Le cause che rendono un gatto stressato sono varie e diverse tra loro, esse sono essenzialmente riconducibili a:
1. Il suo vissuto
2. Ambiente in cui vive
Anche cattive condizioni fisiche possono essere causa di stress. Il peso degli anni, ad esempio, può provocare disturbi capaci di alterare sensibilmente le abitudini del gatto, così come può esserlo una malattia, specie se provoca sofferenza. Perciò rivolgetevi prima di tutto al veterinario se notate cambiamenti di atteggiamento nel vostro piccolo amico (soprattutto se tali trasformazioni sono molto rapide).
Un gatto stressato non va mai punito con impeto o ostilità, sgridare o inseguire il micio contribuiranno ad accrescere ansia e stress inducendolo a reiterare comportamenti scorretti, che utilizzerà per attirare la vostra attenzione.
Gatto stressato: il suo vissuto
Un’adeguata socializzazione è fondamentale per evitare al gatto problemi di stress, perché gli fornirà equilibrio, stabilità e fiducia.
Segnali embrionali di stress possono insorgere sin dai primissimi giorni di vita e sono ricollegabili al rapporto tra cucciolo e mamma gatta. I gattini che crescono con una madre selvatica e senza contatti amichevoli con gli umani (ma anche senza una graduale e adeguata introduzione all’ambiente domestico), hanno forti probabilità di divenire adulti timorosi e poco socievoli. Possono sviluppare un’autentica fobia nei confronti dell’uomo e subiscono uno stress ogni volta che incontrano una persona sconosciuta. Un regolare contatto con l’uomo sin dalle prime settimane di vita è importantissimo perché un gatto conquisti serenità e spirito collaborativo. Inoltre, un gatto che non ha ricevuto dalla propria mamma le nozioni basilari di comportamento svilupperà molto probabilmente da adulto una scarsa tolleranza e farà fatica a controllarsi e a regolarsi.
Gatto stressato: fattori ambientali
Qualsiasi micio sano e socievole, se esposto per un tempo persistente a una situazione di tensione, può diventare un gatto stressato. Pur essendo noto che i gatti odiano i cambiamenti preferendo la routine e la sicurezza di un contesto domestico, spesso dimentichiamo quanto sia confortevole per loro un ambiente familiare. L’ambiente in cui vive rappresenta perciò un fattore centrale per delineare le caratteristiche della personalità di un gatto. Ogni qual volta i fattori ambientali appesantiscono i sistemi di controllo e di organizzazione del micio e ne alterano la capacità di adattarsi, generano uno stato di stress.
Sono tanti i fattori ambientali che possono rendere un gatto stressato, anche quei cambiamenti che a noi appaiono lievi e insignificanti possono provocare in lui uno stato di agitazione.
I principali fattori di stress riconducibili a cause ambientali sono:
- mancanza di sicurezza
- mancanza di stimoli
esaminiamoli singolarmente.
Gatto stressato: mancanza di sicurezza
La presenza di altri animali in spazi ristretti o circoscritti possono generare stress a causa delle limitazioni territoriali e delle risorse disponibili. In tal caso aumentare le risorse (ciotole, lettiere, cucce,) e posizionarle in più punti per evitare la competizione, può rivelarsi una soluzione efficace. Anche quando non siete in casa, fate in modo che il gatto abbia accesso a una o più zone di sicurezza o a posti in cui possa nascondersi o sentirsi al sicuro da rumori o da altri animali.
Altri fattori tra i più disparati quali:
- un trasloco
- un bebè in arrivo
- matrimonio o divorzio
- un lutto in famiglia
- ristrutturazione di casa
- nuovo mobilio
- rumori
- presenza di ospiti
- viaggi
possono innescare problemi di stress. Il modo migliore, se sapete che sta per accadere qualcosa di potenzialmente stressante, è preparare gradualmente il gatto ad affrontarla abituandolo a poco a poco alle novità e a cambiamenti.
Una crisi improvvisa, come ad esempio un lutto (umano o animale) o una separazione non vi concederà l’opportunità di preparare in anticipo il gatto. Sappiate che anche i nostri piccoli amici cadono in depressione per i nostri stessi motivi, perciò in questi casi monitorate attentamente i cambiamenti nella personalità, del livello di attività, di appetito, di pulizia, del ritmo sonno-veglia e cercate di mantenere la sua routine quotidiana il più normale possibile. Ciò di cui il micio ha bisogno in questi momenti è di percepire da voi normalità e rassicurazione.
Gatto stressato: mancanza di stimoli
I gatti che vivono al chiuso o che hanno poche opportunità di interagire con gli esseri umani, giocare o manifestare comportamenti naturali, accumulano energia in eccesso che va fatta in qualche modo smaltire per evitare che dia origine a problemi comportamentali.
Espedienti quali:
- permettergli di uscire
- aumentare il numero di svaghi (giochi, tiragraffi, nascondigli)
- giocare di più con lui
possono rivelarsi efficaci per far bruciare al piccolo le energie in eccesso e tenere vivi i suoi impulsi. Il gioco in particolare mette il gatto a proprio agio e crea delle associazioni positive con l’ambiente circostante. (acquista su Amazon un gioco per gatti)
Gatto stressato: informazioni utili
Lo stress nei gatti si manifesta con reazioni fisiche di natura biologica prodotte dal sistema neurovegetativo che possono colpire le funzioni:
- digestive
- cardiovascolari
- muscolari
e si associano a modifiche endocrine come ad esempio il rilascio di adrenalina ed il rafforzamento dell’attività tiroidea.
Allo stress sarebbero legate anche alcune malattie croniche quali ad esempio:
- cistiti
- problemi digestivi
- lesioni cutanee dovute allo strappo di peli
Lo stress inoltre è tra le cause maggiori di obesità, che incide negativamente su patologie come il diabete, problemi alla vie urinarie, artrosi e su un’aspettativa di vita più limitata.
In questi ultimi anni si è assistito allo sviluppo di una sorta di “zoo psichiatria”. Molti veterinari sono diventati esperti del comportamento degli animali domestici e capaci di cogliere e curare disturbi dovuti a stress. C’è stata un’importante evoluzione anche nel campo dei farmaci psicoattivi capaci di agevolare il recupero di gatti depressi o ansiosi, da utilizzare, però, solo in caso di effettiva gravità e quando tutte le misure terapeutiche naturali hanno fallito.
Prendersi cura del gatto: letture consigliate
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