta influenza intestinale non ha nulla a che fare con l’influenza classica. La prima infatti è causata da virus diversi e i sintomi specifici sono nausea, diarrea e vomito.

Influenza: come si trasmette

Tre tipi di virus dell’influenza infettano l’uomo: sono chiamati Tipo A, Tipo B e Tipo C. Di solito il virus è trasmesso per via aerea con la tosse o gli starnuti: ciò si ritiene che accada per lo più a distanza relativamente ravvicinata. L’influenza può essere spesso trasmessa toccando superfici contaminate dal virus e poi portandosi le mani alla bocca e agli occhi. Il periodo di contagiosità inizia un giorno prima della comparsa dei sintomi e termina circa una settimana dopo la loro scomparsa; bambini e persone immunodepresse possono essere contagiose per un periodo più lungo.

Influenza: sintomi

Tutti i sintomi dell’influenza sono comuni a molte altre malattie, il che porta a confonderla soprattutto con la faringite, la tonsillite e il raffreddore comune. È il quadro d’insieme ad aumentare l’attendibilità della diagnosi:

  • Comparsa dei primi sintomi generalmente brusca e improvvisa, accompagnata da brividi e sudorazione.
  • Febbre superiore ai 38°, di durata tra i 3 e i 4 giorni.
  • Mal di testa.
  • Malessere e dolori osteomuscolari, spesso forti.
  • Affaticamento e debolezza, che, contrariamente alla febbre, possono durare fino a 2-3 settimane.
  • Naso chiuso, a volte.
  • Starnuti, a volte
  • Mal di gola, a volte.
  • Comuni i dolori al petto durante la respirazione e soprattutto la tosse.
  • Riduzione dell’appetito.
  • Fotofobia.
  • Aumentata suscettibilità di sviluppo di altre forme morbose (bronchiti, polmoniti).
  • Spesso ci sono anche disturbi gastrointestinali, come nausea, diarrea e crampi addominali.
  • L’influenza può anche avere esito letale, specialmente in soggetti deboli, neonati, anziani o con malattie croniche.

Influenza: trattamento

Se a contrarla è una persona complessivamente sana e non troppo anziana, la comune influenza in genere non richiede trattamenti farmacologici specifici. Il modo migliore per guarire presto ed evitare problemi ulteriori è rimanere a riposo (a letto) per qualche giorno, in un ambiente confortevole, bere molti liquidi (soprattutto se c’è febbre) e seguire un’alimentazione leggera e nutriente.


Alcuni farmaci, da prescrizione o da banco, possono essere utili per alleviare la febbre e i sintomi più fastidiosi che di norma accompagnano l’influenza, come raffreddore, tosse, mal di gola, mal di testa e malessere generale. Contro la febbre, gli antipiretici più usati sono paracetamolo (farmaco di scelta nei bambini e negli adolescenti) e acido acetilsalicilico, entrambi da assumere rispettando i dosaggi e le modalità di somministrazione indicati sulla confezione o consigliati dal medico.

Per alleviare gli altri sintomi dell’influenza si può ricorrere a rimedi di carattere generale, come acido acetilsalicilico o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) oppure a interventi che agiscono in modo più specifico sul singolo disturbo se questo si manifesta in modo particolarmente marcato. Quindi, ad esempio, sciroppi per la tosse (indicati da medico in relazione alla specifica tipologia), spray decongestionanti nasali contro il raffreddore, losanghe e risciacqui disinfettanti, rinfrescanti e antinfiammatori in caso di mal di gola.

Bambini: assolutamente da evitare l’uso dell’aspirina, risultano utili paracetamolo o Ibuprofene: mai contemporaneamente e preferibilmente sotto forma di sciroppo/gocce per poter personalizzare la dose in base al peso del bambino.
Assolutamente da evitare l’utilizzo sui bambini di farmaci per adulti, anche in seguito ad aggiustamento della dose; sono numerosi i casi di effetti collaterali riscontrati negli ultimi anni connessi a questo genere di uso improprio.

Farmaci antivirali (Ministero della Salute)

Sebbene la vaccinazione antinfluenzale annuale rappresenti la migliore strategia per la prevenzione delle complicanze delle infezioni da virus influenzali, gli antivirali possono essere considerati come ulteriore presidio per la chemioprofilassi e il trattamento dell’influenza.

E’ importante ricordare che gli antivirali:

  • non sono un’alternativa alla vaccinazione
  • devono essere sempre assunti su prescrizione e sotto controllo medico
  • devono essere assunti con tempestività.

