E' l'amore che dobbiamo preservare non il rapporto con l'altroCiao Roberto
è assolutamente per caso che mi sono imbattuta nel tuo sito e il desiderio di con- dividere le tue parole è stato immediato.
Sto conoscendo il terremoto emotivo della mia esistenza dopo la fine di un rappor- to sentimentale nel quale avevo creduto con tutta me stessa, quando è finito mi so- no sentita persa…… in tutti i sensi, ma all’improvviso in quel perdermi ho capito che gli errori erano a monte, che spesso la condivisione di un’esistenza avviene perché non si riesce a stare da soli e tanto altro che poco ha a che fare con l’amore… ED INVECE LA CONDIVISIONE DOVREBBE ESSERCI PERCHÉ CON QUELLA PERSONA SI STA BENE, SI MIGLIORA, PERCHÉ CI SI SENTE LIBERI … sto percorrendo una strada tutta in salita cercando di scoprire ed ap- prezzare tutto l’amore che ho intorno e dentro di me……. E SPERO DI RIUSCIRCI SEMPRE DI PIÙ
ciao
Simona

È giusto. È l’amore che dobbiamo preservare, non il rapporto con l’altro.
Se la ripetitività o la mancanza di affinità rendono noioso, monotono, pesante un rapporto, intaccando le componenti che costituiscono l’essenza del vero amore (il mistero, la passione, l’entusiasmo, la gioia…), ciò che resta è, tutt’al più, una profonda amicizia, stima, affetto fraterno, da non confondere con le emozioni vive, intense, palpitanti che contraddistinguono il sentimento cantato dai poeti.
Per mancanza di coraggio, ci si accontenta di un surrogato un po’ annacquato, sbiadito, rinunciando alle sensazioni più forti e appaganti di cui questa esistenza ci fa dono continuamente e in abbondanza…
Ciao Simona

Roberto (contatti)


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