Il giacinto è un genere di piante della famiglia delle Asparagaceae, originario del Mediterraneo Orientale, dell’Asia minore e delle regioni tropicali africane.
Comprende specie bulbose con numerose varietà dalle ricche infiorescenze coloratissime e profumate, presenta un bulbo arrotondato, tunicato, che produce pochi bulbetti; tra le specie coltivate e in parte inselvatichite ricordiamo lo Hyacinthus orientalis L. dalle foglie nastriformi con i fiori riuniti in un unico racemo, con colori vari dal ceruleo, azzurro-cupo, al bianco, roseo o giallo.
Giacinto: clima e terreno
Predilige un’esposizione luminosa; una volta nel terreno porre in pieno sole o ombra leggera. In ombra le piante filano e sviluppano infiorescenze rade. I giacinti iniziano a sviluppare le gemme a 10 °C. Crescono con forza a 18 °C. Il bulbo protetto dal terreno non teme il freddo invernale, né il caldo estivo.
La coltivazione del giacinto richiede terreno di medio impasto, misto a sabbia, ricco di humus, fresco, ben concimato e lavorato in profondità; nella coltivazione in vaso per la forzatura si usa terriccio (acquista su Amazon) composto per metà da terra argillo-silicea, un quinto di sabbia e il resto terricciato maturo di letame, con temperature intorno ai 13-14 °C in assenza di luce fino alla fioritura e poi a 17 °C in piena luce.
Giacinto: pratiche colturali
Il giacinto necessita di abbondante acqua e si adatta a vivere anche in luoghi stagnanti, a condizione che il livello dell’acqua non arrivi alla base del bulbo; è possibile coltivarli in recipienti senza terra, collocandoli su un letto di ghiaia immersa nell’acqua. In piena terra non hanno bisogno di concimazione.
Poiché i giacinti vanno in riposo vegetativo con il freddo, ma riprendono il proprio sviluppo appena le temperature si alzano, basta collocarli in un luogo caldo e luminoso, a partire da settembre, per ottenerne la fioritura a gennaio.
La buona riuscita della coltura del giacinto in giardino dipende dalla forza delle sue radici; per questo motivo è bene metterlo a dimora nel terreno per tempo, nella prima metà di ottobre.
Giacinto: coltivazione in vaso
Il contenitore più adatto è basso e largo in modo da garantire l’adeguato spazio tra un bulbo e l’altro.
Il terriccio deve essere di medio impasto (acquista su Amazon), composto da humus, sabbia e argilla. La soluzione finale deve essere fresca e ben concimata (acquista su Amazon), in modo garantire al bulbo il giusto nutrimento.
Prima di mettere a dimora il bulbo, preparate il fondo che deve comporsi di ciottoli (acquista su Amazon) anche di media grandezza; quello che è essenziale è garantire la completa copertura del fondo in modo da avere uno strato compatto. Dopo i ciottoli occorre prevedere un altro strato di sabbia, nuovamente deve essere stesa in modo compatto e omogeneo.
Poi passate al terriccio (acquista su Amazon), che deve essere costituito di 1/5 di argilla e 4/5 di terra.
Interrate il bulbo con la punta verso l’alto all’interno di uno strato di terra di almeno 4 centimetri (non più di un cm all’apice).
Ogni bulbo deve stare ad almeno 1 centimetro di distanza dall’altro, in modo da garantire una crescita sana ed equilibrata senza pressioni da parte di altri giacinti.
Dopo aver interrato i bulbi di giacinto è importante annaffiare ricordando che questa pianta non ama i ristagni d’acqua. E’ consigliabile bagnare il terreno una volta ogni tre giorni d’inverno, mentre d’estate anche una volta al giorno. Acquista un innaffiatoio su Amazon
Dopo qualche settimana vedrete spuntare i primi germogli e, successivamente, soprattutto in primavera, potrete apprezzarne i suoi fiori.
Consiglio
Per effettuare la forzatura in casa durante l’inverno, è bene scegliere bulbi grossi e solidi, da piantare singolarmente. I vasi vanno tenuti al buio, fino a quando il germoglio abbia assunto un colore vivace.
Giacinto: riproduzione
La riproduzione avviene per divisione dei bulbilli dal bulbo principale, nel periodo di riposo vegetativo. Essi verranno poi piantati in vasetti dove dovranno crescere per 2 anni prima di fiorire. Si pongono a dimora in autunno, dopo aver ben lavorato un terreno arricchito con stallatico maturo, o concime a lenta cessione, con l’apice rivolto verso l’alto, a una profondità pari a una volta e mezzo il loro diametro. Una volta ricoperti vanno annaffiati con abbondanza per poi lasciarli riposare fino alla fioritura.
Video: Coltivare bulbose (by giardinaggio.it)
Giacinto: cure
Insetti:
- Afide verde del pesco:adulti e larve dell’emittero Myzodes persicae Sulz. si sviluppano come ospiti secondari in primavera-estate, a spese delle parti epigee, in autunno-inverno torna come ospite primario su varie specie di Prunus.
- Mosca dei bulbi:le larve del dittero Eumerus strigatus Fall. penetrano nei bulbi divorandoli.
- Anguillula dei bulbi e dello stelo:l’attacco del nematode Ditylenchus dipsaci (Kühn) Goodey provoca fenomeni di rachitismo, contorsioni e alterazioni dello sviluppo dello stelo, distorsioni e raggrinzamenti fogliari, formazione di noduli a margini giallastri sulle foglie; all’interno dei bulbi causa piccole macchie brunastre, e sulle tuniche esterne strisce nerastre; causa frequentemente anche il marciume dei tessuti.
Funghi:
- Marciume:l’attacco di Botrytis hyacinthi Westerd. et van Beyma, favorito dal ristagno idrico, provoca sulle parti epigee e sul bulbo maculature grigiastre su cui possono evidenziarsi piccoli sclerozi nerastri.
- Nerume dei bulbi:le piante attaccate da Sclerotinia bulborum (Wakker) Rehm, presentano ingiallimento e appassimento delle foglie, che seguono all’imbrunimento e marciume del bulbo, su cui si evidenziano sclerozi nerastri.
Batteri:
- Giallume dei bulbi:l’attacco di Pseudomonas hyacinthi F. Smith, provoca macchie giallo-brunastre sulle foglie che disseccano rapidamente, causando inoltre il rammollimento e l’imputridimento del bulbo.
- Marciume putrido:l’attacco di Bacterium carotovorum Jones, noto anche come Marciume molle dei bulbi causa nelle parti interne del bulbo, la disintegrazione dei tessuti che assumono un aspetto brunastro, con conseguente ingiallimento e morte delle parti epigee.
- Morbo bianco:i bulbi colpiti da Bacillus hyacinthi-septicus Heinz, presentano decomposizione dei tessuti che si trasformano in una massa putrescente, con ingiallimento e disseccamento fogliare
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