Degli antivirali attualmente in commercio in Italia (inibitori M2: amantidina; inibitori della neuraminidasi: oseltamivir e zanamivir) sono autorizzati per l’uso profilattico l’amantidina e l’osteltamivir.

L’efficacia profilattica degli antivirali dipende in modo cruciale dal tempo di somministrazione, che non deve superare le 48 ore dall’esordio dei sintomi del caso indice.
In letteratura è stato descritto che i virus dell’influenza possono acquisire resistenza agli antivirali.
Per questo, l’uso profilattico degli antivirali non è raccomandato di routine durante le epidemie stagionali di influenza.

Influenza: prevenzione

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze.
Poiché i virus dell’influenza cambiano spesso, la vaccinazione va ripetuta ogni anno.
In inverno, però, circolano anche altri virus che provocano febbre e raffreddore, spesso scambiati per influenza. Contro questi virus il vaccino non è efficace, perché protegge solo da quelli influenzali.

La vaccinazione antinfluenzale è offerta in modo gratuito alle persone che rientrano nelle categorie a rischio.
Il vaccino antinfluenzale è comunque indicato per tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, sentito il parere del proprio medico.

A seconda dei casi, ci si può vaccinare:

  • presso il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta
  • presso strutture sanitarie o ambulatori vaccinali e di prevenzione.
  • in alcuni casi presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.

Il vaccino viene somministrato con un’iniezione intramuscolo, nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide) negli adulti e nel muscolo antero-laterale della coscia nei bambini.

Consigli utili per la prevenzione:

  • Lavarsi regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone. Se siete fuori casa potete usare soluzioni detergenti a base di alcol o delle salviettine disinfettanti.
  • Se non potete lavarvi le mani, evitate di portarle a contatto con occhi, naso e bocca.
  • Se siete influenzati, è bene coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando tossite o starnutite. Gettate poi il fazzoletto usato nella spazzatura.
  • Fate aerare regolarmente le stanze del soggiorno, in particolare se ci sono persone malate. Basta aprire per pochi minuti una finestra per cambiare l’aria viziata in una stanza.
  • Regolate la temperatura degli ambienti interni in modo che sia conforme agli standard consigliati per temperature invernali (generalmente intorno ai 18 ÷ 22°C).
  • Se siete malati rimanete a casa, evitate di intraprendere viaggi e di andare al lavoro o a scuola.
  • Fate attenzione al grado di umidità in casa: l’aria troppo secca può causare irritazione delle vie aeree, specialmente se soffrite di asma o malattie respiratorie; potete utilizzare umidificatori. Un’umidità eccessiva, al contrario, può provocare condense e favorire la formazione di muffe.

Influenza: rimedi naturali

Alcuni rimedi naturali possono aiutare a rafforzare il proprio corpo in modo che possa combattere il virus e migliorare la tolleranza ai sintomi dell’influenza.

Latte caldo 
Il più semplice e conosciuto tra i rimedi naturali per raffreddore e influenza: una tazza di latte molto caldo, possibilmente scremato, magari con l’aggiunta di uno o due cucchiai di miele – perfetto quello all’eucalipto, per le sue proprietà balsamiche. Il calore corrobora l’organismo, mentre il miele unisce alle naturali doti antibatteriche il sostentamento necessario per aiutare il corpo a combattere virus e batteri.

Dieta
E’ importante un’alimentazione leggera. Preferite pane tostato, succo di mela, ricotta, banane, riso bollito, budino di riso, cereali cotti e patate al forno.

Brodo di pollo
La tazza col brodino di pollo caldo è considerata una terapia antipiretica, perché stimola la sudorazione e abbassa la febbre. È consigliato, inoltre, aggiungere al preparato anche un po’ di peperoncino.

Acqua e aceto
Quando la febbre non è troppo alta, gli impacchi di acqua e aceto possono rivelarsi un buon rimedio. È necessario creare una soluzione di acqua (a temperatura ambiente) e aceto in parti uguali, bagnare della stoffa e applicare il tutto sulla fronte, sulle caviglie e sui polsi.

