E' la paura il nostro grande avversarioCiao Roberto, ho 38 anni e sto frequentando un corso (di 4 anni) per diventare insegnante di yoga (che tra l’altro pratico da 15 anni).
Attualmente frequento il quarto anno. Ho studiato molto per gli esami, ma… sperimentato poco. Non mi sento un’insegnante, per ora ho solo voglia di sperimentare e provare. Sono stata travolta da una valanga di nozioni, non ancora assimilate. Sono perciò rimasta allibita nel vedere come tu in così poco tempo sia riuscito a ritrovare te stesso. Ho avuto anch’io degli scossoni che mi hanno dato modo di crescere, ma a volte mi sembra di regredire anziché progredire. Fin dall’adolescenza sentivo che la vita è più di quanto noi riusciamo a vivere, e ho cominciato un percorso con la psicanalisi che ha avuto un successo parziale. Poi reiki poi yoga e altro… Forse la paura di cambiare veramente ci mette i freni, a volte la percepisco benissimo anche se velata da altri tipi di emozioni come ansia, o rabbia. Tu che mi dici???? Cristina

Caro Roberto, sono ancora Cristina, scusa se ti scrivo ancora ma avevo talmente tante cose da dirti che non sono riuscita a scriverti tutto in una mail!!!! Vorrei che tu mi parlassi della paura, e di quella resistenza al cambiamento che io percepisco. Io l’ho interpretata come la resistenza dell’ego verso la sua stessa morte. Vorrei sapere se nel tuo percorso hai percepito questi ostacoli. E se hai avuto a che fare con la paura. Grazie

Cristina

Perfetto! Ci sei! Questa è una domanda reale!
Forse la paura di cambiare veramente ci mette i freni...”
Io l’ho interpretata come la resistenza dell’ego verso la sua stessa morte…

Hai centrato perfettamente la questione. Questa intuizione vale più di 100 anni di posizioni yoga e 10 livelli di reiki. È la solida base da cui spiccare il balzo verso l’infinito, la chiave che aprirà tutte le porte del tuo essere. Riponila al sicuro nel tuo cuore e non perderla mai più…

Certo che nel mio percorso ho percepito questi ostacoli, non ne esistono altri, è soltanto la paura il nostro grande avversario!
È tutto qui. Non devi preoccuparti di comprendere intellettualmente cosa ti accade intorno quotidianamente, devi soltanto adoperarti per superare le tue paure, unici ostacoli che impediscono alla tua anima di guidarti in modo naturale verso il tuo destino. È sufficiente lasciare che le tue intuizioni ti conducano, passo dopo passo, lungo il sentiero tracciato per te dall’esistenza; la comprensione sarà una conseguenza del tuo coraggio.

Certo, è l’ego che deve abdicare. Non è necessario che muoia, è sufficiente che impari a ubbidire docilmente al tuo vero sé (di cui per ora hai solo intuizioni, ma la cui imponenza, grandiosità, sono al di là di qualsiasi possibilità di immaginazione…).
“Comprendere” intellettualmente è impossibile per definizione. Devi sperimentare, essere. La mente (che è solo un potente ma stupido meccanismo privo di vita) può offrirti esclusivamente nozioni, dati, sapere, irrilevanti ai fini della vera conoscenza.

Se nel momento in cui il tuo vero sé ti spinge a compiere determinate scelte tu (l’ego) opponi resistenza, alcune zone inesplorate sulla mappa della tua vita rimangono precluse alla sua conoscenza e la crescita interiore inevitabilmente si arresta. Permettendo al tuo essere di vivere le diverse realtà che desidera sperimentare, e non ostacolando il suo passo sicuro frapponendogli ogni tipo di paura, ansia, dubbio, la tua consapevolezza crescerà e con essa la tua gioia di vivere.

Le tue paure, i tuoi dubbi, la tua mente sono soltanto il prodotto scadente degli insegnamenti che una società e una cultura insane ti hanno imposto contro la tua volontà. Devi fidarti di Te! In certi momenti, di fronte alle scelte della tua vita, socchiudi gli occhi, rilassati e ascolta cosa ti suggerisce il silenzio al centro del tuo essere… E poi vai, senza paura…
Col tempo (ma potrebbe essere sufficiente anche un solo istante), se persisterai in questa “non azione” (lascia che sia!) con coraggio, determinazione, serietà, intelligenza, la tua mente si arrenderà, riconoscerà la Tua supremazia e tutto diventerà semplice, spontaneo, entusiasmante…

Se lo yoga deve far parte della tua vita, va bene, è un’attività come un’altra, e come ogni altra occupazione la sua utilità sarà quella di farti comprendere che ogni sforzo per raggiungere la verità si rivelerà infruttuoso, vano… e che devi semplicemente lasciarti andare, arrenderti, perché Tu sei già la verità…

Lasciati cullare dolcemente dall’infinito e lasciati condurre ovunque lui desideri… Opporsi è sofferenza, conflitto… Abbandonarsi con fiducia, muoversi in sincronia col ritmo del suo respiro, è armonia, beatitudine, amore…

Ciao Cristina