Grillotalpa: l’aspetto di questo insetto, di colore bruno, rossastro o marrone, lungo circa 4-5 cm, ricorda quello dei comuni grilli, ma è tipico per la presenza di uno scudo nerastro che ricopre la parte anteriore del corpo e di potenti zampe anteriori munite di denti. Ha ali superiori piccole e scure e ali inferiori molto più sviluppate.
Non attacca direttamente le piante, ma, scavando lunghe ed estese gallerie superficiali, arreca notevoli danni a floricole, ornamentali e orticole, poiché recide tutte le radici che incontra nel suo scavo e si nutre, oltre che di insetti più piccoli, di bulbi, tuberi e radici.
Esce principalmente di notte e si incontra spesso nei terreni umidi e ricchi di sostanza organica. E’ molto vorace e ama in particolar modo i tuberi di patata.
E’ attivo in tarda primavera e in estate. In inverno il grillotalpa si rifugia nel terreno scavando gallerie profonde fino a 3 metri.
Grillotalpa: piante minacciate
Il grillotalpa colpisce soprattutto patate, asparagi, cardi, cipolle, porri, carote, cetrioli, pomodori, peperoni, cicorie e radicchi, finocchi, ravanelli, piante a fiore.
Grillotalpa: difesa
La lotta al grillotalpa può essere attuata tramite rimedi chimici o biologici. I primi consistono nell’adozione di esche avvelenate, ovvero di esche impregnate di carbammati aromatici, composti altamente tossici non solo per l’insetto, ma anche per l’ambiente. In commercio esiste un composto per esche velenose, chiamato Methiocarb, proprio a base dei carbammati. Le esche andrebbero inserite nel terreno in modo da uccidere l’insetto durante la fase di scavo e di erosione delle radici. Purtroppo, i veleni sono tossici anche per il suolo, per le piante e per gli uccelli che si trovano a beccare le stesse esche.
Per ridurre il rischio di tossicità su piante e suolo, le esche (resti di carote, mele o patate) si possono inserire in un contenitore di plastica, magari una bottiglia vuota per l’acqua minerale, tagliata a metà e interrata con all’interno la sostanza impregnata di veleno. Le esche avvelenate vanno collocate sul suolo nel periodo compreso tra aprile e maggio, ovvero quello in cui avviene la deposizione delle uova. La raccolta degli insetti morti va fatta durante le prime ore del mattino per evitare che gli uccelli muoiano nutrendosi proprio degli esemplari avvelenati.
Si può combattere il grillotalpa anche versando nei fori delle sue gallerie una miscela composta da 50 ml di olio vegetale, 20 ml di piretro, 10 l di acqua, oppure interrando nel suolo recipienti profondi dalle pareti lisce da svuotarsi con regolarità. Acquista su Amazon un insetticida del terreno
Altro valido metodo di lotta al grillotalpa è quello biologico. In natura esistono predatori naturali del grillotalpa: si tratta del gatto, del riccio, del toporagno, di alcune specie di uccelli rapaci, dei merli e dell’upupa.
Grillotalpa: prevenzione
Unici mezzi di prevenzione sono di evitare di lasciare sul terreno residui di coltivazioni e di non ricorrere a concimazioni troppo abbondanti di letame.
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