Suffumigi
Un altro dei rimedi naturali per il raffreddore più antichi ed efficaci sono i suffumigi, ovvero l’inalazione di vapore acqueo, semplice o arricchito da essenze balsamiche. Sarà sufficiente mettere sul fuoco una pentola con un po’ di acqua, e quando comincia a bollire aggiungere un filtro di camomilla – o un cucchiaino di timo, o tutti e due – e respirare a fondo i fumi che si sprigionano dal liquido caldo per una decina di minuti, magari con la testa coperta da un asciugamano per non disperdere le sostanze volatili. L’umidità del vapore è ottima per fluidificare il muco che ostruisce le vie respiratorie, mentre le essenze della camomilla e del timo leniscono l’irritazione delle mucose.

Idratazione
Altra cosa utile da fare, è bere molti liquidi: acqua naturale a temperatura ambiente, tisane, camomilla, tè leggero o meglio deteinato. Soprattutto se è presente la febbre, l’organismo avrà bisogno di mantenersi ben idratato per continuare a svolgere al meglio le sue funzioni. La cosa migliore è bere spesso piccole quantità di liquidi non zuccherati. E niente alcool.

Evitare alcolici e sigarette
Il fumo e l’alcool possono ridurre la vostra resistenza alle malattie, rendendovi più difficile superare l’influenza.

Riposo a letto
Essere troppo attivi, può indebolire le difese e aumentare le vostre probabilità di sofferenza prolungata ai sintomi. Il corpo deve poter combattere efficacemente l’infezione influenzale.

Fiori di Bach
La natura infettiva dell’influenza rivela un abbassamento del sistema immunitario che può verificarsi nei periodi di forte stress o depressione. Per alzare le difese naturali, in floriterapia, si usa Olive (acquista su Amazon), il rimedio dell’esaurimento psico-fisico. Olive, favorendo i recupero delle energie, sostiene le nostre le difese naturali, facilitando il recupero della salute in caso di malanni stagionali.

Zenzero
Lo zenzero si rivela un ottimo alleato per il trattamento contro i dolori muscolari e articolari dovuti all’influenza. Questa pianta, nota per le sue proprietà antispasmodiche e antiossidanti, è un energizzante naturale in grado di contrastare l’affaticamento e l’eventuale inappetenza dovuti al malanno. Acquista su Amazon

Echinacea
L’echinacea è il rimedio naturale fitoterapico per potenziare il sistema immunitario. La sua azione, infatti, stimola l’aumento della fagocitosi (con cui le cellule delle difese immunitarie eliminano i “nemici”). L’altro meccanismo che l’echinacea mette in atto è l’aumento della produzione di interferone e “properdina”, una proteina in grado di attivare le difese contro le cellule estranee. Da utilizzare in ogni caso di indebolimento con presenza di primi sintomi influenzali e soprattutto durante le fasi acute (influenzali e febbrili). Acquista su Amazon

Propoli
La propoli ha un’ottima azione immunostimolante, antibatterica ed antivirale. È utile soprattutto per chi ha la gola delicata, che si infiamma facilmente, e per chi in inverno soffre spesso di tosse recidivanti. La propoli è disponibile in tintura madre ma anche in formato spray, in compresse e in perle.
Uso e dosi: 20 gocce di tintura madre, 3 volte al giorno, nel periodo acuto. Acquista su Amazon

Vitamina C
Si sa ormai da sempre che la vitamina C aiuta le sindromi influenzali. Non la si trova solo negli agrumi ma anche in alcune verdure come i broccoli e nei kiwi. Acquista su Amazon

Oli essenziali di Cannella
L’olio essenziale di Cannella è particolarmente indicato per prevenire e curare gli “acciacchi” da freddo (colpi d’aria, umidità, sbalzi di temperatura) e a risollevare il corpo e lo spirito dalle astenie post-influenzali. Un vero e proprio supporto quando ci sentiamo debilitati e nelle fasi in cui lo stato influenzale sembra non abbandonarci più. Ottimo stimolante  ed energizzante. Acquista su Amazon

Tea Tree Oil
Grazie alla sua dimostrata azione antisettica, il tea tree oil, ovvero l’olio essenziale di Melaleuca alternifolia, è un toccasana anche nell’influenza ed è utile persino se questa provoca sintomi intestinali. Acquista su Amazon

Ginger Ale diluito
Bevete del buon ginger ale per evitare il mal di stomaco e la sensazione di nausea.

Probiotici
I cosiddetti “fermenti lattici” sono fondamentali nell’influenza e addirittura indispensabili se questa si manifesta con sintomi gastrointestinali (diarrea in primis). La posologia standard è di 1 capsula un paio di volte al giorno, ma spesso questo dosaggio può essere aumentato. Acquista su Amazon

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